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lunedì 28 dicembre 2015

CRIMINALITA': LA CNA DI VITTORIA SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA

Signor Presidente,

ci rivolgiamo a Lei nella qualità di dirigenti di un'associazione di categoria - la Cna - da anni impegnata nella rappresentanza delle piccole imprese che operano in un territorio complesso ma economicamente dinamico. Vittoria, la nostra città, rischia di ripiombare negli anni bui quando i soprusi e le estorsioni di una criminalità organizzata forte e strutturata, la resero tristemente famosa. Nell'anno che sta per concludersi diversi sono stati gli incendi di natura dolosa che hanno “carbonizzato” alcune attività.

La crisi economica ha colpito questa città in modo duro (come del resto tutto il Mezzogiorno). La criminalità organizzata ne sta approfittando per diventare padrona della crisi. I media parlano di questa terra non più per la sua capacità economica nè per la voglia di volersi riscattare, ma ci raccontano quanto sia forte la violenza criminale. La politica è lontana anni luce dalle nostre realtà produttive. Le normative bancarie impediscono alle imprese sane di accedere al credito. Se a tutto questo si associa il racket, con tutto ciò che si trascina dietro, il cocktail rischia di essere sconvolgente per il lavoro legale e produttivo di questa terra.

A noi non basta più essere solo persone oneste. Questa condizione non ci rende tranquilli. Insieme ad altri imprenditori abbiamo dato vita ad un'associazione antiracket. Vorremmo però uno Stato più presente, più attento. Gli organi inquirenti, malgrado i tagli imposti dalla riduzione della spesa, svolgono un lavoro encomiabile. Lo testimoniano le tante operazioni di contrasto all'economia mafiosa. Servirebbe più intelligence. Servirebbero più uomini e più mezzi per ricreare fiducia e serenità. Non è stato per nulla piacevole leggere su diversi organi di stampa che 450 militari italiani saranno mandati in Iraq per difendere un'impresa che ha vinto l'appalto per la manutenzione di una diga. E' giusto difendere gli interessi italiani all'estero. Ma la sicurezza di oltre 5000 attività (tante sono quelle che operano a Vittoria) che fanno impresa in un territorio difficile, creando progresso, lavoro e risparmio nella legalità, deve essere sempre mortificata dalla “spending review”? Al netto di una voluta drammatizzazione ci pare che le tante micro e piccole imprese che operano a Vittoria, in Sicilia, nel Mezzogiorno, siano figlie di un dio minore.

Non possiamo permettere che la mafia diventi definitivamente forza economica impedendo in modo radicale la crescita e lo sviluppo dell'economia legale.

Conosciamo la Sua storia e la Sua attenzione su questi temi, per questo facciamo appello al Suo ruolo e alla Sua sensibilità istituzionale. Intervenga nei modi che riterrà più opportuni. Non vogliamo rimanere soli.

Certi del suo interessamento cogliamo altresì l'occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti e auguri di Buone feste e buon anno.


Vittoria, 28/12/2015
Il Presidente
Giuseppe La Terra

Il Responsabile

Giorgio Stracquadanio

venerdì 11 dicembre 2015

Autoporto di Vittoria, si comincia ad asfaltare l’esterno


Finalmente si procede ad asfaltare. E’ strano vedere al cantiere dell'autoporto mezzi e attrezzature per la bitumazione del tracciato stradale. Questo significa che il primo stralcio dell'opera, fra qualche settimana, sarà terminato e che bisognerà solo completare le ultime rifinizioni, attendere il collaudo dell'opera e poi la stessa potrà forse essere attivata”. Lo dicono il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, a proposito degli interventi tuttora in fase di completamento nel sito di contrada Crivello. “E’ da sottolineare l’impegno – proseguono La Terra e Stracquadanio – con cui l'impresa è riuscita a completare l'opera (anche se in ritardo sulla tabella di marcia). Senza dimenticare come anche la nostra organizzazione sin dall'inizio abbia creduto in questo percorso. Seguendone e sollecitandone ogni passaggio: dal progetto di massima all'appalto, fino alla realizzazione. Siamo stati per molti versi anche eccessivamente pressanti. Ma era necessario. E continueremo a mantenere questo nostro atteggiamento fino a quando l’autoporto non sarà operativo a tutti gli effetti”.
La Cna, poi, si pone una serie di interrogativi. “Infatti – dicono ancora La Terra e Stracquadanio – vorremmo capire che fine faranno (o hanno fatto) le somme del ribasso d’asta. E poi sarebbe utile verificare l'iter del secondo stralcio dell'opera su cui è calato un silenzio assordante. Infatti, l'opera, così com'è, risulta poco attraente. Serve qualche struttura in più per renderla appetibile. La strada che porta al completo funzionamento dell’autoporto è ancora lunga. Bisogna cominciare a ragionare subito sulla società di gestione. Noi abbiamo alcune proposte che a breve metteremo in campo. Il rischio che, dopo tanti sacrifici, rimanga solo una grande cattedrale nel deserto, assaltata dal degrado, c'è tutto. Noi, e lo diciamo sin da ora, non possiamo permetterlo e non rinunceremo al nostro ruolo”.


giovedì 10 dicembre 2015

Campagna contro la concorrenza sleale e l’abusivismo La Cna Autoriparazione scende in campo

Una campagna a 360 gradi contro la concorrenza sleale e l’abusivismo. Ad annunciarla, durante la visita a Ragusa nella sede provinciale di via Psaumida, è stata la responsabile nazionale della Cna Autoriparazione, Antonella Grasso, che, di fronte ai rappresentanti delle forze dell’ordine e a tutti gli operatori del settore intervenuti, ha parlato della necessità di avviare un percorso sinergico per fermare un circuito vizioso che rischia, e in parte lo già sta facendo, di mettere in ginocchio le imprese in regola, quelle che pagano le tasse e che, a un certo punto, si trovano di fronte a un bivio: chiudere o praticare l’abusivismo per evitare di finire a fondo. “Una situazione inconcepibile – ha detto Grasso – per cui è necessario adottare le opportune contromisure. E da questo momento la Cna darà il via a una campagna aggressiva e pesante affinché il problema possa essere affrontato nella maniera dovuta. Non è più il tempo di rimanere a guardare”. All’incontro hanno partecipato i vertici regionali del comparto, il presidente di Cna Autoriparazione, Giuseppe Vito Sauta, con il responsabile Salvatore Belfiore, oltre al presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, al componente della presidenza provinciale con delega all’abusivismo, Maria Carmela Modica Belviglio. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Cna Servizi alla comunità settore autoriparazione, presieduta da Vincenzo Canzonieri, con responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “Questo appuntamento – ha spiegato Canzonieri – ci ha consentito di fare il punto su una situazione sempre più complessa, analizzando da vicino tutte le problematiche riguardanti il fenomeno dell’abusivismo nel settore che sembra avere raggiunto livelli allarmanti e rispetto al quale è necessario trovare delle soluzioni univoche. Ecco perché abbiamo chiesto il coinvolgimento del prefetto e dei rappresentanti delle forze dell'ordine (carabinieri, polizia stradale, guardia di finanza e polizia provinciale). Lo sappiamo. Questo fenomeno è difficile da contrastare. Ma da qualche parte si deve pure cominciare. Altrimenti la strada delle imprese che oggi sono in regola è segnata”.

mercoledì 4 novembre 2015

Rapporto tra banche e imprese, la Cna di Vittoria ha promosso un seminario per fare il punto della situazione.


