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sabato 26 settembre 2015

Il terzo polo industriale comincia lentamente a vedere la luce.


Mentre l’autoporto rimane un’opera inspiegabilmente incompiuta, a passi piccoli, lenti ma continui pare che il terzo polo industriale cominci a vedere la luce”. A sottolinearlo il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, i quali mettono in luce che “dopo il parere favorevole, espresso lo scorso anno dall’assemblea generale del partenariato socioeconomico dei fondi ex Insicem, sull’anticipazione di 250mila euro della quota di ribasso d’asta in favore dell'Irsap (ex consorzio Asi), adesso pare che sia arrivato anche l'okay dell’ex Provincia, oggi Libero consorzio comunale, ente che gestisce i fondi ex Insicem. Infatti, con una delibera, che sarà pubblicata al più presto, viene integrato (con una somma di 250 mila euro) l'importo del progetto di urbanizzazione del terzo polo”. “Un piccolo successo della nostra organizzazione – aggiungono La Terra e Stracquadanio – che negli ultimi anni ha sollecitato ciclicamente sia il Comune di Vittoria sia l'Irsap. Questo significa che fra pochi mesi, conclusasi la fase degli espropri, sarà pubblicato il bando per la realizzazione - nell'area dove sorgerà la struttura - di strade e parcheggi, rete di distribuzione dell'acqua potabile, rete fognaria, predisposizione dell'impianto di illuminazione stradale e predisposizione della rete elettrica e telefonica. Opere che mirano a qualificare il territorio e che creeranno occasioni di lavoro per le imprese locali. A questo punto, chiediamo che il Comune di Vittoria si attivi rapidamente per portare a termine le procedure d'esproprio. Il destino del terzo polo sta nelle mani di chi amministra, non si perda più tempo (se ne è perso tanto), altrimenti si rischia di vanificare anche questa importante occasione”.

lunedì 14 settembre 2015

Autoporto di Vittoria: Quello che un tempo era un sogno rischia di trasformarsi nel monumento del nulla.





Il sempre costruendo autoporto di Vittoria è ritornato ad essere il luogo della desolazione? E’ l’interrogativo che si pongono il presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Siamo andati a verificare – dicono i due – e abbiamo fatto qualche foto. Pare che tutto sia fermo. Le erbacce piano piano si stanno impadronendo del luogo, la natura è l'unica che all'interno del cantiere svolge appieno il proprio ruolo. Verso la fine dell'aprile scorso qualcosa si era mossa, lo avevamo annunciato con una certa enfasi, pensavamo che il primo stralcio dell'opera vedesse finalmente la luce. Forse abbiamo esultato con troppo slancio. Infatti, adesso pare che tutto sia fermo. Nel cartello posto all'ingresso del cantiere, oramai sbiadito perché cotto dal sole, ancora si riesce a leggere che l'opera sarà “terminata nel novembre del 2013”. La Cna – continuano La Terra e Stracquadanio – sin dal 2005, con passione e determinazione, si era impegnata affinché il progetto prendesse forma e diventasse realtà. Sono passati dieci anni, quasi una generazione, durante i quali sogni e speranze rischiano di trasformarsi nel monumento del nulla. Peggio: nel monumento che condanna all’incapacità - senza appello - un'intera classe politica e dirigente. Non vogliamo e non possiamo accettare che quest'opera diventi una delle tante partite perse del Mezzogiorno. Un'opera che poteva rappresentare il riscatto per un'area del Sud Est siciliano non può tradursi in una lenta ma inesorabile disfatta. Non ci arrendiamo, non ci rassegniamo, per questo solleciteremo istituzioni sovracomunali e le autorità nazionali di competenza. Le imprese, i cittadini di questo territorio devono sapere perché il primo stralcio dell'autoporto di Vittoria non viene completato. Devono capire come si spendono o si disperdono i fondi pubblici”.

giovedì 10 settembre 2015

Vittoria di nuovo bloccata per oltre tre quarti d'ora dalla chiusura dei passaggi a livello



E' successo di nuovo. Ieri mattina, dalle 7,15 fino a quasi le 8, le sbarre dei passaggi a livello che circondano Vittoria hanno bloccato la città. File di auto, furgoni, qualche Tir, tutti bloccati aspettando che un incantesimo aprisse le porte. “Proprio in queste ultime ore – dicono il presidente della Cna territoriale, Giuseppe La Terra con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – avevamo postato su Facebook una foto con un’'ambulanza bloccata. La notizia ha fatto il giro della rete, ma nessuno si è attivato. Ormai siamo certi che nessuno farà nulla: chi governa, chi amministra è impegnato non si sa a fare cosa, ma è impegnato. Tutti bravi a programmare incontri e a proporre eventuali soluzioni ma la realtà, da anni, è che Vittoria nell'arco di un giorno resta ingabbiata più volte per diversi minuti creando problemi seri alla viabilità e all'economia. Si parla della progettazione e della gestione di grandi infrastrutture, di turismo e poi non si riesce ad immaginare uno svincolo che possa liberare la città”. E il presidente La Terra con Stracquadanio aggiungono: “Qualcuno, semplicisticamente, ha pensato che la Cna, per risolvere il problema, abbia sollecitato la chiusura dello scalo ferroviario: non è assolutamente vero. La nostra organizzazione, al contrario, ne ha sempre chiesto il rafforzamento e ci siamo battuti, in totale solitudine, perché non venisse chiuso il settore cargo (che invece puntualmente è stato soppresso). Prendiamo definitivamente atto che la classe dirigente locale si è sempre poco impegnata ad attuare interventi importanti per il territorio, viceversa è stata sempre attenta ad usarlo per diventare importante. Visto che parliamo di treni e ferrovie, non è mai stata motrice di nulla. Le sue espressioni migliori si sono limitate a scambiare qualche binario oppure ad agganciarsi a qualche vagone. Quasi sempre è riuscita a fare deragliare il treno, cioè la città di Vittoria”.