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lunedì 9 marzo 2020

Coronavirus, in quarantena l’economia della provincia di Ragusa. Il presidente della Cna Santocono: "occorre agire subito per salvare il salvabile"



La psicosi collettiva da coronavirus rischia di mettere in quarantena la nostra economia”. Ad affermarlo il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, il quale afferma che “l’epidemia ha da subito colpito il settore turistico alberghiero: hotel, b&b, case vacanze, affittacamere, ristoranti, attività commerciali, taxi, Ncc e agenzie viaggi. Ora si sta diramando su tutti i comparti economici della nostra provincia. La situazione è realmente critica e rischia di azzoppare ulteriormente l’economia iblea già indebolita dalla crisi dell’ultimo decennio. Potrà pure servire fare un tavolo di crisi presso il Libero consorzio, o da qualsiasi altra parte, ma le parole servono a poco. Ci vogliono i fatti e subito. Per chi ha già patito danni economici e per chi li avrà sono necessari interventi economici e fiscali da avviare immediatamente”. Quali? Il presidente Santocono li elenca. 
  • “Blocco per almeno sei mesi, da parte di Riscossione Sicilia – dice – di tutte le cartelle esattoriali notificate, da notificare e interruzione di tutti i pagamenti rateali in corso. 
  • Il sistema bancario, pur ampiamente sostenuto dalla Banca centrale europea, in questi anni ha creato diverse difficoltà alle piccole attività; ora lo stesso sistema, considerata la crisi di liquidità che si sta via via determinando, è chiamato ad aiutare l’economia locale concedendo moratorie su ogni tipo di finanziamento in corso (mutui, credito d’esercizio, leasing, ecc.). 
  • Non dimentichiamo che le microimprese hanno tanti costi fissi da sostenere e tra questi le imposte comunali. Pertanto, le amministrazioni locali devono sospendere per sei mesi la riscossione di Tari, Tasi, Imu, Cosap e canone idrico.
  • Rafforzamento dei fondi di rotazione Crias, Irfis e Ircac per velocizzare l’erogazione dei loro finanziamenti e per agevolare l’accesso al credito sia d’esercizio che d’investimento. 
  • Inps, Inail ed enti bilaterali devono concedere delle moratorie che permettano il rilascio del Durc. 
Sono queste le proposte che stiamo facendo pervenire alla deputazione regionale siciliana e ai sindaci della nostra provincia. A questo va aggiunto ciò che la Cna nazionale ha già proposto al Governo. Tutte istanze che mirano a fornire sostegno alle piccole e medie imprese del territorio in un momento estremamente delicato per il futuro dell’economia locale”.

sabato 7 marzo 2020

Il coordinamento degli autotrasportatori aderenti alla CNA è contrario all'epertura pomeridiana del mercato ortofrutticolo. Chiesto incontro urgente alla Commissione straordinaria



La questione dell’orario del mercato di Fanello a Vittoria, soprattutto nel periodo primaverile (periodo di maggiore produzione orticola), è stata sempre un nodo difficile da sciogliere. In questo periodo, rimodulare gli orari di ingresso al mercato ortofrutticolo, reinserendo l’ingresso pomeridiano, significa mettere in seria difficoltà il settore più importante e strategico per la filiera: l’autotrasporto. A chiarirlo è il coordinamento degli autotrasportatori aderenti alla Cna che si sono riuniti nella sede comunale di Vittoria giovedì scorso per fare il punto della situazione.
Quest’anno per la prima volta, anche nel periodo primaverile, così come si era deciso lo scorso anno, si doveva applicare l’orario unico, cioè dalle 6 di mattina fino alle 13,30; veniva, quindi, finalmente adottata una proposta che gli autotrasportatori chiedevano da anni. Ma nella riunione che si è tenuta il 4 marzo scorso presso la sede comunale di via dei Mille, alcune categorie produttive hanno riproposto, per il periodo marzo-maggio, la doppia apertura (07,00–12,30 con chiusura alle 13,30; 16,00-18,00 con chiusura alle 19). Se ripassasse questa proposta si creerebbero per l’autotrasporto e per la logistica tutta una serie di problemi legati all’evidente posticipo delle operazioni di carico dei mezzi e quindi al fatto che gli orari di partenza per la tratta navale Catania–Napoli (un solo imbarco alle 23,00) e Messina–Salerno (un solo imbarco alle 2,00) sarebbero difficili da rispettare.
Questo comporterebbe non più il viaggio per via mare ma per strada e con la nuova normativa, che tiene in giusta considerazione le ore di guida e i relativi riposi, significa doppio autista e quindi altri costi per le imprese dell’autotrasporto che già ora hanno margini bassissimi di guadagno. E poi, la Cna ritiene assurdo che nel periodo di maggiore produzione ortofrutticola la struttura apra due volte al giorno (07,00-12,30 e 16,00-18,00). Così è come se ci fossero due mercati con eventuale formazione di prezzo differente tra la contrattazione mattutina e quella pomeridiana. Tutto questo a vantaggio di chi? Si fa notare come il sabato, giornata in cui il mercato è aperto dalle 7 alle 13, tutte le operazioni economiche, commerciali e logistiche sono attuate senza problemi. Ma allora perché non fare tutto l’anno così? Ecco perché il coordinamento degli autotrasportatori aderenti alla Cna chiederà un incontro urgente alla commissione straordinaria per manifestare la contrarietà alla proposta di riaprire di pomeriggio il mercato e per ribadire e ricordare quanto stabilito lo scorso anno proprio dai commissari.