 Il rapporto tra le piccole imprese e il sistema del credito in questi anni di crisi si è fatto sempre più difficile. A tal fine la Cna territoriale di Vittoria, d'accordo con la Cna provinciale, ha promosso un apposito incontro che si è svolto nei giorni scorsi, nella sede di via Nicosia, in collaborazione con lo Sportello delle criticità bancarie e tributarie, proprio per fare il punto sulla suddetta problematica. La Cna territoriale era rappresentata dal presidente Giuseppe La Terra con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. Erano poi presenti il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, e il segretario provinciale Giovanni Brancati. Per lo sportello, invece, sono intervenuti il presidente Giovanni Traina e Davide Guastella. “L’incontro – dice La Terra – è risultato molto partecipato a testimonianza di come la problematica sia particolarmente sentita. Sono state sottolineate le varie anomalie che si possono presentare ogni qualvolta si analizza un estratto conto o un piano di ammortamento finanziario. Non dimentichiamo che l’accesso al credito, soprattutto per le piccole e medie imprese operanti sul territorio, diventa un aspetto fondamentale per la crescita e per lo sviluppo”. Durante l’articolato confronto è emerso che gli imprenditori artigiani non percepiscono gli istituti di credito quali strutture da fronteggiare come se fossero una controparte rispetto alle Pmi. “Ma è anche vero – sottolinea il presidente provinciale Santocono – che gli istituti di credito, negli ultimi anni, a causa della crisi, sono diventati particolarmente rigidi e ciò non ha favorito la propensione agli investimenti che poi avrebbe significato aumento delle occasioni di lavoro nonché possibilità di sviluppo per il territorio”. Ecco perché la Cna auspica la creazione di un nuovo patto con il sistema del credito fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproci. Ed ecco perché l’associazione di categoria, oltre a rendere noti i contenuti delle convenzioni siglate con alcuni istituti di credito operanti nell’area iblea, per agevolare il più possibile l’attività degli imprenditori locali, ha deciso di avviare una collaborazione, che si spera il più possibile proficua, con lo Sportello delle criticità bancarie e tributarie operante in città. “A Vittoria – conclude il presidente La Terra – stiamo cercando di mettere le basi per favorire il dialogo tra imprese da una parte ed istituti di credito dall’altra. Senza dialogo non sarà possibile garantire quella crescita alla quale tutti ambiscono”.

martedì 20 ottobre 2015

La CNA territoriale di Vittoria aderisce all'iniziativa dell'associazione Antiracket di Vittoria “Consumo critico”

Anche la Cna territoriale di Vittoria aderisce alla passeggiata della legalità che si terrà quest’oggi, martedì 20 ottobre, alle 17,30, con partenza da piazza del Popolo, per promuovere il progetto “Consumo critico” “L'illegalità e le sue economie – dicono il presidente Giuseppe La Terra con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – sono il carico più pesante per questa città. Riteniamo che le imprese sane di Vittoria debbano liberarsi da questo macigno che grava da troppo tempo sulla città. Pensiamo che la lotta alla criminalità economica non possa essere affidata esclusivamente alle forze dell’ordine e alla magistratura ma debba riguardare anche la parte sana che spesso preferisce non agire, o peggio stare a guardare. Siamo coscienti che questa manifestazione è un piccolo passo, una tappa di inizio, che assume però una grande valenza per questa città”. 

sabato 10 ottobre 2015

Imprese di carrozzeria, vinta la prima battaglia contro le assicurazioni.


Imprese di carrozzeria, la prima battaglia è stata vinta. A darne comunicazione il presidente provinciale Servizi alla comunità della Cna, Vincenzo Canzonieri, con il responsabile provinciale, Giorgio Stracquadanio. Infatti, nel nuovo disegno di legge sulla concorrenza approvato alla Camera, grazie agli interventi della Cna – e di altre organizzazioni – è stata ottenuta una prima significativa vittoria: è stata cancellata la condizione più odiosa, quella che prevedeva di far riparare l'auto incidentata ad una carrozzeria convenzionata con una compagnia assicurativa (carrozzeria convenzionata). Il legislatore ha accolto le richieste che arrivavano dal mondo produttivo e cioè la facoltà per tutti gli assicurati di ottenere il risarcimento integrale della riparazione del proprio mezzo rivolgendosi al carrozziere di fiducia.Inoltre – dicono ancora Canzonieri e Stracquadanio – la scatola nera dovrà essere installata a spese delle compagnie assicurative, le stesse non si possono rifiutare o non possono eludere di contrarre polizze. Rischiano sanzioni fino a 15mila euro. Sempre le compagnie assicurative dovranno applicare uno sconto significativo a chi contrae più polizze assicurative e agli automobilisti che non hanno incidenti da un quinquennio, che montano la scatola nera e che vivono in aree dove il costo della polizza è più elevato. Sarà applicato uno sconto che si dovrà allineare al costo medio della polizza nelle altre regioni”. La Cna annuncia che continuerà a vigilare e a intervenire affinché al Senato la norma non sia modificata.

Viene allegato l'atto votato alla Camera.

http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=17PDL0033780

sabato 26 settembre 2015

Il terzo polo industriale comincia lentamente a vedere la luce.


Mentre l’autoporto rimane un’opera inspiegabilmente incompiuta, a passi piccoli, lenti ma continui pare che il terzo polo industriale cominci a vedere la luce”. A sottolinearlo il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, i quali mettono in luce che “dopo il parere favorevole, espresso lo scorso anno dall’assemblea generale del partenariato socioeconomico dei fondi ex Insicem, sull’anticipazione di 250mila euro della quota di ribasso d’asta in favore dell'Irsap (ex consorzio Asi), adesso pare che sia arrivato anche l'okay dell’ex Provincia, oggi Libero consorzio comunale, ente che gestisce i fondi ex Insicem. Infatti, con una delibera, che sarà pubblicata al più presto, viene integrato (con una somma di 250 mila euro) l'importo del progetto di urbanizzazione del terzo polo”. “Un piccolo successo della nostra organizzazione – aggiungono La Terra e Stracquadanio – che negli ultimi anni ha sollecitato ciclicamente sia il Comune di Vittoria sia l'Irsap. Questo significa che fra pochi mesi, conclusasi la fase degli espropri, sarà pubblicato il bando per la realizzazione - nell'area dove sorgerà la struttura - di strade e parcheggi, rete di distribuzione dell'acqua potabile, rete fognaria, predisposizione dell'impianto di illuminazione stradale e predisposizione della rete elettrica e telefonica. Opere che mirano a qualificare il territorio e che creeranno occasioni di lavoro per le imprese locali. A questo punto, chiediamo che il Comune di Vittoria si attivi rapidamente per portare a termine le procedure d'esproprio. Il destino del terzo polo sta nelle mani di chi amministra, non si perda più tempo (se ne è perso tanto), altrimenti si rischia di vanificare anche questa importante occasione”.

lunedì 14 settembre 2015

Autoporto di Vittoria: Quello che un tempo era un sogno rischia di trasformarsi nel monumento del nulla.





Il sempre costruendo autoporto di Vittoria è ritornato ad essere il luogo della desolazione? E’ l’interrogativo che si pongono il presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Siamo andati a verificare – dicono i due – e abbiamo fatto qualche foto. Pare che tutto sia fermo. Le erbacce piano piano si stanno impadronendo del luogo, la natura è l'unica che all'interno del cantiere svolge appieno il proprio ruolo. Verso la fine dell'aprile scorso qualcosa si era mossa, lo avevamo annunciato con una certa enfasi, pensavamo che il primo stralcio dell'opera vedesse finalmente la luce. Forse abbiamo esultato con troppo slancio. Infatti, adesso pare che tutto sia fermo. Nel cartello posto all'ingresso del cantiere, oramai sbiadito perché cotto dal sole, ancora si riesce a leggere che l'opera sarà “terminata nel novembre del 2013”. La Cna – continuano La Terra e Stracquadanio – sin dal 2005, con passione e determinazione, si era impegnata affinché il progetto prendesse forma e diventasse realtà. Sono passati dieci anni, quasi una generazione, durante i quali sogni e speranze rischiano di trasformarsi nel monumento del nulla. Peggio: nel monumento che condanna all’incapacità - senza appello - un'intera classe politica e dirigente. Non vogliamo e non possiamo accettare che quest'opera diventi una delle tante partite perse del Mezzogiorno. Un'opera che poteva rappresentare il riscatto per un'area del Sud Est siciliano non può tradursi in una lenta ma inesorabile disfatta. Non ci arrendiamo, non ci rassegniamo, per questo solleciteremo istituzioni sovracomunali e le autorità nazionali di competenza. Le imprese, i cittadini di questo territorio devono sapere perché il primo stralcio dell'autoporto di Vittoria non viene completato. Devono capire come si spendono o si disperdono i fondi pubblici”.

