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venerdì 30 novembre 2012

Tutto pronto per la decima edizione della “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa". Nella la mattina di sabato il segretario nazionale della CNA, Sergio Silvestrini, sarà in visita all’autoporto e all’aeroporto di Comiso.


Tutto pronto per la decima edizione della “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa” in programma domani, sabato 1 dicembre, al teatro comunale di Vittoria. L’evento sarà impreziosito dalla consegna del “Premio Atlante”, la statuetta in bronzo che raffigura il titano che sostiene sulle proprie spalle il peso del mondo, emblema sintomatico delle difficoltà con cui le Pmi sono costrette, in questo difficile periodo storico, a fare i conti. Ecco perché l’edizione 2012 dell’iniziativa fortemente voluta dalla Cna provinciale di Ragusa assume una valenza e un significato che travalica i consueti canoni. La manifestazione è in programma a partire dalle 18,30. Ma tra gli appuntamenti di rilievo, domani, ci sarà anche la visita del segretario generale della Cna nazionale, Sergio Silvestrini, ospite d’onore del “Premio Atlante”, a due tra le più importanti infrastrutture dell’area iblea. Alle 9 Silvestrini si recherà in sopralluogo, accompagnato dai dirigenti provinciali e locali della Cna, al nascente autoporto di contrada Crivello. Alle 11, inoltre, è previsto il sopralluogo di Silvestrini all’aeroporto “Vincenzo Magliocco” di Comiso la cui apertura è ormai prossima.
Un’occasione speciale – afferma il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari – per fare conoscere al segretario le potenzialità del nostro territorio nella speranza che le stesse possano essere rilanciate al più presto”. Per quanto riguarda l’evento del pomeriggio, organizzato con il contributo della Camera di Commercio di Ragusa, della Provincia regionale di Ragusa, del Comune di Vittoria, della Fiera Emaia oltre che, come sempre, della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di Unifidi Imprese Sicilia, sarà caratterizzato da una serie di momenti. Il primo, opinioni a confronto, metterà di fronte il presidente provinciale Cna, Giuseppe Massari, il presidente della sede territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, e, soprattutto, il segretario nazionale Sergio Silvestrini. Dopo si procederà alla cerimonia di consegna della terza edizione del premio “Pippo Tumino”, altra fase caratterizzante l’appuntamento. Sarà il segretario generale della Camera di commercio, Carmelo Arezzo, ad occuparsi dell’intervento di presentazione. Il premio quest'anno sarà consegnato ad Extempora Srl per la realizzazione del docufilm “L’ora di Spampinato”. Quindi, alle 20, prenderà il via la cerimonia di consegna del “Premio Atlante 2012” con l’intervento di presentazione che sarà curato dal segretario provinciale Cna Giovanni Brancati. I premi saranno consegnati dalle autorità presenti: fra gli altri, Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria; Giovanni Scarso, commissario straordinario della Provincia regionale di Ragusa; Sandro Gambuzza, presidente della Camera di Commercio di Ragusa; Giovanni Denaro, presidente della Fiera Emaia; Saverio Terranova, presidente del Centro Studi Artigianato e Pmi; Pietro Speranza, presidente del Consorzio Unifidi Imprese Sicilia. In particolare saranno premiate le aziende distintesi per: avere contribuito ad affermare il nome di Ragusa nel mondo; volume di export; sistemi innovativi; performance qualitativa e quantitativa; impresa al femminile; ricambio generazionale.

mercoledì 28 novembre 2012

Presentata stamani dai vertici Cna la decima edizione della “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa”. Sabato a Vittoria la consegna dei premi Atlante 2012



