“Leggere
che Riscossione Sicilia paga 30mila euro al mese per la locazione
della sede di Ragusa crea un certo fastidio. Non fa che confermare
quanto sia stata falsa la tanto sbandierata riduzione della spesa
avviata dall'ente che ha prodotto la chiusura dello sportello
territoriale di Vittoria (e anche quello di Modica per dirla tutta)”.
E’ la denuncia che arriva dalla Cna territoriale di Vittoria, e in
particolare dal presidente Giuseppe La Terra con il responsabile
organizzativo Giorgio Stracquadanio, rispetto ad una vicenda che, già
nei mesi scorsi, aveva determinato la mobilitazione dell’associazione
di categoria. “Ci corre l'obbligo di ricordare – continuano La
Terra e Stracquadanio – che la locazione dello sportello vittoriese
pesava per ben misere 700/800 euro mensili. Non c'è che dire, una
cifra che gravava pesantemente sul bilancio groviera dell'ente di
riscossione. La scelta politica è stata chiara: si è preferito
chiudere l'ufficio e abbandonare il territorio di Vittoria, Comiso e
Acate (l'ufficio era comprensoriale). Stiamo parlando di circa
100mila abitanti e 15mila imprese rimasti senza un servizio, creando
agli stessi disfunzioni, disordini e problemi di ogni tipo”. “La
razionalizzazione delle spese – aggiungono ancora La Terra e
Stracquadanio – è un obiettivo condivisibile nella misura in cui
tiene in considerazione l'esigenza del territorio. Con 30mila euro al
mese si potrebbero mantenere uffici di riscossione nei 12 comuni
della nostra (ex) provincia. Sarebbe opportuno che i cinque deputati
regionali avessero un sussulto d'orgoglio venendo realmente incontro
alle esigenze di chi dovrebbero rappresentare, non avallando
silenziosamente queste scelte ma facendo applicare seriamente
la tanto strombazzata spending review, che in questo caso, però, fa
rima con spendi di più”.
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mercoledì 3 giugno 2015
lunedì 1 giugno 2015
Autoporto: i lavori sono ripartiti. Tutto fermo, invece, per la realizzazione del terzo polo industriale.
“A
furia di insistere nelle sollecitazioni fino a diventare
insopportabili, i lavori all'autoporto sembrano essere ripartiti. E
con nuova lena. Speriamo (la certezza è relativa) che entro
settembre il primo stralcio dell'opera sia completato così da
avviare i percorsi per una gestione funzionale dell'infrastruttura.
Urge già ora individuare i fondi per il secondo stralcio altrimenti
l'impianto rischia di essere un'opera ridotta e incompleta, pertanto
poco funzionale alle esigenze del comprensorio”. E’ quanto
evidenziano il presidente della Cna territoriale di Vittoria,
Giuseppe La Terra, e il responsabile organizzativo Giorgio
Stracquadanio, i quali tornano ad occuparsi di un’altra questione
che merita la massima attenzione. “E' invece precipitata –
aggiungono infatti i due – una spessa coltre di silenzio sul terzo
polo industriale di Vittoria. Eppure il 29 luglio 2014, in un
incontro operativo tenutosi presso la sede dell'ex consorzio Asi di
Ragusa, i vertici regionali dell’Irsap, nell'annunciare un'ampia
programmazione nei confronti delle aree industriali della nostra (ex)
provincia, evidenziavano come le procedure della gara d'appalto del
progetto esecutivo dell'urbanizzazione del terzo polo di Vittoria
potevano essere avviate entro la fine del 2014. Nella scheda allegata
si legge: “Il progetto prevede un tempo di esecuzione dei lavori di
giorni 540 ed è ipotizzabile usufruire dell'opera nel quarto
trimestre del 2016”. Ad oggi l'area in cui dovrebbe nascere
l'infrastruttura è tutto tranne che un cantiere”. “Lo abbiamo
ripetuto più volte e continueremo a ribadirlo fino ad essere noiosi
– dicono ancora La Terra e Stracquadanio – le infrastrutture sono
il motore della crescita economica delle Pmi e dei sistemi
territoriali. Metterle in rete (in questo caso con una rete
autostradale che doveva essere pronta nel 1973) è obbligatorio. Se
chi amministra, a vari livelli, rimane fermo, temporeggia, non si
attiva è colpevole, in prima persona, del mancato sviluppo e
dell'impoverimento del territorio”.
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