giovedì 10 settembre 2015

Vittoria di nuovo bloccata per oltre tre quarti d'ora dalla chiusura dei passaggi a livello



E' successo di nuovo. Ieri mattina, dalle 7,15 fino a quasi le 8, le sbarre dei passaggi a livello che circondano Vittoria hanno bloccato la città. File di auto, furgoni, qualche Tir, tutti bloccati aspettando che un incantesimo aprisse le porte. “Proprio in queste ultime ore – dicono il presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – avevamo postato su Facebook una foto con un’'ambulanza bloccata. La notizia ha fatto il giro della rete, ma nessuno si è attivato. Ormai siamo certi che nessuno farà nulla: chi governa, chi amministra è impegnato non si sa a fare cosa, ma è impegnato. Tutti bravi a programmare incontri e a proporre eventuali soluzioni ma la realtà, da anni, è che Vittoria nell'arco di un giorno resta ingabbiata più volte per diversi minuti creando problemi seri alla viabilità e all'economia. Si parla della progettazione e della gestione di grandi infrastrutture, di turismo e poi non si riesce ad immaginare uno svincolo che possa liberare la città”. E il presidente La Terra con Stracquadanio aggiungono: “Qualcuno, semplicisticamente, ha pensato che la Cna, per risolvere il problema, abbia sollecitato la chiusura dello scalo ferroviario: non è assolutamente vero. La nostra organizzazione, al contrario, ne ha sempre chiesto il rafforzamento e ci siamo battuti, in totale solitudine, perché non venisse chiuso il settore cargo (che invece puntualmente è stato soppresso). Prendiamo definitivamente atto che la classe dirigente locale si è sempre poco impegnata ad attuare interventi importanti per il territorio, viceversa è stata sempre attenta ad usarlo per diventare importante. Visto che parliamo di treni e ferrovie, non è mai stata motrice di nulla. Le sue espressioni migliori si sono limitate a scambiare qualche binario oppure ad agganciarsi a qualche vagone. Quasi sempre è riuscita a fare deragliare il treno, cioè la città di Vittoria”.

sabato 22 agosto 2015

I nuovi Por della Sicilia puntano senza mezzi termini a migliorare la differenziata e il trattamento delle acque reflue. Siamo sicuri che il Comune avrà già i progetti pront


Il sì della commissione europea al finanziamento dei Programmi operativi regionali della Sicilia (Por) per gli anni 2014-2020 (3,41 miliardi di euro) può contribuire seriamente ad aiutare le nostre imprese e a creare nuova occupazione soprattutto nel nostro territorio”. E’ quanto ritengono il presidente della Cna territoriale di Vittoria Giuseppe La Terra e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio secondo cui la nuova programmazione prevede, oltre a delle misure specifiche – che guardano verso un'economia a bassa emissione di carbonio, all'efficientamento energetico, all'uso delle rinnovabili e alla riconversione energetica degli edifici pubblici (come è facile immaginare il Paes assume un'alta valenza) – la scelta di puntare quasi essenzialmente a migliorare la raccolta differenziata, il trattamento delle acque reflue e l’approvvigionamento idrico. “Un fatto importante e di assoluto interesse – dicono La Terra e Stracquadanio – che cade quasi a fagiolo per Vittoria. Siamo certi che il Comune avrà già i progetti pronti di fitodepurazione e di rifacimento della rete idrica/fognaria. Si aprono quindi nuove e concrete possibilità di lavoro per le imprese artigiane della nostra città. Sarebbe il caso di non deludere le aspettative perdendo tempo e finanziamenti. Lo ribadiamo: chi amministra non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto ma deve gettare le basi per favorirne la nascita con scelte che puntino sulla cultura d’impresa e sul miglioramento della qualità della vita”.

venerdì 14 agosto 2015

La Cna controreplica all'assessore Cavallo: "Non polemizzi, lei è l'uomo del "fare" ma da tempo si aspettano i fatti"

Foto Assenza
Sistema idrico e fognario a Vittoria, la Cna territoriale controreplica all’assessore Filippo Cavallo che ha rilasciato una serie di dichiarazioni dopo l’intervento del presidente Giuseppe La Terra e del responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio in cui erano stati messi in evidenza tutti i limiti dell’impianto. “Alla Cna di Vittoria – chiariscono La Terra e Stracquadanio – come anche l’assessore Cavallo sa, non è mai piaciuto polemizzare. Anzi, la nostra organizzazione è convinta da sempre che a Vittoria le inutili dispute non servono ma serve futuro. Però, dalla risposta al nostro documento (per nulla polemico) trapela un astio e un livore strano che non appartiene all’assessore Cavallo a cui facciamo notare che chi pone un problema (avanzando anche proposte) non è il problema. Per fare un esempio: se diciamo che le reti idriche e fognarie del territorio sono sgretolate, tanto da entrare in tilt dopo un forte acquazzone estivo (bomba d'acqua riteniamo che sia quella che c'è stata nelle ultime ore in Calabria), la colpa non è nostra che sollecitiamo positivamente il rifacimento (un’insistenza che crea lavoro per il nostro territorio) ma di chi è preposto ad “agire”. Per essere più chiari: a noi tocca spronare in modo costruttivo, all’assessore, e solo all’assessore, tocca l'azione. E' il cosiddetto ruolo delle parti. Chiediamo all’assessore Cavallo: perché l'incontro con la Regione, per l'impianto di rilancio, è stato calendarizzato per il prossimo 8 settembre e invece non è stato fatto l'8 settembre del 2014, del 2013 o del 2012? Se l’assessore conosce così bene e da tanto il problema delle reti idriche e del depuratore, perché non ha agito tempo fa? Infine, dire sempre e per ogni cosa: “non ci sono i fondi”, non sembra un po’ troppo banale e ripetitivo? Comunque l’assessore può stare tranquillo: per la Cna l'unico interesse è il futuro di Vittoria, della sua gente e delle sue imprese - è la nostra unica ambizione - basta leggere quello che diciamo e scriviamo, sugli argomenti che ci riguardano, per capirlo. Non replicheremo più alle dichiarazioni di Cavallo ma attenderemo che lo stesso, da uomo d'azione qual è, si muova. Il rifacimento della nostra rete idrica/fognaria è un'opportunità di lavoro per le nostre imprese. L'infrastruttura non può continuare a marcire creando problemi alla frazione e al suo turismo”.

mercoledì 12 agosto 2015

Manutenzione del sistema idrico-fognario a Vittoria, Le acque reflue possono diventare risorsa

foto Assenza
Le piogge abbondanti di questi giorni e i relativi problemi che ne sono derivati ripropongono con una certa urgenza la questione della manutenzione del sistema idrico/fognario cittadino e la sua riqualificazione”. E’ quanto rilevano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “Da anni – aggiungono – diciamo che il nostro impianto fognario debba essere ripulito e ristrutturato per evitare che ad ogni forte acquazzone si verifichino quelle condizioni poco piacevoli a cui abbiamo assistito qualche giorno fa. Abbiamo anche ciclicamente detto come le acque reflue, se depurate, diventano una risorsa perché contribuiscono ad aumentare la disponibilità idrica cittadina liberando risorse qualitativamente pregiate da destinare all'uso civile. L’impiego delle acque reflue urbane depurate in alcune realtà siciliane (comune di San Michele di Ganzaria) è diventato un fattore importante per fronteggiare la carenza di risorse idriche e spesso rappresenta una valida alternativa per affrontare i periodi di siccità nel breve periodo. Per fare questo, però, servirebbe una nuova politica dell'acqua che non guardi solo allo sfruttamento delle falde idriche (va considerato che la portata dei nostri pozzi in questi anni è diminuita) ma si basi sul riutilizzo del liquido e sulla riqualificazione delle reti. Anche il nostro sistema idrico è fortemente dequalificato, è un enorme colabrodo. Non sappiamo quantificare la percentuale delle perdite in modo preciso ma ipotizziamo che possa superare il 40%, il che rappresenta una certa e sostanziale diseconomia per la nostra città. Pensiamo anche da tempo come l'istallazione di contatori volumetrici pure nelle civili abitazioni avvierebbe un utilizzo più attento dell'acqua e si eviterebbero inutili sprechi. Tutto questo oltre a qualificare le infrastrutture idrico-fognarie della città creerebbe soprattutto nuove e concrete possibilità di lavoro per le nostre imprese e avvierebbe anche una loro specializzazione”. “Siamo stati e rimaniamo convinti – concludono La Terra e Stracquadanio – che chi amministra non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto ma se non getta le basi per favorirne la nascita con scelte che puntino su una cultura d’impresa e sul miglioramento della qualità della vita vanifica il suo ruolo”.

sabato 18 luglio 2015

Autoporto di Vittoria: Il completamento del primo stralcio è essenziale dopo l’inaugurazione dell’interporto di Catania.




