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martedì 30 settembre 2014

Paes, strumento reale per l'intera filiera delle comparto costruzioni.

Il Paes (Piano d'azione per l’energia sostenibile) è un ottimo strumento che può rimettere in movimento l'intera filiera del settore costruzioni a Vittoria. Il settore edilizio rappresenta il comparto più energivoro, per questo la Cna ritiene da sempre che le azioni del piano possano essere sì rivolte alle nuove costruzioni (servirebbe però un nuovo regolamento edilizio) ma l'obiettivo principale dello stesso deve riguardare prevalentemente il parco edilizio esistente. E’ quanto evidenziano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, secondo cui, in particolare, sarebbe utile sapere, considerato che da tempo c'è un energy manager a palazzo Iacono, se è stata già redatta una bozza d'indagine che valuti la dispersione degli edifici del territorio e ne stabilisca, anche sommariamente, le misure di intervento quali ad esempio: cappotto, sostituzione dei serramenti, isolamento delle coperture, l'installazione di fonti rinnovabili. “Queste stime – affermano Santocono e Stracquadanio – oltre a valorizzare e a rendere più efficienti gli immobili, darebbero anche indicazioni su nuove opportunità di lavoro. Oramai i tempi sono strettissimi, la Regione, considerato come le procedure avviate da molti comuni (compreso il nostro) per la predisposizione del Paes siano molto lontane dalla definizione, ha prorogato fino al 31 gennaio 2015 i termini di presentazione dello strumento utili ad ottenere i finanziamenti. Fino ad oggi non sappiamo nulla. Dopo la presentazione del 25 luglio scorso del raggruppamento temporaneo di professionisti che deve redigere il piano e l'attivazione, il 26 agosto scorso, di una casella di posta elettronica dove inviare suggerimenti, sull'argomento è calato il silenzio. Sia chiaro, nessun amministratore si senta ingiustamente incalzato dalla nostra organizzazione, la Cna non vuole che il Paes si impaludi come l'autoporto (a proposito, dopo le nostre ultime sollecitazioni nessuno ha risposto). A noi interessa esclusivamente che questo strumento diventi un'opportunità vera per l'intera filiera del settore costruzioni che sta vivendo una crisi senza precedenti”. “Facciamo infine notare – dicono ancora Santocono e Stracquadanio – come l'obiettivo esclusivo del Paes è la riduzione delle emissioni di Co2. Il suolo assorbe anidride carbonica. E' pertanto evidente che una delle cause dell'aumento delle emissioni di anidride carbonica è l'impermeabilizzazione del suolo, comunemente chiamata cementificazione, cioè la copertura permanente con materiali artificiali (asfalto e calcestruzzo) per la costruzione di nuovi edifici e nuove strade. Quindi la valenza del Paes si afferma se si limita molto l'allargamento urbano e si recupera il patrimonio edilizio esistente restituendogli qualità ambientale. Non rispettare questo dettato significa tradire nei fatti il valore fondamentale del Piano d'azione per l'energia sostenibile”.

sabato 20 settembre 2014

Autoporto di Vittoria, è tutto fermo.

