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sabato 20 ottobre 2012

COSI' SI AIUTANO FAMIGLIE E IMPRESE?



Se un conto corrente costa agli italiani in media 246 euro all’anno – il costo più alto in Europa – le vere sorprese arrivano quando la gestione del conto esce dall’ordinario. 
Il tutto dipende dalle commissioni che le banche applicano sull’operatività anomala: ad esempio andare in rosso anche di un solo euro in assenza di fido, può portare per il correntista ad un vero salasso sotto forma di variegate e poco trasparenti commissioni sullo sconfino.
Basti pensare che la COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO (CSM) poteva essere applicata senza alcuna parametrizzazione rispetto agli effettivi importi e giorni di utilizzo dello scoperto sul conto corrente
Ad esempio, con uno scoperto per 6 giorni pari a 10 euro e per 1 giorno per 1.000 euro, le banche applicavano la commissione sul massimo importo per l’intera durata dello scoperto, cioè 1.000 euro per una settimana.
Nonostante, nel 2007 il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni abbia cancellato la commissione di massimo scoperto (CMS), gli Istituti di Credito hanno introdotto dalla porta di servizio una serie di variegate commissioni, dai nomi esotici, quali la Commissione Mancanza Fondi o la Commissione Disponibilità Immediata Fondi (DIF).
Tra l’altro, all’intento del decreto sulle liberalizzazioni del Governo Monti di eliminare definitivamente questo balzello, l’ABI ha alzato gli scudi con le dimissioni in massa dell’esecutivo, primo fra tutti il presidente Giuseppe Mussari.
La ragione è semplice: le CMS, nonostante le diverse denominazioni, è estremamente lucrosa per le banche.
Secondo un’indagine dell’Università Bocconi, andare in rosso per 24 ore porta ad una commissione fino al 10% dello scoperto: sconfinando di 1.000 euro per un giorno si può arrivare a pagare ben 100 euro.

MA E' COSI' CHE SI AIUTANO LE FAMIGLIE E LE IMPRESE?

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