Il completamento in tempi rapidi dell’autoporto di Vittoria, considerata l’inaugurazione dell'interporto di Catania avvenuta pochi giorni fa, diventa ancora più urgente”. Lo dice il presidente della Cna territoriale cittadina, Giuseppe La Terra, di concerto con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “L'infrastruttura catanese – aggiungono i due – insieme con il nostro autoporto, era inserita nel famoso Accordo di programma quadro del trasporto merci e della logistica siciliana. Entrambe quindi sono strutture rilevanti per lo sviluppo del Sud Est e devono in qualche modo “dialogare”. In quest'ultimo periodo abbiamo verificato come i lavori di completamento del primo stralcio dell’autoporto siano quasi in dirittura d'arrivo (il condizionale è fortemente obbligatorio). Pare che manchi solo di asfaltare la viabilità interna della struttura. Se è così come pensiamo, il primo pezzo dell'autoporto potrebbe essere pronto entro settembre e quindi messo subito nelle condizioni di poter operare”. “Per questo, come Cna – continuano ancora La Terra e Stracquadanio – oltre a risollecitare l’Amministrazione (nella qualità di ente che ha appaltato l'opera), affinché sia rispettato il completamento dell'autoporto, ci stiamo attivando per individuare e proporre modelli di gestione dell'infrastruttura. Nel contempo non sappiamo, anche se più e più volte abbiamo incalzato la Giunta municipale, se sono stati avviati tutti i percorsi che portino ad appaltare il secondo stralcio dell'opera. Infine, facciamo notare che il nostro Comune ha aderito al “Distretto del Sud-Est”, uno strumento che è stato definito utile al rilancio di questa zona e che può facilitare l'accesso ai fondi europei di Horizon 2020. Se questo progetto ha preso forma e ha assunto consistenza pensiamo sia venuto il tempo di farlo funzionare proprio a partire dall’autoporto”.


mercoledì 15 luglio 2015

Serve riqualificare la rete idrica

Comunicato Stampa –  15 luglio 2015


La Cna territoriale di Vittoria rivolge un invito al Comune:
“E’ necessaria una seria sistemazione della rete idrica
e adoperarsi per avviare il riutilizzo dell’enorme massa
di acqua reflua che si perde nel nostro ambito cittadino”


“Le varie crisi idriche, legate a incidenti o a manutenzioni nella rete cittadina, che in quest'ultimo periodo la città ha vissuto e superato, ci impongono una serie di riflessioni che guardino con molta più attenzione ad una gestione sostenibile della risorsa acqua”. E’ quanto evidenziano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Pensiamo innanzitutto – spiegano i due – ad una seria sistemazione della rete idrica cittadina che sempre più spesso viene paragonata a un colabrodo. L'acqua sta diventando una risorsa rara il cui prezzo è destinato ad aumentare, per questo riteniamo le diverse perdite, che si verificano nella nostro sistema idrico, uno spreco non più tollerabile. Altro fattore importante su cui bisognerebbe puntare è il riutilizzo dell'enorme massa di acqua reflua che si perde nel nostro territorio. La normativa comunitaria, nazionale e regionale considera il riutilizzo delle acque reflue come uno degli strumenti con cui attuare una razionale e sostenibile gestione delle risorse idriche. Ma ci pare che l’Amministrazione, da questo punto di vista (vorremmo essere smentiti) sia stata poco attenta. Le acque reflue urbane presentano attualmente maggiori problemi di smaltimento a causa della presenza sempre più ampia di sostanze inquinanti”. “E' evidente, quindi – aggiungono La Terra e Stracquadanio – la necessità di depurare attraverso sistemi di trattamento che evitino l'inquinamento del nostro fiume e quindi del mare. Va anche considerato come il riutilizzo delle acque reflue depurate può essere considerato un espediente innovativo ed alternativo nell’ambito di un uso più razionale della risorsa idrica. Il vantaggio economico del riutilizzo risiede nel fornire alla comunità un approvvigionamento idrico, almeno per alcuni usi per i quali non si richieda acqua di elevata qualità, a costi più bassi, poiché il riciclo costa meno dello smaltimento. Infine, la nostra organizzazione, dopo aver garbatamente indotto l'amministrazione ad installare contatori idrici in alcune attività economiche (acconciatori, albergatori, autoriparatori) e avendo verificato come sia i consumi sia gli importi siano notevolmente cambiati, torna a sollecitare l'installazione dei contatori idrici anche nelle abitazioni civili. Il pagamento sulla base dei volumi consumati indurrebbe i cittadini a non sprecare l'acqua. Queste nostre considerazioni sono tenute assieme da un unico filo conduttore: creare opportunità e lavoro per le nostre imprese. La riqualificazione del nostro sistema idrico, oltre a migliorare la qualità della vita, permetterebbe alle numerose imprese del settore di ottenere commesse di lavoro. Sin da ora possiamo assicurare che la Cna territoriale di Vittoria si impegnerà verso questa direzione che ha una duplice valenza: sostenere le imprese e dare competitività al territorio evitando disservizi e inquinamento”.

mercoledì 3 giugno 2015

Alla faccia della spending review: Riscossione Sicilia paga 30mila euro al mese per la locazione della sede di Ragusa. L'affitto della sede di Vittoria incideva appena per 700 euro al mese.



Leggere che Riscossione Sicilia paga 30mila euro al mese per la locazione della sede di Ragusa crea un certo fastidio. Non fa che confermare quanto sia stata falsa la tanto sbandierata riduzione della spesa avviata dall'ente che ha prodotto la chiusura dello sportello territoriale di Vittoria (e anche quello di Modica per dirla tutta)”. E’ la denuncia che arriva dalla Cna territoriale di Vittoria, e in particolare dal presidente Giuseppe La Terra con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, rispetto ad una vicenda che, già nei mesi scorsi, aveva determinato la mobilitazione dell’associazione di categoria. “Ci corre l'obbligo di ricordare – continuano La Terra e Stracquadanio – che la locazione dello sportello vittoriese pesava per ben misere 700/800 euro mensili. Non c'è che dire, una cifra che gravava pesantemente sul bilancio groviera dell'ente di riscossione. La scelta politica è stata chiara: si è preferito chiudere l'ufficio e abbandonare il territorio di Vittoria, Comiso e Acate (l'ufficio era comprensoriale). Stiamo parlando di circa 100mila abitanti e 15mila imprese rimasti senza un servizio, creando agli stessi disfunzioni, disordini e problemi di ogni tipo”. “La razionalizzazione delle spese – aggiungono ancora La Terra e Stracquadanio – è un obiettivo condivisibile nella misura in cui tiene in considerazione l'esigenza del territorio. Con 30mila euro al mese si potrebbero mantenere uffici di riscossione nei 12 comuni della nostra (ex) provincia. Sarebbe opportuno che i cinque deputati regionali avessero un sussulto d'orgoglio venendo realmente incontro alle esigenze di chi dovrebbero rappresentare, non avallando silenziosamente queste scelte ma facendo applicare seriamente la tanto strombazzata spending review, che in questo caso, però, fa rima con spendi di più”.

lunedì 1 giugno 2015

Autoporto: i lavori sono ripartiti. Tutto fermo, invece, per la realizzazione del terzo polo industriale.