Tre i momenti che caratterizzeranno la decima edizione della “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa” in programma sabato 1 dicembre a Vittoria al teatro comunale. La manifestazione è itinerante. Ogni anno si tiene in un comune diverso. All’interno della kermesse con protagoniste le imprese del territorio ibleo saranno consegnati i premi Atlante 2012. Sono stati il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, e il segretario provinciale, Giovanni Brancati, ad illustrare nello specifico, questa mattina, in conferenza stampa, le varie tappe che animeranno l’iniziativa. A cominciare da “Opinioni a confronto”, alle 18,30, con il segretario generale Cna nazionale, Sergio Silvestrini, il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone, il presidente provinciale Massari e il presidente della sede territoriale della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, che si confronteranno sulle questioni di più ampio respiro che riguardano da vicino il mondo delle Pmi. Alle 19,30 è in programma la cerimonia di consegna del premio “Pippo Tumino” giunto alla terza edizione. Quest’anno la scelta della Cna è caduta sulla società Extempora che ha realizzato il docufilm “L’ora di Spampinato”. “Una scelta doverosa – ha detto Brancati – se si considera che in una parte del video si parla anche dell’esperienza che Pippo Tumino fece all’inizio degli anni Settanta assieme a Giovanni Spampinato, il giornalista de “L’Ora” ucciso mentre svolgeva il suo lavoro. Entrambi facevano parte dell’associazione “Dialogo” che avrebbe rappresentato il fulcro di future scommesse sul piano sociale nell’ambito prima cittadino e poi provinciale”.
Quindi, alle 20, si terrà la cerimonia di consegna del premio Atlante 2012. Saranno premiate, i nomi si conosceranno soltanto sabato, le imprese che si sono distinte per: avere contribuito ad affermare il nome di Ragusa nel mondo; volume di export; sistemi innovativi; performance qualitativa e quantitativa; impresa al femminile; ricambio generazionale. A ciascuno dei rappresentanti delle aziende selezionate sarà consegnata l’artistica statuetta che rappresenta “Atlante”, vale a dire la figura del titano che regge sulle proprie spalle il peso del mondo. Un peso quasi pari a quello che ciascuna impresa, di questi tempi, è chiamata a sostenere. La Cna ha ringraziato la Camera di Commercio di Ragusa, la Provincia regionale, il Comune di Vittoria, l’azienda Fiera Emaia, la Banca Agricola Popolare di Ragusa e il Consorzio Unifidi Imprese Sicilia per il sostegno fornito alla manifestazione. Nel suo intervento, inoltre, il presidente Massari ha posto l’accento sulle “difficoltà che le imprese hanno dovuto superare nel 2012. Pensavamo – ha aggiunto – di avere già visto il peggio nel 2011 ma ci eravamo sbagliati. Ecco perché c’è bisogno di momenti come questi per fare il punto della situazione, per comprendere quali le sfide che siamo chiamati a sostenere e per capire la prospettiva che dobbiamo darci. Stiamo attraversando un momento molto delicato, niente affatto semplice. Ed è opportuno che la politica, quella buona, possa tornare a guidare i passi della crescita e dello sviluppo. Noi diciamo sempre che soltanto uniti si possono ottenere grandi cose. E sabato lanceremo con forza questo messaggio dal teatro comunale di Vittoria dove tutti i piccoli e medi imprenditori della provincia saranno riuniti per esaminare i problemi e definire le soluzioni”.