Autoporto di Vittoria, opera siccome immobile. Il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, dichiarano: “Ci rimbombano ancora nelle orecchie le parole del Rup, ing. Angelo Piccione, durante uno degli ultimi sopralluoghi. Il tecnico, con tono pacato ma perentorio, faceva presente all'impresa che la struttura doveva essere terminata entro luglio 2014. Detto molto onestamente: noi a questa cosa non abbiamo creduto tanto. Pensavamo però che entro settembre l'opera fosse a buon punto e il cantiere in via di smobilitazione. Purtroppo non è così, le immagini parlano molto chiaramente. Rifiutiamo a priori l'ipotesi che la struttura rimanga qualcosa di abbozzato, di incompleto. Sarebbe veramente scoraggiante vedere gli sforzi di un territorio e della nostra organizzazione, finire in un binario morto. Siamo comunque molto preoccupati”. Qualche mese fa il presidente della Soaco, dott. Rosario Dibennardo, dichiarava: “... C’è un lavoro sinergico che va sviluppato. In questa sinergia inserisco l’autoporto di Vittoria, geograficamente strategico … l’autoporto è importante se parliamo di collegamenti. Mi auguro che il completamento avvenga nel minor tempo possibile affinché si possa lavorare in sinergia con l’aeroporto di Comiso”. “Vogliamo fare presente – aggiungono Santocono e Stracquadanio – come queste “strategie” e “sinergie” forse generano sviluppo, posti di lavoro, reddito. Il quadro economico del nostro territorio non è dei migliori, la crisi dal 2008 ad oggi ha addentato profondamente la città e il suo circondario. Vittoria, piaccia o no, è una città che si è impoverita. Serve una classe politica attenta, che sappia leggere, capire e studiare i bisogni reali del territorio. Se esiste la possibilità di invertire questa rotta come mai si sta perdendo tempo? Ricordiamo a tutti che il cantiere è stato aperto il 18 novembre del 2011 e, secondo il cronoprogramma del bando, entro 730 giorni (18 novembre 2013), l'opera doveva essere consegnata. Vorremmo che qualcuno delle istituzioni si pronunciasse per dare delle risposte chiare, non tanto alla Cna ma alla città”. 

giovedì 11 settembre 2014

Riscossione Sicilia. Cascone (Cna regionale): oscurati i dati su attività sportelli periferici

“La vertenza sulla chiusura degli sportelli periferici di Riscossione Sicilia rischia di trasformarsi nell’ennesimo ‘pasticcio di Sicilia’: mentre si sta predisponendo il nuovo Piano industriale della società, infatti, troppe domande restano ancora senza risposta. Ad esempio risulta impossibile conoscere il rapporto costi-incassi della maggior parte degli sportelli”. Lo dice Giuseppe Cascone, presidente regionale della CNA (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) a proposito della prospettiva di chiusura degli sportelli periferici di Riscossione Sicilia Spa.  “Appare strano – prosegue Cascone – che, ad esempio, si intenda chiudere la sede di Vittoria che a fronte di spese fisse annue di circa 20.000 euro fa registrare incassi per circa 4 milioni e fornisce un servizio prezioso sul territorio. E appare ancora più strano che, mentre si vuol chiudere Vittoria, sembra si vogliano mantenere alcune sedi in comuni ‘politicamente più noti’ nonostante abbiano una attività nettamente inferiore”.
“Insomma – prosegue Cascone - serve chiarezza e trasparenza. Non è ammissibile che una società come Riscossione Sicilia sul suo sito www.riscossionesicilia.it i non pubblichi i bilanci annuali dal 2008 ad oggi, ed è intollerabile che in nessun sito istituzionale né in alcun altro ufficio pubblico siano pubblicati gli incassi e i costi annui e mensili reali disaggregati per singolo sportello. Ci aspettiamo che il governo e i parlamentari impegnati in questa vertenza chiedano e ottengano risposte alle nostre domande e che non si prendano decisioni che rischiano di essere un ulteriore ostacolo all’attività delle imprese siciliane, già in ginocchio per mille altri motivi”.





martedì 9 settembre 2014

Riscossione Sicilia: le sedi decentrate nelle due città chiuderanno il 15 settembre e resteranno aperti come sportelli polifunzionali sino al 31 ottobre. Dopo non si sa bene che cosa accadrà. Sconfessati gli annunci fatti.