A furia di insistere nelle sollecitazioni fino a diventare insopportabili, i lavori all'autoporto sembrano essere ripartiti. E con nuova lena. Speriamo (la certezza è relativa) che entro settembre il primo stralcio dell'opera sia completato così da avviare i percorsi per una gestione funzionale dell'infrastruttura. Urge già ora individuare i fondi per il secondo stralcio altrimenti l'impianto rischia di essere un'opera ridotta e incompleta, pertanto poco funzionale alle esigenze del comprensorio”. E’ quanto evidenziano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, i quali tornano ad occuparsi di un’altra questione che merita la massima attenzione. “E' invece precipitata – aggiungono infatti i due – una spessa coltre di silenzio sul terzo polo industriale di Vittoria. Eppure il 29 luglio 2014, in un incontro operativo tenutosi presso la sede dell'ex consorzio Asi di Ragusa, i vertici regionali dell’Irsap, nell'annunciare un'ampia programmazione nei confronti delle aree industriali della nostra (ex) provincia, evidenziavano come le procedure della gara d'appalto del progetto esecutivo dell'urbanizzazione del terzo polo di Vittoria potevano essere avviate entro la fine del 2014. Nella scheda allegata si legge: “Il progetto prevede un tempo di esecuzione dei lavori di giorni 540 ed è ipotizzabile usufruire dell'opera nel quarto trimestre del 2016”. Ad oggi l'area in cui dovrebbe nascere l'infrastruttura è tutto tranne che un cantiere”. “Lo abbiamo ripetuto più volte e continueremo a ribadirlo fino ad essere noiosi – dicono ancora La Terra e Stracquadanio – le infrastrutture sono il motore della crescita economica delle Pmi e dei sistemi territoriali. Metterle in rete (in questo caso con una rete autostradale che doveva essere pronta nel 1973) è obbligatorio. Se chi amministra, a vari livelli, rimane fermo, temporeggia, non si attiva è colpevole, in prima persona, del mancato sviluppo e dell'impoverimento del territorio”.

mercoledì 20 maggio 2015

Autoporto di Vittoria: un'opera bloccata

Gli impegni, una volta presi, dovrebbero essere rispettati. Così si dice, ma non sempre alle parole seguono i fatti”. E’ quanto affermano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, in riferimento all’infinita vicenda dell’autoporto. “Il 13 aprile scorso – spiegano i due – alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici, Filippo Cavallo, del rappresentante della ditta che si è aggiudicata l’appalto, Giuseppe Ingallina, del direttore dei lavori, Ignazio Lutri, e del rup, Angelo Piccione, era stato firmato il verbale di ripresa dei lavori di realizzazione dell’opera. Tutto sembrava far capire che finalmente era scattata l'ora del completamento. E invece pare di no. Nel corso dell'ultimo mese abbiamo compiuto diversi sopralluoghi e sembra che tutto continui a rimanere fermo. Rimbombano ancora le frasi di impegno dell'impresa appaltatrice così come echeggiano le parole dell'amministrazione quando annunciava che i lavori dell'autoporto entro quattro mesi sarebbero stati completati. In poco più di un mese molto poco si è fatto. Come mai? L'unica zona dove si lavora, all'interno del grande cantiere, è quella dove si sta realizzando l'area di ammasso della Protezione civile. Un’opera che nei fatti ha azzoppato sul nascere l'infrastruttura, per il resto regna un silenzio surreale. I mezzi meccanici sono parcheggiati e non si vede nessun operaio. Quali sono le ragioni di tale fase di impasse? Mancano i fondi? Dobbiamo annoverare anche questa struttura al lungo elenco delle opere incompiute della Regione? Se si palesa tutto ciò il quadro risulta essere veramente deprimente.  Abbiamo l'obbligo di informare chi di competenza perché su questa storia si faccia chiarezza”. Il presidente La Terra e il responsabile organizzativo Stracquadanio sono determinati ad andare sino in fondo anche alla luce della mobilitazione che la Cna territoriale, con il livello provinciale dell’associazione di categoria, ha concretizzato affinché tornassero ad accendersi i riflettori sull’opera incompiuta. La Cna attende delle risposte concrete sull’ennesima situazione che lascia con l’amaro in bocca.  

mercoledì 25 marzo 2015

Dopo il sit in all’autoporto, la Cna territoriale di Vittoria scrive al sindaco.

Non si arresta l’attività di sollecitazione della Cna provinciale di Ragusa, in collaborazione con l’associazione territoriale, che punta a mantenere l'attenzione sull'autoporto di Vittoria. Dopo il sit in di sabato scorso, tenutosi in contrada Crivello, dove ha sede il cantiere dell’infrastruttura, manifestazione che ha visto una significativa partecipazione dei dirigenti provinciali e regionali della Cna, è stata inviata una lettera al sindaco di Vittoria in cui si chiede un incontro urgente. “Vorremmo capire – dice il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra – quali sono i problemi e le difficoltà che stanno alla base dei notevoli ritardi accumulati nella realizzazione dell'opera. Il cantiere è chiuso da agosto 2014. Sentiamo parlare di varianti suppletive dei lavori di realizzazioni. Poche settimane fa l'Amministrazione dichiarava: “Sono stati definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità e, appena sarà approvata la perizia, sia in linea tecnica che in via amministrativa, entro la fine di febbraio, i lavori saranno ripresi, e dovranno essere ultimati entro quattro mesi”. Ma dopo quelle parole tutto è rimasto fermo, immobile. Come mai queste varianti? Cosa è successo? Perché tutto si è bloccato?”. Questi gli interrogativi che la Cna pone all’Amministrazione comunale nella speranza che possano arrivare risposte precise.

sabato 21 marzo 2015

Accolte le richieste le richieste della CNA dalla Commissione Bilancio. Non tassabili le aree degli opifici in cui si producono rifiuti speciali.

I locali e le aree di attività artigianali, industriali o commerciali, in cui si producono rifiuti speciali si devono considerare non tassabili con riferimento alla Tari. Questo è stato l'elemento centrale del confronto tra la Cna territoriale di Vittoria, l'Amministrazione e la commissione comunale Bilancio. Negli ultimi giorni c'è stata una intensa interlocuzione, da un lato con l'assessore al Bilancio, Enzo Cilia, e il dirigente del settore, Salvatore Guadagnino; dall'altro con i capigruppo del Consiglio comunale. Interlocuzione portata avanti dal presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra, dal responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, e dal responsabile provinciale del servizio Ambiente e Sicurezza della Cna, Giuseppe Brullo. La Cna ha chiesto di ritirare il punto – che era stato inserito nell'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio comunale – per riportare lo stesso in commissione Bilancio al fine di garantire ulteriori chiarimenti e nel contempo ha invitato il presidente della stessa commissione, Andrea La Rosa, a convocare una seduta per consentire alla Cna di espletare la propria audizione. Il percorso prefigurato si è concretizzato. Infatti nella seduta della commissione convocata giovedì scorso (presenti il dott. Guadagnino e il dott. Amato dell'ufficio tributi e i consiglieri Aiello, Cirica, Comisi, La Rosa e Macca) buona parte degli emendamenti, e in particolare quelli relativi alla non tassabilità delle aree e dei locali dove si svolgono lavorazioni industriali/artigianali che in genere producono in via prevalente rifiuti speciali, supportati da risoluzioni della Direzione legislazione tributaria del ministero dell’ Economia e delle Finanze, è stata accolta all'unanimità e con il conforto del dirigente. “Un risultato importante soprattutto per le imprese che la nostra organizzazione rappresenta – sostiene il presidente La Terra – frutto della costanza della Cna ma anche dell'ampia apertura mostrata tanto dall'Amministrazione comunale quanto dai componenti della commissione”.

giovedì 19 marzo 2015

L’autoporto di Vittoria: infrastruttura dimenticata. La Cna provinciale di Ragusa ha promosso per sabato mattina un sit-in dinanzi ai cancelli di un’opera bloccata da mesi.