lunedì 26 novembre 2012

Premio Atlante 2012: 1 dicembre al Teatro Comunale di Vittoria


Le piccole e medie imprese, come sempre, protagoniste. La Cna provinciale di Ragusa, nel cuore della Sicilia produttiva, tornerà ad attribuire il prestigioso riconoscimento alle migliori realtà imprenditoriali che contribuiscono alla crescita economica del territorio ibleo, nonostante la pesantezza determinata da una crisi che non conosce un istante di pausa. E’ il “Premio Atlante” edizione 2012 che sarà consegnato sabato 1 dicembre, a Vittoria, al Teatro comunale, nel contesto della decima “Giornata dell’artigianato e della piccola e media impresa”. A partire dalle 18,30 è previsto un appuntamento unico nel suo genere, con momenti di confronto, di riflessione e di celebrazione che saranno scanditi dalla consegna del riconoscimento destinato a sottolineare la laboriosità e l’impegno con cui, giorno dopo giorno, le piccole e medie imprese affrontano le competizioni per rimanere sul mercato, con prove sempre più difficili. Ecco perché, a simboleggiare il premio, è la statuetta di Atlante, il personaggio della mitologia greca condannato a tenere sulle spalle l’intero globo terrestre. Una metafora che rende benissimo quanto le piccole e medie imprese siano costrette a darsi da fare per andare avanti, a maggior ragione nell’attuale periodo di grave difficoltà. La Cna provinciale di Ragusa ha voluto, per questo motivo, rivolgersi alle aziende messesi in luce con riferimento a differenti aree tematiche. Saranno premiate le aziende distintesi per: avere contribuito ad affermare il nome di Ragusa nel mondo; volume di export; sistemi innovativi; performance qualitativa e quantitativa; impresa al femminile; ricambio generazionale. Anche quest’anno, e sarà la terza edizione, verrà consegnato il premio “Pippo Tumino” in memoria del dirigente della Cna ragusana, nonché presidente della Camera di commercio del capoluogo ibleo, che aveva voluto con forza l’istituzione del “Premio Atlante”. La giornata sarà impreziosita dalla presenza del segretario generale della Cna nazionale, Sergio Silvestrini. “Si tratta di un riconoscimento – dicono il presidente provinciale della Cna, Giuseppe Massari e il segretario provinciale, Giovanni Brancati – che intende esaltare le caratteristiche distintive delle piccole e medie imprese operanti sul territorio. Una iniziativa che ha avuto un merito specifico. Quello di aver fatto scoprire, durante le edizioni che si sono succedute, le numerose realtà d’eccellenza della provincia di Ragusa su cui è necessario focalizzare la massima attenzione perché occorre conoscerle al meglio, valorizzarle e, quindi, premiarle”.

lunedì 19 novembre 2012

Moratoria CRIAS, una farsa infinita.


La farsa tragicomica della moratoria Crias per le imprese artigiane si arricchisce di nuovi capitoli. Intanto pare che pochi giorni fa sia stato nominato un nuovo commissario ad acta e pare pure che la CRIAS abbia già predisposto i moduli per richiedere questa sospensiva . Ora, a seguito di due fatti positivi ci deve essere una circostanza che li limita altrimenti che tragicommedia sarebbe? L'intoppo sta nel fatto che il neo commissario non ha potere per deliberare la moratoria. Ci risulta, infatti, che pochi giorni fa (venerdì scorso) sia partita una missiva dalla Crias indirizzata all'assessorato regionale competente dove si chiede di assegnare questi poteri. Ma chi dovrebbe attribuire questa facoltà se non un assessore? Purtroppo attualmente non ci sono assessori, c'è solo il neo presidente il quale è particolarmente impegnato. Ricapitolando: la norma sulla moratoria c'è dal 12 marzo scorso, la copertura finanziaria esiste (sono stati stanziati 10 milioni di euro), i moduli sono stati predisposti, il commissario è stato nominato ma, dopo nove mesi, non può deliberare perché tra le sue competenze non c'è questa prerogativa. Suggeriamo ai parlamentari regionali del nostro territorio (da poco eletti e rieletti) di attivarsi sollecitando il neopresidente Crocetta. Potrebbe assegnare lui stesso questa prerogativa al commissario sbloccando così la moratoria. Vogliamo ricordare come questo intervento nasce dalla lettera di un artigiano di Vittoria che tramite la CNA locale ha avuto il coraggio di dire pubblicamente qual'è la sua situazione economica (non è dissimile da tante altre) Da troppo tempo diverse imprese del nostro territorio, che operano nella legalità, aspettano in modo composto questo intervento. Attivare la moratoria sarebbe un gesto rivoluzionario.