Sulla chiusura degli sportelli di Riscossione Sicilia, la soap opera continua. Lo denunciano le Cna territoriali di Vittoria e Modica. “In questa nostra terra – dicono i presidenti Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio (Vittoria) e Giovanni Colombo, con il responsabile organizzativo Carmelo Caccamo (Modica) – nulla è più definitivo dell'incertezza, è cosa evidente da tempo, per questo abbiamo detto e scritto di non cantare vittoria. E' facile annunciare un successo, cosa difficile mantenerlo. Ci risulta (il condizionale è obbligatorio) che gli uffici di Riscossione di Vittoria e Modica chiuderanno il 15 settembre ma resteranno aperti fino al 31 ottobre non più come ufficio decentrato ma come sportello polifunzionale dove i pagamenti saranno effettuati solo con pos (pago bancomat) o carta di credito, altrimenti si dovrà andare in banca o alla posta. Dopo il 31 ottobre a Vittoria e Modica rimarrà, forse, uno sportello informativo che aprirà una volta alla settimana. Una vittoria di Pirro che sa tanto di presa in giro”. “Qualche parlamentare regionale – continuano i presidenti Santocono e Colombo – si affrettava, pochi giorni fa - annunciando la sua partecipazione alla seconda commissione del 3 settembre - a dichiarare che anche grazie al suo impegno si sospendeva il provvedimento di chiusura degli uffici decentrati. Ma i fatti pare che siano molto diversi rispetto agli annunci: una società a quasi totale partecipazione regionale (riscossione Sicilia è di proprietà della Regione per il 99,2%) ha deciso di “contravvenire uno specifico dettato normativo assunto dall’Ars” (art. 66 della legge regionale 21/2014) e pare anche che si rimangi quanto detto in commissione Bilancio. Se i fatti sono questi (vorremmo tanto che venissero smentiti) ci troviamo di fronte ad un atto di grande prevaricazione da parte dei vertici regionali di Riscossione Sicilia e del Governo regionale, ma soprattutto verrebbe conclamata l'inconsistenza politica e istituzionale dei nostri cinque parlamentari regionali. Come Cna non ci stiamo, le leggi e le decisioni prese vanno rispettate. E' oramai evidente come ci sia una chiara volontà di penalizzare il nostro territorio che è rappresentato in modo poco adeguato. La nostra protesta continua e stiamo valutando nuove forme di dissenso democratico. Nello stesso tempo invitiamo i sindaci di Vittoria e Modica ad individuare locali idonei, così dagli stessi preannunciato, dove poter ospitare i dipendenti degli sportelli Riscossione”. 

giovedì 4 settembre 2014

Riscossione Sicilia: la vittoria come sempre ha molti padri, tanti sono illegitimi.

Ce l’abbiamo fatta. Quando le lotte si portano avanti con coscienziosità e sapendo, soprattutto, di potere contare su valide ragioni, che sono quelle delle piccole e medie imprese, oltre che delle famiglie, che giorno dopo giorno lottano strenuamente per potere andare avanti, allora non bisogna disperare. Perché prima o poi i risultati arrivano”. Lo dichiarano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, dopo avere appreso che il Governo regionale ha deciso di soprassedere, per il momento, alla chiusura delle sedi decentrate di Riscossione Sicilia, compresa quella di Vittoria, che si sarebbe dovuto concretizzare dal 14 settembre. “L’esecutivo isolano – aggiungono Santocono e Stracquadanio – ha impartito un preciso ordine di indirizzo a Riscossione Sicilia, società a quasi completa partecipazione regionale, chiedendo che nessun provvedimento, nella direzione della soppressione delle sedi periferiche, sia per ora assunto. In quanto occorrono approfondimenti. Non diciamo, quindi, di avere vinto completamente la battaglia ma è comunque un importante riconoscimento alle ragioni dei piccoli e medi imprenditori che, in una fase così complessa per il loro futuro, non avrebbe potuto sobbarcarsi un’altra situazione così pesante. Ringraziamo anche i deputati regionali che, raccogliendo il nostro appello, si sono impegnati in seconda commissione, quella tenutasi ieri, per fare valere le ragioni di un territorio, quello ibleo, ormai bistrattato. Il sit-in tenutosi nei giorni scorsi, voluto dalla nostra associazione di categoria e a cui hanno partecipato tutte le forze sociali della città, è stato emblematico circa il fatto di avere toccato un nervo scoperto. Ripetiamo: non cantiamo vittoria, che per la verità ha molti padri anche in parecchi sono illegittimi, ma il segnale che ci è arrivato è già di per sé molto significativo”.

mercoledì 3 settembre 2014

Riscossione Sicilia, salva l'agenzia di Vittoria. Soddisfazione della CNA.