Un’infrastruttura dimenticata. Su cui la Cna provinciale di Ragusa, in collaborazione con la Cna territoriale di Vittoria, intende puntare i riflettori. Per sensibilizzare chi di competenza a sbloccare le procedure e l’opinione pubblica a dare una spinta verso il raggiungimento del traguardo. E’ questo il senso del sit-in in programma sabato 21 marzo, a partire dalle 10, dinanzi al cancello d’ingresso dell’autoporto di contrada Crivello, a Vittoria. L’opera avrebbe dovuto essere pronta nel novembre del 2013, almeno per quanto riguarda il completamento funzionale del primo stralcio. Invece, a marzo 2015, nulla di tutto questo. E, anzi, i lavori sono fermi, ormai, da parecchi mesi. “Ecco perché – spiega il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono – abbiamo deciso di indire questa azione di sensibilizzazione convinti come siamo che sull’autoporto sia calato il silenzio. E non è ammissibile tutto ciò. Soprattutto se parliamo di una infrastruttura destinata ad assumere un ruolo di primo piano sul fronte della movimentazione delle merci e, comunque, al servizio dell’autotrasporto del territorio ibleo, un’opera che potrà fornire un valore aggiunto alla crescita economica non solo di Vittoria ma anche dell’intera provincia di Ragusa e, direi, pure del Sud-Est della nostra isola. Non dimentichiamo che l’autoporto di contrada Crivello sorge in un punto strategico di cruciale importanza. La posizione geografica è davvero rilevante se si pensa che a partire dal nostro territorio si sviluppa una quantità innumerevole di commerci. Ecco perché la Cna ritiene che l’autoporto, facendo sistema con l’aeroporto di Comiso e con il porto di Pozzallo, assuma un ruolo destinato a diventare fondamentale per lo sviluppo”. Il segretario provinciale Giovanni Brancati chiarisce che “l’autoporto sorge su un’area di circa venti ettari e che è prevista la realizzazione di due grossi magazzini di circa novemila metri quadrati ciascuno per il deposito delle merci. In realtà, in questa prima fase, quella legata al completamento del primo stralcio funzionale – continua – ne risulta in costruzione soltanto uno assieme ad altri corpi edilizi che ospiteranno la logistica al servizio del mondo dell’autotrasporto (da un albergo diurno a un ristorante oltre ad un’officina). Inoltre, nei sotterranei dei magazzini, è prevista la realizzazione di celle frigorifero per lo stoccaggio di prodotti refrigerati. Insomma, un luogo in cui predisporre in maniera organizzata la raccolta delle merci verso le destinazioni previste, in tutta Italia e anche oltre. E non dimentichiamo, altresì, che quello di Vittoria è l’unico che sarà effettivamente realizzato dei sette originariamente previsti in Sicilia. I lavori, però, per una serie di intoppi tecnici e per un rimpallo di responsabilità, sono in fase di stagnazione da mesi. Con questo sit-in, la Cna è intenzionata a puntare di nuovo l’attenzione su questa infrastruttura e sulla necessità di riavviarne il completamento”.

venerdì 27 febbraio 2015

Giuseppe La Terra è il nuovo presidente della Cna di Vittoria


Cinquant’anni, impiantista elettromeccanico. E’ l’identikit di Giuseppe La Terra, il nuovo presidente della Cna territoriale di Vittoria, eletto dall’assemblea degli iscritti tenutasi nella sala convegni dell’Avis. Assemblea molto partecipata dalle imprese dei vari settori (soprattutto edilizia, impiantistica ed autoriparazione). Prima dell’elezione del nuovo vertice territoriale, il presidente uscente, Giuseppe Santocono, eletto alla carica di presidente provinciale Cna Ragusa, e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio hanno relazionato sulla delicata fase che sta attraversando l’economia provinciale, facendo specifico riferimento alle dinamiche locali. E’ stato puntualizzato, tra l’altro, che nell’ultimo decennio, l’impresa, in particolare quella artigiana, è stata percepita come la figlia di un dio minore, generatrice di fastidi e fonte di problemi più che come risorsa da valorizzare ed elemento su cui scommettere per uscire dalla crisi e incrementare occupazione oltre ad una sana competitività. All’assemblea ha partecipato anche l’assessore Enzo Cilia che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale. Cilia ha condiviso le preoccupazioni manifestate nel corso dei lavori, rispetto alle problematiche che attanagliano le piccole e medie imprese, e si è detto disponibile ad avviare una serie di tavoli che portino a definire le questioni ancora irrisolte tra cui l’elevata tassazione delle imposte locali. I lavori sono stati conclusi dal segretario provinciale Cna Giovanni Brancati il quale ha messo in luce come il successo e la crescita delle Pmi dipenda dal loro sentirsi parte integrante di una società che le rispetta e le valorizzi. “Il lavoro – ha detto Brancati – si crea partendo dalle risorse che il territorio può offrire sfruttando le capacità proprie del capitale umano”. Dopo l’elezione, il neo presidente La Terra ha ringraziato tutti per il consenso ottenuto e ha illustrato come intende muoversi. “C’è molto da fare – ha detto – perché ci troviamo in un momento critico, così come da più parti abbiamo sentito. Diventa fondamentale attivare le interlocuzioni adeguate con l’obiettivo di garantire le dovute risposte alle Pmi locali. In questa fase così difficile, è essenziale fare sentire ancora di più la forza dell’unità. Solo così le varie anomalie saranno di volta in volta eliminate”.

martedì 17 febbraio 2015

AUTOPORTO DI VITTORIA: RIBASSO ALTO E PERIZIE BASSE (ALTO IL CIELO O BASSA LA TERRA?)


Da La Sicilia del 17/02/2015
Il ribasso troppo alto, le perizie troppo basse. In una tutt’altro che palpitante altalena di numeri, progetti e lavori che non partono, si è incagliata la vicenda autoporto. La tanto attesa fumata bianca, che doveva arrivare nel pomeriggio di ieri a margine dell’incontro tra il Comune di Vittoria e Giuseppe Ingallina del Consorzio Galileo (ditta esecutrice dei lavori), non è arrivata. Pare, però, non essere neanche nera. Diciamo che siamo su una fumata grigia canna di fucile. La gradazione, leggasi canna di fucile, non è scelta a caso, perché sull’autoporto sono puntati gli occhi di un intero territorio. A margine dell’incontro, a rompere gli indugi ed a raccontare gli ultimi risvolti, è il Vicesindaco Filippo Cavallo. “Provengo da un sopralluogo pomeridiano all’autoporto. Ho visto lo stato dei lavori, le cose da fare e le progettualità da implementare. Tra queste – spiega Cavallo – figura una recinzione non da cantiere, ma effettiva capace di proteggere una struttura importante come quella di cui parliamo. Tra noi ed il Consorzio Galileo, non esistono distanze di vedute economiche, ma solo tecnico procedurali. Parliamo – aggiunge Cavallo – di una pompa di sollevamento o di un piccolo ascensore montacarichi. Ho dato tempo fino a giovedì alla Ditta per vagliare al meglio la variante e pronunciarsi. Non penso – conclude Cavallo - ci saranno ulteriori problemi e credo proprio che i lavori prenderanno il via entro il mese”. Ingallina raggiunto telefonicamente risponde subito con un “non ho firmato la perizia”, lasciando presagire che le parti siano più lontane di quanto si possa immaginare, poi aggiunge. “Dubito – aggiunge – che riesca a dare una risposta entro giovedì. Certamente lo farò entro i primissimi giorni della prossima settimana. Intanto – continua – ho dato mandato a due miei tecnici di studiare bene le modifiche. Parliamo di una struttura importante e margini di errore non sono tollerabili. Certo è – conclude – che le parti sono più vicine rispetto ai giorni passati”. Intanto nella stessa area, con delibera del consiglio comunale dello scorso 23 settembre è stata individuata una zona di oltre 5 mila mq da adibire ad area di ammassamento per la Protezione Civile. Stranezza? Cavallo ha una risposta anche a questo quesito. “Nessuna stranezza. Penso, invece, trattasi di una scelta ben congeniata. Si tratta di un’area sicura che di certo sarà utile per il servizio che dovrà essere espletato. Tra le due situazioni, non ci sono punti di contatto né di conflitto”. 
C’è chi, come già mostrato negli ultimi tempi, non è contento della gestione della vicenda autoporto. E’ il Presidente della Cna provinciale, Giuseppe Santocono, che tira giù dubbi e perplessità. “Questa struttura – esordisce Satocono - è strategica per l'economia del nostro territorio. Tanti non sanno nemmeno cosa sia, a cosa serve. Però, se quest'area della Sicilia vuole avere un ruolo nella gestione e nella movimentazione delle merci, ha bisogno di un complesso di strutture e servizi integrati tra le diverse modalità di trasporto. L’affidamento dell’area alla Protezione Civile – aggiunge - è la dimostrazione lampante che chi ha sostenuto quell'atto, 11 consiglieri, non sa neanche lontanamente cos'è e a cosa serve quella struttura. Vogliamo capire come organizzazione, se per il Sindaco di Vittoria l'autoporto è o no una priorità. Vogliamo si attivi magari convocando un tavolo tra l'amministrazione, l'impresa aggiudicataria e la Cna”.
Davide La Rosa