venerdì 16 novembre 2012

Sicilia, in sei mesi persi 38mila posti di lavoro



DAL RAPPORTO DALLA SEDE DI PALERMO DI BANCA D'ITALIA
L’economia siciliana soffre e la ripresa è ancora lontana. Lo afferma la sede di Palermo della Banca d’Italia, che ha scattato la fotografia dell’economia regionale in un rapporto presentato oggi alla stampa.
L’andamento negativo registrato a fine 2011 prosegue nella prima metà del 2012, con un peggioramento in tutti i settori a eccezione dell’export (+21% rispetto al 2011). E le attese degli imprenditori siciliani per i prossimi mesi non sono delle migliori. Da un sondaggio congiunturale di Banca d’Italia svolto tra settembre e ottobre su un campione di imprese con almeno 20 addetti, più della metà delle aziende ha subito una riduzione del fatturato nel 2012, mentre solo il 19% ne vanta l’aumento. Il dato è sconfortante ed è confermato dai dati sulla cassa integrazione guadagni (Cig), la cui richiesta, da gennaio a settembre 2012, è aumentata del 58,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. In particolare, si riducono le ore di cig ordinaria (-13,9%) mentre a raddoppiare è il ricorso alle formule in deroga e straordinaria (105,7%). Parallelamente all’andamento della cassa integrazione, l’occupazione in Sicilia è a picco, confermando il trend degli ultimi 5 anni. Il mercato del lavoro ha espulso 38mila persone, contribuendo ad attestare il tasso di disoccupazione al 19,4%. Rispetto al primo semestre 2011, l’aumento è stato di 4,8 punti percentuali, un livello mai toccato in Sicilia dal 2003. Il tasso di occupazione è calato di un punto percentuale, al 41,6%, e il differenziale negativo con la media nazionale si è portato ad oltre 15 punti percentuali. A pagarne maggiormente le conseguenze la forza lavoro maschile (-6%), mentre il tasso è in crescita per le donne (+3,9%). 

mercoledì 14 novembre 2012

Banca mondiale: difficile fare impresa in Italia.


Fare impresa in Italia è ancora molto difficile, a causa di procedure antiquate, inefficienti e costose, ma qualcosa sta cambiando, soprattutto sul fronte normativo e delle buone pratiche amministrative per lo sviluppo delle Pmi e dell'economia locale. Cinque parametri di valutazione Così, se Campobasso è la città dove è più complicato avviare una nuova attività, e Bari è indietro sui tempi per la soluzione delle dispute commerciali (al contrario di Torino), Bologna fa progressi sui tempi per ottenere permessi con un'analisi di Rossella Bocciarelli - Il Sole 24 Ore - leggi su http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-14/fare-impresa-italia-migliora-111546.shtml?uuid=AbDoBm2G

lunedì 12 novembre 2012

PEGGIORA L'ACCESSO AL CREDITO PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE.

Nel settimo rapporto sull'accesso al credito delle Pmi nell'eurozona, redatto dalla Banca Centrale Europea, in particolare nel periodo compreso tra aprile e settembre 2012 la disponibilità di finanziamento esterno evidenzia "un peggioramento". Si registra infatti una flessione del 22% contro il -20% del periodo precedente. Al tempo stesso "aumentano i casi di rifiuto delle richieste di prestiti bancari" con un rialzo al 15% dal 13% precedente. 
LE BANCHE SONO STATE AIUTATE, VENGONO ANCORA AIUTATE DALLO STATO E DALLA BCE MA NON STANNO SOSTENENDO L'ECONOMIA REALE. 

