“La
psicosi collettiva da coronavirus rischia di mettere in quarantena la
nostra economia”. Ad affermarlo il presidente territoriale Cna
Ragusa, Giuseppe Santocono, il quale afferma che “l’epidemia ha
da subito colpito il settore turistico alberghiero: hotel, b&b,
case vacanze, affittacamere, ristoranti, attività commerciali, taxi,
Ncc e agenzie viaggi. Ora si sta diramando su tutti i comparti
economici della nostra provincia. La situazione è realmente critica
e rischia di azzoppare ulteriormente l’economia iblea già
indebolita dalla crisi dell’ultimo decennio. Potrà pure servire
fare un tavolo di crisi presso il Libero consorzio, o da qualsiasi
altra parte, ma le parole servono a poco. Ci vogliono i fatti e
subito. Per chi ha già patito danni economici e per chi li avrà
sono necessari interventi economici e fiscali da avviare
immediatamente”. Quali? Il presidente Santocono li elenca.
- “Blocco per almeno sei mesi, da parte di Riscossione Sicilia – dice – di tutte le cartelle esattoriali notificate, da notificare e interruzione di tutti i pagamenti rateali in corso.
- Il sistema bancario, pur ampiamente sostenuto dalla Banca centrale europea, in questi anni ha creato diverse difficoltà alle piccole attività; ora lo stesso sistema, considerata la crisi di liquidità che si sta via via determinando, è chiamato ad aiutare l’economia locale concedendo moratorie su ogni tipo di finanziamento in corso (mutui, credito d’esercizio, leasing, ecc.).
- Non dimentichiamo che le microimprese hanno tanti costi fissi da sostenere e tra questi le imposte comunali. Pertanto, le amministrazioni locali devono sospendere per sei mesi la riscossione di Tari, Tasi, Imu, Cosap e canone idrico.
- Rafforzamento dei fondi di rotazione Crias, Irfis e Ircac per velocizzare l’erogazione dei loro finanziamenti e per agevolare l’accesso al credito sia d’esercizio che d’investimento.
- Inps, Inail ed enti bilaterali devono concedere delle moratorie che permettano il rilascio del Durc.