La
risposta dell'assessore Nicastro alla nostra nota ha
radici nella debolezza politica e mnemonica del nostro
amministratore. L'ing. Nicastro, ha provato a mostrare i muscoli, ma
tutti hanno visto la sua evidente gracilità politica. Egregio assessore, la
Cna di Vittoria ha sempre compreso le difficoltà di chi prova ad
amministrare questa città, ma non ha l'obbligo di giustificarle.
Intanto le rispediamo in un sacco dell'indifferenziata certe accuse (noi amiamo
veramente l'igiene). Le appartengono tutte. Poi,
sperando di stuzzicare la sua memoria, le ricordiamo che lei aveva
promesso e si era impegnato più e più volte con la nostra
organizzazione nella riduzione degli oneri d'urbanizzazione. Non
stiamo qui ad elencare tutte le volte che ci siamo incontrati e
abbiamo parlato di questo tema. Abbiamo capito che lei avrà rimosso tutto pochi secondi dopo la fine di ogni incontro.
Questa vicenda è significativa, ha fatto emergere un fatto: lei, da abile velista
qual'è, ama molto le piroette, anzi, le strambate. E' abile a seguire i venti dominati. E' per questo motivo che non sa mantenere gli impegni presi? Sappia che il confronto produce fatti concreti solo se si ha certezza
della parola data. Lo ribadiamo: ha sprecato un occasione ma può
sempre ricredersi e recuperare. Compirebbe la sua prima
vera "strambata costruttiva". Per noi, questa piccola ma significativa
vicenda, finisce qui. Rimaniamo sempre disponibili al dialogo.
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sabato 29 aprile 2017
venerdì 28 aprile 2017
Nessuna riduzione degli oneri di urbanizzazione. Sprecata un'occasione.
“Nessuna
riduzione degli oneri di urbanizzazione; anzi si è registrato un leggero
aumento. Questa la scelta fatta dall'amministrazione e votata dalla sua
maggioranza in Consiglio comunale. Eppure, quando la Cna, nell'aprile del 2016,
pose all'attenzione di tutti i candidati a sindaco la proposta di riduzione dei
costi di costruzione, nessuno parlò “di esigenze di bilancio che andavano
tenute in forte considerazione”, anzi l'idea venne apprezzata molto e diventò
(Moscato compreso) un punto qualificante di molti programmi elettorali”. A
dirlo il presidente della Cna comunale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il
responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “Invece, l'altra sera, 26
aprile – continuano i due vertici dell’associazione di categoria – alla lettura
del secondo punto all'ordine del giorno del Consiglio comunale (adeguamento
degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione per l'anno 2017),
oltre alle “esigenze di bilancio”, si sono materializzate plasticamente altre
due motivazioni: "le norme regionali/nazionali che non danno margini di manovra”
e gli “algoritmi”. Infatti, in pochi minuti, la maggioranza “con forte senso di
responsabilità” (il concetto della responsabilità spesso giustifica la poca
volontà decisionale) sosteneva e votava l'atto proposto dall'Amministrazione.
La nostra organizzazione, sia durante la campagna elettorale, sia nei diversi
incontri avuti con esponenti dell'amministrazione comunale, non aveva chiesto
una riduzione generalizzata degli oneri d'urbanizzazione ma aveva finalizzato
la sua richiesta a favore dell'edilizia sostenibile, della trasformazione degli
edifici esistenti, dell'insediamento di attività economiche e dell'innovazione.
Facciamo notare che non è stato fatto un torto alla Cna ma a quei cittadini che
volevano fare investimenti di un certo tipo e alla imprese che dovevano
realizzare gli investimenti. Inoltre, le nostre richieste non sono campate in
aria ma trovano supporto nella legge regionale n.16 del 10/08/2016, pubblicata
nella Gurs del 09/09/2016. In particolare al comma 10 dell'art. 8 di questa
norma, che regolamenta la riduzione, si legge: “Resta salva la facoltà dei
singoli comuni di introdurre l'istituto della premialità, prevedendo la
possibilità di ridurre gli oneri concessori al fine di promuovere: risparmio
energetico, ecologia, bioedilizia, riduzione del rischio sismico, riciclaggio
dei rifiuti, rigenerazione urbana, recupero edilizio, ristrutturazione urbana
ed edilizia ovvero altre forme ritenute innovative per la qualità
architettonica”. Una norma recente che mette nel sacco dell'indifferenziata "responsabilità, algoritmi" e qualsiasi altra scusa. Una norma chiara che segna
un percorso diverso, che guarda al sostegno dell'imprenditoria locale e allo
sviluppo. Questo percorso però non è stato preso in considerazione, così come è
mancata la volontà di confrontarsi prima che l'atto venisse incardinato. E’
forse prevalso un arroccamento? La norma è stata ignorata? Una cosa è certa: è
stata sprecata un'occasione”.
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