sabato 10 novembre 2012

Bankitalia. Scendono i prestiti ai privati (-0,8%) e alle imprese (-3,2%) -


Aumenta la flessione dei prestiti al settore privato. A settembre sono diminuiti dello 0,8% rispetto ad un anno fa, contro lo 0,2% di agosto. E' quanto riferisce la Banca d'Italia nelle Principali voci dei bilanci bancari. I prestiti alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,2% in un anno, con un maggior calo in confronto all'1,9% di agosto. Crescono invece dello 0,1% quelli alle famiglie. Nello stesso mese, i depositi del settore privato sono cresciuti del 5,7% su base annua (3,5% ad agosto).Infine, il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è stato pari all'11,6% (12,9 ad agosto).

giovedì 8 novembre 2012

Bankitalia - A fine anno un’impresa su tre chiuderà in rosso e taglierà la propria forza lavoro


E' quanto emerge dal sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi condotto dalla Banca d'Italia tra settembre e ottobre. Tra gli altri risultati Bankitalia osserva anche che il saldo tra le imprese che indicano un incremento della domanda di prestiti e quante ne segnalano una riduzione si è ridotto rispetto alla scorsa primavera, delineando un rallentamento della domanda di credito. Mentre il 50,3% delle società prefigura un risultato di esercizio in utile per il 2012, ad anticipare una perdita sono il 30,2% degli operatori, in crescita rispetto al 23,6% dell'inchiesta dello scorso anno. Le imprese che riportano un esercizio in perdita sono più diffuse nel terziario e in particolare nel settore degli alberghi e ristoranti, mentre risultano meno frequenti nel settore energetico. Quasi la metà delle aziende segnala una sostanziale stazionarietà dei livelli occupazionali di quest'anno rispetto al 2011, un terzo ne indica un calo. Nei primi nove mesi del 2012 l'occupazione dipendente sarebbe complessivamente scesa dello 0,4%, con flessioni più concentrate nella classe dimensionale tra i 20 e 49 addetti. Nel 2012 è aumentato il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (Cig): circa un terzo delle imprese industriali ne ha fatto richiesta, a fronte del 21,8% dell'anno scorso. Sul fronte del giro d'affari, invece, nei primi nove mesi dell'anno il fatturato si è ridotto rispetto allo stesso periodo del 2011 per oltre metà delle imprese, mentre è cresciuto per il 24%. Nella rilevazione dell'anno scorso era invece prevalente l'indicazione di aumento dei ricavi. Anche i giudizi sugli ordini e sulla produzione del trimestre in corso hanno un saldo negativo. Tra i fattori che rendono l'attività produttiva in Italia meno competitiva rispetto a quella dei concorrenti esteri spiccano, nei giudizi delle imprese, il costo del lavoro e la tassazione del reddito d'impresa, considerati tra i principali fattori di svantaggio nel confronto con gli altri paesi avanzati da circa il 70% delle imprese. Quanto infine agli investimenti, quasi il 60% delle imprese conferma per il complesso del 2012 una spesa in linea con quella programmata a inizio anno, ma i giudizi sulla spesa per investimenti dell'anno prossimo restano improntati alla cautela.

