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venerdì 19 luglio 2019

Soppressione passaggi a livello a Vittoria, la Cna comunale “Primi timidi passi avanti per la realizzazione del progetto definitivo”





Primi timidi passi avanti sulla vicenda passaggi a livello. Dopo pochi giorni dalla visita dell’assessore Marco Falcone, ieri mattina, presso la sede comunale di Palazzo Iacono, si è tenuta la prima riunione per verificare la fattibilità inerente la soppressione del passaggio a livello situato in prossimità della Fontana della pace. All’incontro, oltre al commissario, Gaetano D’Erba, all’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Comiso, Roberto Cassibba, ai funzionari dell’ufficio tecnico del Comune, erano presenti i tecnici Calogero Parla e Antonio Iovino di Rete Ferroviaria Italiana mentre la Cna era rappresentata dal presidente territoriale Giuseppe Santocono, dal presidente della sede comunale di Vittoria, Rocco Candiano, e dal responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio.
I tecnici di Rfi hanno ribadito che è intenzione della loro azienda sopprimere il passaggio a livello e per farlo hanno presentato un progetto di massima che prevede il superamento della struttura con un sottopassaggio a cui sono collegate delle vie secondarie tra cui la realizzazione della strada che costeggia la ferrovie. La Cna, nel valutare positivamente la proposta, ha evidenziato che bisogna comunque migliorarla soprattutto prevedendo una larghezza maggiore per i percorsi secondari, tenendo in considerazione anche le esigenze delle varie strutture commerciali presenti nella zona. E’ stato fatto un sopralluogo per una prima verifica delle eventuali anomalie. La Cna ha anche ribadito che esiste una seconda proposta, avanzata dalla stessa confederazione, che non prevede la soppressione del passaggio a livello ma consente di bypassare lo stesso. “E’ una proposta – sottolineano Candiano e Stracquadanio – che rimane in campo e che sarà valutata nelle riunioni tecniche che si terranno nelle prossime settimane”. Infine è stato nuovamente sottolineato come sia fondamentale adeguare in tempi brevi l’attuale viabilità secondaria non solo e non tanto per i cittadini e le imprese ma soprattutto per consentire alle ambulanze di non rimanere bloccate durante il passaggio dei treni.

giovedì 18 luglio 2019

La Cna comunale di Vittoria e la tragedia di Alessio e Simone “Il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine da solo non basta Pezzi della nostra economia sono controllati dalla criminalità che qui è diventata impresa. Occorre muoversi per sradicarla”



Foto tratta da Google immagini

Abbiamo rispettato in questi giorni lo strazio che ha colpito la famiglia D’Antonio rimanendo in silenzio e vicini al loro immenso dolore. Alessio e Simone, anche se poco più che bambini, guardavano già all’attività di famiglia svolgendo, per gioco, piccoli lavoretti. Vittoria non ha solo perso due ragazzini: Vittoria ha perso un pezzo di speranza”.

A dirlo la Cna comunale con il presidente Rocco Candiano e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “In tanti – aggiungono – stanno invocando l’intervento dello Stato, chiedendo il rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine o addirittura l’invio dell’esercito. Richieste legittime, doverose, ma a nostro avviso insufficienti. A Vittoria non c’è solo un problema di ordine pubblico, in questa città da tempo c’è una questione più grande, che tanti fanno finta di non vedere: pezzi della nostra economia sono controllati dalla criminalità che qui, più che in ogni altra parte, è diventata impresa. Per le mafie, riciclare il denaro sporco nel proprio territorio, creando imprese che producono reddito, evidenzia la capacità di saperlo controllare generando attorno ad esse un forte consenso sociale. Le imprese mafiose creano occupazione, fanno investimenti, hanno bisogno di servizi, di professionisti che le guidino, di banche che ne gestiscano i risparmi. In una zona come la nostra, sfigurata dalle crisi economiche, può succedere che l’impresa nata grazie ai capitali illeciti non sia percepita come un problema ma, paradossalmente come una risorsa. E’ da qui che nasce l’arroganza, dal fatto di avere un ruolo sociale ed economico forte. Questa prepotenza va contrastata, prima di tutto da noi cittadini e poi dallo Stato”.