Anche quella attorno alla paventata chiusura delle sedi di Riscossione Sicilia, le decentrate per intenderci, rischiava di somigliare ad una soap opera tutta siciliana. L’efficienza e la funzionalità di strutture decentrate rischiava di essere mortificata a causa della scure della spending rewiew. Ad oggi, parrebbe tutto scongiurato. A darne notizia è la Cna di Vittoria, impegnata con forti azioni di protesta, nei giorni scorsi, proprio per scongiurare la chiusura. Proprio ieri mattina si è riunita la Commissione Bilancio, all’Assemblea Regionale Siciliana, alla presenza dei sindaci di Caltagirone, Gela, Sciacca, Termini Imerese del Commissario straordinario del Comune di Marsala e dell’Assessore del Comune di Vittoria, Concetta Fiore. “Ho avuto modo – spiega Giorgio Stracquadanio della Cna – di sentire telefonicamente alcuni degli attori presenti in Commissione. Dagli stessi ho avuto rassicurazioni circa il “salvataggio” della sede di Vittoria e di altre periferiche. Come organizzazione, unica a battersi per questa causa, non possiamo che essere soddisfatti. Una battaglia che abbiamo vinto grazie alla nostra determinazione. Siamo riusciti a far passare il messaggio che volevamo. Il rispetto della legge. Non chiedevamo altro”. “La legalità – chiosa Giuseppe Santocono, Presidente della locale Cna - non è un concetto astratto, significa soprattutto rispettare le leggi. Adesso e nelle prossime occasioni, spero che i nostri cinque deputati rispettino il proprio ruolo, difendendo il territorio.
Davide La Rosa

martedì 2 settembre 2014

La chiusura delle sedi di Riscossione Sicilia è una soap opera. La disposizione è stata impartita dal Governo regionale?

La decisione di chiudere le sedi distaccate di Riscossione Sicilia (compresa quella di Vittoria) assomiglia sempre più ad una soap opera. Risulta vero che questa disposizione sia stata impartita dal Governo regionale?”. E’ quanto si chiedono, in una nota, il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che già nei giorni scorsi avevano promosso un sit-in per contestare la chiusura della sede cittadina della società a partecipazione regionale. “La storia – aggiungono Santocono e Stracquadanio – pare molto strana. Si parla di una direttiva dell’ex presidente della società, Benedetta Cannata, che prevede, per l’appunto, la chiusura delle sedi periferiche della società. Quest'atto predomina pure sulle precisa volontà del legislatore regionale. Cosa ancora più strana pare che il Governo regionale non avrebbe mai impartito l’indirizzo a Riscossione Sicilia di bloccare questa direttiva. Qualcuno parla di operazione da “cerchio magico”. Infatti, tra gli sportelli da chiudere manca Gela, cittadina in cui ha operato politicamente l’attuale governatore siciliano”. Intanto, mercoledì 3 settembre, la questione sarà oggetto di confronto in commissione Bilancio e Finanze dove saranno sentiti gli attuali vertici della Spa regionale e forse l'assessore al ramo. Infatti, non è sicuro che l’assessore regionale all’Economia, Maurizio Agnello, si presenti. “Questa operazione – dicono ancora Santocono e Stracquadanio – non può essere gestita celatamente. L'assessore (o il presidente) dovrebbe chiarire qual è la posizione del Governo regionale. La legalità non è un concetto astratto, significa soprattutto rispettare le leggi. Speriamo che i nostri cinque deputati vadano in commissione e difendano il territorio. Finora, su questa vicenda, hanno brillato più per il loro silenzio che per la loro determinazione”.