martedì 6 novembre 2012

INPS, INCENTIVI PER CHI ASSUME GIOVANI E DONNE


Incentivi straordinari per i datori di lavoro che assumono donne di qualsiasi età e maschi che non hanno compiuto 30 anni: lo stabilisce il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 5 ottobre 2012. Presso il Ministero del Lavoro è stato istituito il “Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell’incremento in termini quantitativi e qualitativi dell’occupazione giovanile e delle donne”. Le stabilizzazioni devono essere fatte entro il 31 marzo 2013. L’Inps lo spiega nella circolare n. 122 del 17 ottobre scorso: “l’incentivo – che spetta nei limiti delle risorse stanziate con il decreto ministeriale di cui sopra - riguarda gli uomini che non hanno ancora compiuto i 30 anni di età alla data della trasformazione/assunzione e le donne di qualunque età. I datori di lavoro che entro il 31 marzo 2013 stabilizzano rapporti di lavoro a termine, di collaborazione coordinata (anche in modalità progetto) e di associazione in partecipazione con apporto di lavoro - in essere oppure cessati nei sei mesi precedenti l’assunzione - possono essere ammessi ad un incentivo pari a 12mila euro”. La domanda di ammissione agli incentivi potrà essere inviata esclusivamente in via telematica accedendo al modulo DON-GIOV, mediante l’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, disponibile presso il sito internet dell’Istituto www.inps.it, seguendo il percorso “servizi online\per tipologia di utente\aziende, consulenti e professionisti\servizi per le aziende e consulenti\dichiarazioni di responsabilità del contribuente”. Per l’accesso alla procedura è necessario il possesso del PIN. Nel “Menu dichiarazioni di responsabilità” della procedura, inoltre, è stato inserito un contatore che evidenzia le risorse del bonus al momento disponibili.

La farsa tragicomica della moratoria Crias.Il provvedimento c’è, le somme ci sono, la scadenza è certa ma a meno di 2 mesi dal 31/12 non conosciamo i tempi d’avvio



La moratoria Crias è diventata una farsa tragicomica”. E’ quanto sostengono il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Il 12 marzo scorso (in considerazione dell’accordo tra ministero dell’Economia, ministero dello Sviluppo economico, Abi e associazioni di categoria del 28 febbraio 2012) – ricordano Santocono e Stracquadanio – la Giunta regionale siciliana deliberava la sospensione. Sempre nella deliberazione si scriveva che la Crias doveva presentare entro 15 giorni dalla comunicazione una dettagliata relazione all’assessore regionale per l’Economia ai fini delle determinazioni conseguenziali. Il tempo è trascorso, siamo a novembre, ma non si muove foglia. Anzi tutto sembra immerso in un sonno profondo. Informandoci presso la Crias addirittura si scopre che, pur essendoci norma e stanziamento, l’ente non può deliberare la moratoria perché il commissario è decaduto e si aspetta la nomina del nuovo Cda. Assurdo ma vero”. “Va aggiunto – dicono ancora Santocono e Stracquadanio – che la moratoria scadrà il prossimo dicembre senza essere mai stata attivata. Quindi, riepilogando, la moratoria c’è, le somme ci sono, la scadenza è certa ma non si conoscono i tempi d'avvio. In parole povere: le imprese artigiane, essendo figlie di un dio minore, possono aspettare”. Il presidente e il responsabile organizzativo della Cna di Vittoria incalzano: “Per fare qualcosa bisogna forse aspettare che qualche imprenditore, per elemosinare attenzione, compia gesti estremi e irreparabili? A chi addebitare questa eventuale responsabilità? Ogni giorno, nostro malgrado, siamo costretti a misurare la solitudine di chi continua a credere nella propria attività operando nella legalità tra mille difficoltà. Tutto questo, però, non è apprezzato da una classe dirigente sino ad oggi brava solo a parole. Non possiamo più accettare questi atteggiamenti che hanno il sapore della presa in giro. Stiamo seriamente valutando l’attuazione di azioni pacifiche ma eclatanti”.

domenica 4 novembre 2012

Tredicesime leggere, consumi all'osso



La tredicesima di quest’anno sarà più leggera. I calcoli, realizzati dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, ci dicono che un operaio specializzato, con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 20.600 euro, si troverà con una tredicesima decurtata di 21 euro. Un impiegato, con un imponibile Irpef annuo leggermente superiore ai 25.100 euro, perderà 24 euro. Un capo ufficio, invece, con un reddito lordo annuo di quasi 49.500 euro, percepirà una tredicesima più leggera di 46 euro.
Quali sono le ragioni di questa decurtazione? Quest’anno l'inflazione è cresciuta più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali. Se nei primi 9 mesi di quest’anno il costo della vita è cresciuto del 3,1%, l’indice di rivalutazione contrattuale Istat è salito solo dell’1,4%. Pertanto, nei primi 9 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti è diminuito. Visto l’avvicinarsi del Natale mai come in questo momento c'è la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane. A dicembre bisognerà pagare il saldo dell’Imu e una serie di bollette molto pesanti. Pertanto, se non ci sarà qualche provvedimento a sostegno delle famiglie, i consumi natalizi saranno molto modesti, con effetti economici molto negativi per i bilanci degli artigiani e dei commercianti.

venerdì 2 novembre 2012

Lettera aperta al Presidente Crocetta.