Queste attività – continuano Candiano e Stracquadanio – bloccano la libertà d’impresa, non creano nessun sviluppo, anzi sono il motore del sottosviluppo. A Vittoria non serve solo l’esercito. A Vittoria, per bloccare questa sdegnosa prevaricazione che viaggia a velocità sui Suv, servono anche più ispettori dell’Agenzia delle Entrate che sappiano individuare, evidenziare e neutralizzare queste anomalie economiche in modo da permettere alle numerose imprese sane di poter operare e confrontarsi serenamente. Al territorio servono ispettori bancari che controllino la movimentazione del denaro all’interno dei tanti istituti di credito che operano in zona. A Vittoria serve far emergere quella zona grigia che oggi prova vergogna per quello che è successo ma se non sarà individuata, colpita, tornerà a servire e ad alimentare l’arroganza che ha travolto Alessio e Simone”.

mercoledì 3 luglio 2019

PROVINCIA DI RAGUSA: LA TERRA DIMENTICATA


A PROPOSITO DI INFRASTRUTTURE:

NON SE NE PARLA MAI ABBASTANZA!


La CNA Territoriale di Ragusa intende ancora una volta prendere posizione per richiamare l’attenzione della società civile iblea e degli organi competenti sulle tre grandi questioni infrastrutturali che interessano la nostra realtà socio-economica: Aeroporto di Comiso, Superstrada Ragusa-Catania e Autostrada Rosolini-Modica.

Per quanto riguarda l’Aeroporto di Comiso, è inaccettabile il profondo divario che si è ormai determinato tra la situazione sempre più difficile e precaria dell’operatività dello scalo e l’assoluta inattività di chi dovrebbe seriamente occuparsi del suo sviluppo.
Da mesi (da anni!) i vertici gestionali dell’Aeroporto continuano a lanciare proclami promettendo azioni immediate e concrete finalizzate ad invertire l’andamento negativo; in verità, si continua ad assistere giorno dopo giorno solo ad un’inesorabile riduzione dei voli e ad una conseguente drastica diminuzione del numero dei passeggeri in arrivo e in partenza: anche a giugno i primi dati parlano di un terzo in meno rispetto allo stesso mese del 2018.
A questo punto è arrivato il momento di dire basta alle parole vuote e non seguite dai fatti: chiediamo formalmente a chi di competenza, a partire dalla SAC e dal Sindaco di Comiso, di scoprire le carte e di dichiarare pubblicamente e con chiarezza cosa si sta facendo per rilanciare l’Aeroporto al fine di fermarne la lenta agonia!

Sulla Ragusa-Catania c’è ben poco da aggiungere a quanto già detto soprattutto negli ultimi mesi.
Oggi si riunisce il Pre-CIPE e giovedì 11 il CIPE. Dopo il balletto degli ultimi mesi risulterà inaccettabile ogni ulteriore rinvio delle decisioni. Delle due l’una: o si porta a conclusione l’iter del project financing avviato da anni oppure si intraprende con decisione e celerità la strada dell’intervento totalmente pubblico.
Se così non dovesse essere (e non ce lo auguriamo), la CNA Territoriale di Ragusa preannuncia sin da adesso un’iniziativa di protesta eclatante che non si limiterà più ad una civile manifestazione dopo la quale tutto continua come prima!

I lavori della Rosolini-Modica, anche se ancora lentamente, sono ripresi da qualche mese dopo un’interruzione di quasi due anni. Speriamo che da qui a qualche settimana agli stessi possa essere impressa una forte accelerazione, in modo da rispettare la tabella di marcia e di arrivare all’apertura del tratto autostradale in un arco di tempo abbastanza limitato.
Tuttavia, una questione importante rimane aperta: non è giusto che le Imprese sub-appaltatrici e fornitrici abbiano dovuto rinunciare alla metà di quanto maturato a seguito dell’interruzione dei lavori dovuta al default di Condotte Spa. Ed è ancora meno giusto dopo che con il Decreto Crescita, in casi analoghi sparsi in tutta Italia, per le piccole Imprese coinvolte nel fallimento delle grandi aziende di costruzioni è stata trovata una soluzione che salvaguarda le spettanze maturate.
Ecco perché chiediamo con forza al Governo Nazionale e a quello Regionale di trovare una soluzione che parifichi la condizione delle 30 Imprese creditrici del Cosige a quella di tutte le altre Imprese italiane coinvolte in situazioni del tutto simili!

Ragusa, 3 luglio 2019

DOCUMENTO UFFICIALE APPROVATO DALLA PRESIDENZA TERRITORIALE ALLARGATA AI COMPONENTI DELLA CONSULTA DEI PRESIDENTI COMUNALI