venerdì 13 febbraio 2015

Autoporto, opera fantasma.


Da La Sicilia del 13/02/2015


L’autoporto di Vittoria fermo con le quattro frecce. Parafrasando Vittorio Brumotti, artista dell’oramai celebre epiteto “abbombazza”, divenuto comune nel gergo quotidiano, potremmo sintetizzare la vicenda dell’importante infrastruttura vittoriese. I tempi. Doveva essere consegnato alla città ed ancor più al territorio tutto, nel novembre del 2013. Chi scrive, lo fa dopo aver ricontrollato accuratamente il calendario. Febbraio 2015 e lavori ancora fermi. Sana retrologia. Si ricorderà come a riaccendere le attenzioni attorno all’infrastruttura, era stata settimane addietro la Cna locale, che mostrava una foto dell’ingresso dell’autoporto con il lucchetto chiuso. La risposta, a stretto giro di poste, giunse dal Vicesindaco del Comune di Vittoria, Filippo Cavallo. Lo stesso, tranquillizzò tutti dichiarando che i lavori sarebbero ripresi entro la fine di febbraio, aggiungendo anche come fossero stati già definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità”. Oggi, quale è la situazione? Secondo il Presidente dell’Ance di Ragusa, associazione nazionale dei costruttori edili, Sebastiano Caggia, i ritardi sono da imputare alla Regione Siciliana. “Va dato merito – esordisce – al Consorzio Galileo che nonostante le difficoltà perpetrate dalla Regione, ha portato avanti i lavori. Un tempo per avere un sal (stato avanzamento lavori) ci volevano tre giorni. Oggi, bisogna attendere otto o nove mesi. Tempi inaccettabili”. Sul ribasso del 43% e sulle due perizie di variante, Caggia pare non avere dubbi. Non c’è rapporto tra le due cose. Il ribasso è stato approvato e le due perizie servono a supplire le carenze del progetto originario”. In tutto questo Giuseppe Ingallina che del Consorzio Galileo è il Presidente fa sapere di “aver ricevuto la perizia. La leggerò accuratamente – spiega - e produrrò le mie valutazioni. Lunedì mattina incontrò il Comune e renderò nota la mia posizione”. Lunedì, sarà quindi il giorno della verità. Tecnicamente cosa può accadere? O che la perizia venga accettata dal Consorzio e quindi avvio dei lavori secondo la tabella decretata dal Vicesindaco Cavallo o nella peggiore delle ipotesi, il contrario. Il fine settimana che sta di mezzo aiuterà magari a prendere le opportune decisioni”. La Cna di Vittoria in tutto questo cosa dice? E’ Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo dell’ente sindacale a pronunciarsi. “Come mai sono stati definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva (quindi ne è stata fatta già una prima?) per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità? Forse il ribasso per aggiudicarsi l'opera era eccessivo? La nostra organizzazione – continua Stracquadanio - ma soprattutto la città, vorrebbe capire. Se a pag 31 dal verbale n.18 del 15/06/2010, la sub-commissione per la valutazione delle offerte anomale relative alla gara d’appalto, che ha esaminato la documentazione giustificativa dell'impresa aggiudicataria dell'opera con il 43,1181% di ribasso (percentuale superiore alla soglia di anomalia determinata in misura del 38,7085% ), ha ritenuto l'offerta nel suo complesso giustificabile e quindi congrua, come mai in corso d'opera è stata chiesta una variante e un'altra è stata avanzata?. Dal Sindaco e dagli amministratori – conclude – che negli ultimi mesi abbiamo sollecitato, desideriamo delle risposte”.
Davide La Rosa

sabato 31 gennaio 2015

29 Gennaio 2015, Autoporto di Vittoria, il lucchetto al cancello dice tutto.


Autoporto di Vittoria, siccome immobile. Potrebbe essere questo il format che dal 2008 caratterizza l'opera. L'infrastruttura doveva essere pronta e funzionante alla fine del 2013, invece è ancora un cantiere chiuso con tanto di lucchetto al cancello d'ingresso. Le foto che la Cna territoriale di Vittoria ha realizzato il 29 gennaio scorso testimoniano una desolazione che sa di resa. “Mentre sentiamo parlare, giustamente – dice la Cna territoriale di Vittoria – di rilancio dell'aeroporto di Comiso con l'avvio del progetto cargo, proposta che vedrebbe l'autoporto come struttura fondamentale per la logistica del trasporto merci; intanto che la Regione ha deciso, con fondatezza, di rilanciare il porto di Pozzallo, stanziando 231 milioni di euro per migliorare la struttura che dovrebbe “dialogare” proprio con l'autoporto, così come stabilito dall’allora accordo di programma quadro Stato-Regione sul trasporto e la logistica; qui non si riesce a comprendere né con giustezza né con fondatezza, come mai tutto questo ritardo per terminare un'opera strategica per la città e per tutto il territorio ibleo. In quest'area l’autotrasporto (settore che vanta numeri importanti con una percentuale alta di addetti su scala nazionale, perché legata alle produzioni ortofrutticole) cerca nel trasporto combinato strada-mare tutte le alternative al caro gasolio, ai ritardi agli imbarcaderi di Messina e alle strozzature nella Salerno-Reggio Calabria. Tanti non sanno nemmeno cosa sia l'autoporto e a cosa serva. Molti, in silenzio, la ritengono un'opera inutile, per questo non viene considerata, difesa e di conseguenza ignorata”.
Però, se quest'area della Sicilia vuole avere un ruolo nella gestione e nella movimentazione delle merci – prosegue la Cna di Vittoria – ha bisogno di un complesso di strutture e servizi integrati tra le diverse modalità di trasporto. Nel caso specifico, grazie all'autoporto, l'area iblea potrebbe diventare un polo logistico intermodale che utilizza l'aeroporto di Comiso e il porto di Pozzallo. Potremmo diventare un piccolo quadrante euro mediterraneo – il punto d'incontro ideale per il trasporto merci stradale, aereo e marittimo – creando sviluppo vero per il territorio e occupazione reale. Invece no, si rimane fermi, anzi si fa di più, si mettono metaforicamente, e non solo, i lucchetti alla voglia di rilancio. Non possiamo accettare questo comportamento. Pensiamo che l'Amministrazione comunale, su tale preciso problema, debba svegliarsi e mettersi finalmente in moto. Noi vogliamo ribaltare questa situazione ma vogliamo anche capire se dobbiamo farlo da soli oppure avendo accanto le istituzioni cittadine”.

mercoledì 21 gennaio 2015

PAES DI VITTORIA, LE NOSTRE PROPOSTE.





Ieri sera ( 20/01/2015) riunione sul  PAES con l'Amministrazione (Sindaco, ass. Cilia, ass. Pisani,  ass. Cannizzo, ing Piccione ... ),   ing. Caramazza (redattore del Piano)  e CNA (Santocono, Schininà, Stracquadanio)  Queste le proposte avanzate dalla nostra organizzazione. 