Lettera aperta al Presidente della Regione

Sig. Presidente
La microimpresa siciliana è un fantasma operoso, nessuno la vede ma c'è. Vive nell'immaginario dei politici ma è perennemente fuori da qualunque agenda politica regionale. La nostra organizzazione (CNA) opera in una zona da sempre molto dinamica economicamente e si sforza di rappresentare persone coraggiose che con forza e determinazione continuano a credere in un territorio e nelle sue (de)potenzialità. Veda presidente, bisogna essere folli per fare impresa in questa terra, a Vittoria. Però per le centinaia di piccoli imprenditori dell'artigianato, (come del commercio e dell'agricoltura) realizzare la propria attività è stata ed è una scelta di vita. Potrà sembrare retorico ma cos'altro è l'iniziare a fare impresa in uno scantinato, crescere e realizzare il capannone, assumere i primi operai e con loro fare una cogestione dell'attività come una famiglia o come una comunità operosa se non una scelta di vita? La nostra microimpresa è l'embrione dello sviluppo nella legalità. Eppure questo coraggio questa voglia di fare, questa operosità nel rispetto delle regole, viene perseguitata non solo da un sistema fiscale che li strozza o dalla mancanza di accesso al credito, ma anche dall'assenza di servizi, dalla mancanza di infrastrutture, da una burocrazia asfissiante capace di soffocare ogni idea imprenditoriale, ogni attività sana.
Fra qualche giorno dovrà affrontare i pesanti problemi di bilancio della nostra regione e la nostra paura è che Lei, come chi l'ha preceduta, per far cassa, continuerà ad usare l'ente di riscossione (ex SERIT) come un maglio che si abbatte sui soliti noti. L'ex SERIT oggi Riscossione Sicilia spa (la nuova società di riscossione regionale che è direttamente partecipata al 90% dalla Regione e al 10% da Equitalia), solo nel 2010 ha notificato in Sicilia caretelle per oltre 2 miliardi Euro. Solo nella nostra provincia, la SERIT, ha notificato cartelle per un importo di 210 milioni di Euro riuscendo ad incassare meno del 10%. Dietro la freddezza e la grandezza di questi numeri ci sono persone in carne e ossa, aziende in difficoltà, drammi umani. Non stiamo parlando di evasori, di gente che opera nel sommerso ma di imprese che in poco tempo sono state travolte dalla crisi. Le facciamo notare che la Serit prima e Riscossione Sicilia spa ora, notifica le cartelle a quelle imprese che operano regolarmente ma che sono ormai incapaci a pagare tributi e contributi.
Servono misure che permettano a queste attività di regolarizzare il dovuto ma serve anche una politica che porti a ridurre sanzioni, interessi e aggi. Vorremmo confrontarci in tempi brevi con Lei e trovare soluzioni che possano ridare forza a queste imprese. Ci dica Lei come, dove e quando. Già da ora avanziamo anche una proposta: Vittoria, come altri comuni siciliani, nel 2010 è stata riconosciuta Zona Franca, ma i benefici di questo riconoscimento non li abbiamo ancora visti. Bene, invece di attendere sgravi e agevolazioni che non arriveranno mai e considerato che Riscossione Sicilia spa e controllata dalla Regione: si può trovare il modo di abolire agi, interessi e sanzioni, avviando rateizzazioni agevolate del cartolarizzato che permettano intanto a molte imprese del nostro territorio di rientrare nel mercato? Se si riuscisse a fare ciò, per la prima volta nella storia recente della Sicilia, l'autonomia verrebbe utilizzata per favorire la collettività e un'azienda della Regione per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo.
Il rapporto tra piccole imprese e regione deve cambiare, deve avvenire senza quell'intermediazione politica che gioca molto sui bisogni e sulle attese. Molti giovani guardano al modello della piccola impresa per crearsi un posto di lavoro per questo, secondo noi, questo modello d'impresa dovrebbe diventare la priorità di ogni azione del suo governo. Presidente Crocetta, le piccole imprese sono il cuore del nostro territorio, creano sviluppo e occupazione vera e sono da contrasto alla criminalità organizzata. Se il cuore non batterà più la mafia avrà vinto definitivamente.

Certi della sua disponibilità porgiamo distinti saluti

Giuseppe Santocono
Giorgio Stracquadanio.

I costi di un conto corrente insostenibili per le nostre piccole e medie imprese


Quanto costa, in media un conto corrente ? Una domanda banale, così banale che spesso non si prende neppure in considerazione. In media, circa 246 euro all’anno, il costo più alto in Europa. Le vere sorprese arrivano, però, quando la gestione del conto esce dall’ordinario e per le nostre imprese, attualmente, avviene sempre più spesso”.
Ad evidenziarlo il presidente Cna Vittoria, Giuseppe Santocono, assieme al responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che chiariscono come il tutto dipenda dalle commissioni che le banche applicano sull’operatività anomala. “Ad esempio, andare in rosso anche di un solo euro in assenza di fido – affermano Santocono e Stracquadanio – può portare per il correntista ad un vero salasso sotto forma di variegate commissioni sullo sconfino. Basti pensare che la Commissione di massimo scoperto (Cms) poteva essere applicata senza alcuna parametrizzazione rispetto agli effettivi importi e giorni di utilizzo dello scoperto sul conto corrente. Con uno scoperto per 6 giorni pari a 10 euro e per 1 giorno per 1.000 euro, ad esempio, le banche applicavano la commissione sul massimo importo per l’intera durata dello scoperto, cioè 1.000 euro per una settimana. Nel 2007 il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni aveva cancellato la Commissione di massimo scoperto (Cms), ma gli istituti di credito si sono subito attivati introducendo dalla porta di servizio una serie di variegate commissioni dai nomi esotici e delicati: quali la Commissione mancanza fondi o Commissione disponibilità immediata fondi (Dif)”.
Santocono e Stracquadanio chiariscono, inoltre, che “nel marzo scorso, all’interno del decreto sulle semplificazioni del Governo Monti, c’era una norma che prevedeva di eliminare definitivamente questo balzello. La reazione dell’Abi (Associazione bancaria italiana) è stata rabbiosa, sono state minacciate le dimissioni in massa dell’esecutivo. Il risultato? Marcia indietro, tutto è rimasto com'è. La ragione? La Dif è molto redditizia per gli istituti di credito e servirà, insieme con gli aiuti dello Stato e della Bce, a ripianare i buchi fatti. Secondo un’indagine dell’Università Bocconi, andare in rosso per 24 ore porta ad una commissione fino al 10% dello scoperto: sconfinando di 1.000 euro per un giorno si può arrivare a pagare ben 100 euro di Dif”. La Cna di Vittoria chiede alle banche di “riscoprire il loro compito di impresa privata che distribuisce beni e servizi: i primi provenienti per lo più dalle famiglie sotto forma di depositi, i secondi richiesti soprattutto dalle imprese sotto forma di prestiti per far fronte ai propri investimenti. Non sono le piccole e medie imprese che hanno creato la crisi finanziaria ma queste, insieme con i loro lavoratori e con le famiglie, ne stanno pagando le conseguenze”.