Premessa

  • Non conoscendo il quadro sinottico - dove si evidenziano le ipotesi della ripartizione degli investimenti e da dove potrebbero arrivare eventuali finanziamenti e quindi avere chiare le strategie (l'ing. Piccione, nell'incontro ha dichiarato che nella delibera di accompagnamento al Paes quest'atto, comunque, è allegato),
  • considerato che nella bozza di documento che abbiamo ricevuto si da particolare attenzione al settori trasporti ed edilizia residenziale,

Ci permettiamo di avanzare queste proposte integrative al PAES.

Interventi sugli edifici residenziali

Il Settore edilizio, e in particolare l’edilizia residenziale, rappresenta uno dei principali obiettivi delle politiche di risparmio energetico. Le Direttiva 31 del 2010, già recepita dal governo, in sintesi dice:
dopo il 2020 tutti gli edifici nuovi dovranno essere a consumo energetico quasi zero, e gran parte dei consumi rimanenti dovranno provenire da fonti rinnovabili;
per gli edifici esistenti al momento non è previsto un obiettivo vincolante. Gli Stati membri dovranno seguire l'esempio del settore pubblico e stabilire relativi obiettivi nazionali per la trasformazione degli edifici esistenti in edifici a bassissimo consumo energetico;
il limite minimo dei 1000 m2 di superficie da ristrutturare sarà abolito, probabilmente a partire dal 2014.
gli Stati membri dovranno giustificare, alla Commissione EU, se la differenza di prestazione fra soluzioni economicamente convenienti e quelle più efficienti superano il 15%;
le procedure per la certificazione energetica diventeranno più restrittive;
gli Stati membri dovranno adottare sistemi di verifica dei certificati, e dovranno adottare sanzioni in caso di non conformità. Le sanzioni dovranno essere efficaci, dissuasive e commisurate alla gravita dell'infrazione, dovranno essere comunicate alla Commissione EU;
il settore pubblico dovrà fare da traino, anticipando gli impegni al 2018, due anni prima del settore privato;
saranno introdotti requisiti minimi di efficienza energetica per i componenti edili;
sarà introdotto un metodo di calcolo condiviso ed armonizzato fra tutti gli Stati membri.

Risulta chiaro come gli interventi di maggiore impatto in termini energetici sono quelli rivolti al miglioramento dell’involucro abitativo e agiscono principalmente sulle seguenti componenti:
serramenti
isolamento delle pareti esterne
isolamento delle coperture.

Gli interventi sugli edifici sono limitati dal rilevante impegno economico necessario per la loro realizzazione. Inoltre, la frammentazione della proprietà immobiliare rappresenta un ostacolo apparentemente insormontabile alla riqualificazione dei grandi complessi edilizi degli anni ‘60, ‘70 e '80 . Forse fanno eccezione le porzioni di patrimonio immobiliare realizzate dalla fine degli anni '90 in poi afferenti a modelli di abitazione a proprietà indivisa che possono costituire un interessante bacino di intervento.
Dal confronto avuto con l'amministrazione e il dirigente del settore è emerso, con chiarezza, il nodo della questione: a fronte di un mercato locale pronto ad offrire competenze e soluzioni tecniche di diversa natura per intervenire sul patrimonio esistente vi è una domanda in maggior parte disattenta, poco informata e poco organizzata. Per questo motivo gli interventi sugli edifici residenziali costituiscono la principale sfida del PAES perché le azioni sono riferite a soggetti numerosi e diffusi e l'incertezza nella loro realizzazione è elevata. D'altro canto l'elevato potenziale di queste azioni fa capire come in questo settore serve necessariamente investire proprio perché rimette in moto la filiera dell'edilizia, pertanto si deve prevedere:
  1. azioni di informazione pubblica coinvolgendo gli ordini professionali,
  2. accordi fra organizzazioni di categoria e costituzione di un pacchetto condiviso di interventi,
  3. istituzione di fondi di garanzia con istituti di credito locali per i consumatori
  4. costituzione di una struttura pubblica dedicata (centro per l'energia),
  5. adeguamento degli strumenti di governo del territorio del Comune che prevedano agevolazioni.
Forestazione urbana

Per quanto di limitato potenziale, la forestazione urbana rappresenta un ambito importate di intervento per gli effetti sul microclima e di mitigazione dell'inquinamento atmosferico che si vanno ad aggiungere alla quota di CO2 assorbita. L'attività in corso a Vittoria è bassa, quasi nulla. Sarebbe opportuno avviare un progetto, il modello potrebbe essere LIFE GAIA, basato sulla partnership pubblico privato, che prevede la realizzazione di aree boscate in diverse parti della città utilizzando le essenze tipiche della zona (si può anche avviare un accordo con assessorato regionale – Forestale) … la CO2 si abbassa soprattutto col verde

Tecnologie e strumenti per una mobilità sostenibile

La riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti dipende principalmente dalle scelte di mobilità della popolazione, ma, anche da come è strutturata la rete della mobilità cittadina. Nel documento sono evidenziati i consumi e le emissioni ma a fronte dei dati, che sono significativi, vengono individuate solo tre azioni (si veda pag 69). La disponibilità di tecnologie a minor impatto ambientale nel settore dei mezzi di trasporto pubblico e privato sta aumentando grazie alla produzione di modelli di autovetture e mezzi commerciali a basso consumo (veicoli ibridi e i veicoli elettrici che da tempo sono sul mercato) con indici di consumo e di emissioni di CO2 bassissimi. Per avviare ciò serve la localizzazione e l'istallazione di nuove colonnine. Si tenga presente che l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha normato le forniture di elettricità destinate alla ricarica dei mezzi elettrici e ciò consente l’attivazione punti di fornitura dislocati sul territorio urbano, sia di tipo pubblico che privato (ESCO oppure presso abitazioni e aziende). Sarebbe opportuno che l'amministrazione e in particolare l'assessorato di competenza, verificasse come poter accedere e far istallare questi punti.
Sarebbe poi opportuno adottare le linee guida del Libro Bianco dei Trasporti (2011) dove vengono indicati 10 obiettivi principali e 40 tipologie di iniziative concrete per creare un sistema di mobilità efficiente ed integrato (viabilità esterna, passaggi a a livello ecc....)

  • Mobilità esterna

Servirebbe una voce specifica per questa misura. Dall'incontro è emerso come questo punto possa essere strategico per il territorio e per lo sviluppo di alcune infrastrutture che sono ancora in uno stato embrionale.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle ferrovie o altro, in particolare il trasporto pubblico a livello regionale e locale, a sostegno dello sviluppo di infrastrutture (aeroporto di Comiso, e Porti di Scoglitti, Pozzallo ...) e per migliorare l'accessibilità alla rete centrale (RTE-T), nei documenti relativi ai Fondi Strutturali di Investimento Europeo (SIE) 2014/2020, sono già previste, in linea di massima, i principi e gli assi, si veda:
  1. Documento politiche di coesione 2014/2020 pag. 9
  2. Accordo di partenariato Italia (settembre 2014) Sez. A da pag. 50 a pag 100
  3. Accordo di partenariato Italia (settembre 2014) Sez. B da pag. 325
  4. accordo di partenariato Italia (settembre 2014) Sez. 2 da pag. 651
In questo caso servono, se esistono, i progetti relativi a queste infrastrutture da verificare con Trenitalia e Rete ferroviaria Italiana oltre ad una azione politica da avviare insieme ai territori vicini (Comuni vicini) nei confronti del governo regionale e nazionale, affinché si abbia la determinazione delle somme da destinare agli investimenti.


Queste proposte (in particolare quelle che fanno riferimento agli edifici residenziali) sono finalizzate a far diventare il PAES non solo strumento di pianificazione, di tutela ambientale, MA SOPRATTUTTO hanno uno scopo: valorizzare e creare nuove OPPORTUNITA' DI LAVORO PER LE IMPRESE LOCALI.