La
vicenda della moratoria Crias ha finalmente trovato la sua
conclusione (sperando che non vi siano ulteriori sorprese). E’
quanto sottolinea la Cna provinciale di Ragusa dopo che, con decreto
assessoriale n. 439 del 2 ottobre scorso, l'assessore regionale al
Bilancio, Luca Bianchi, ha approvato la proroga al 30 settembre
2013, in base ai termini previsti nell'accordo sottoscritto l’1
luglio 2013, tra ministero dell'Economia, l'Abi e le associazioni di
categoria, relativamente alle operazioni creditizie assistite dalle
agevolazioni regionali ed inserite negli allegati A, A1 A2, A3.
Quest'ultimo allegato (A3) fa riferimento proprio alla Crias. “Per
una “svista” – dice Giorgio Stracquadanio che si occupa della
problematica per conto della Cna provinciale – non era stato
inserito nel decreto n. 310 del 20 giugno 2013. La Cna ha sollecitato
i livelli istituzionali: in primis l'avvocato Nasca, commissario
straordinario della Crias, il quale si è subito attivato evitando
che istanze presentate entro il 30 giugno 2013 venissero respinte
dall'ente. Contemporaneamente sono state fatte le dovute pressioni al
governo regionale affinché il decreto venisse integrato anche
dell'allegato A3. Oggi possiamo dire che questa vicenda, finalmente
(forse), trova il suo epilogo. Gli
investimenti, gli sforzi e le difficoltà delle piccole e medie
imprese artigiane del nostro territorio trovano, con quest’atto,
una piccola ma significativa risposta”.
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mercoledì 23 ottobre 2013
sabato 12 ottobre 2013
Zona Franca Urbana, impediamo che i tempi si allunghino a dismisura.
La
zona franca urbana è una grande opportunità per il nostro
territorio. Il silenzio che avvolge questa agevolazione rischia,
però, di deprimere e di far perdere entusiasmo alle imprese che
vogliono, malgrado la crisi, rilanciarsi grazie alle agevolazioni
fiscali e contributive previste dagli aiuti. Giovedì sera si è
tenuta una prima riunione nella sede della Cna a cui hanno
partecipato diversi titolari di imprese artigiane e non insediate
all'interno dell'area (in particolare nelle zone artigianali). E'
stato comunicato che l'ufficio Sviluppo economico del Comune di
Vittoria si è già attivato pubblicando nel sito dell’ente locale
le planimetrie che delimitano l'area interessata dalla agevolazioni,
il decreto e la circolare del ministero dello Sviluppo economico che
fornisce i primi chiarimenti. “La preoccupazione che però è stata
manifestata da più imprese – afferma il presidente della Cna di
Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo,
Giorgio Stracquadanio – è come i tempi si stiano allungando
notevolmente per quanto riguarda la pubblicazione del bando che
permette di potere partecipare e accedere alle agevolazioni. Per
questo si è sentita la necessità di costituire un gruppo che avrà
il compito di coinvolgere l'amministrazione e sollecitare i
parlamentari regionali e nazionali affinché l'assessorato regionale
e il ministero di competenza si possano attivare in tempi
ragionevolmente brevi per pubblicare l'avviso”. E' stato fatto
anche notare che Zfu non significa solo aiuti fiscali e contributivi
ma anche riqualificazione di alcune aree. “Tra queste –
aggiungono Santocono e Stracquadanio – la zona artigianale di
Vittoria che attualmente versa in uno stato che definire pietoso è
poco, così come la strada che collega la stessa zona con un altro
insediamento produttivo e il mercato ortofrutticolo, strada che, con
la stagione delle piogge, in diversi parti si allaga (da ricordare il
pantano di via dell'Euro). Su questo punto si è stabilito di
incontrare urgentemente l'assessore comunale alle Manutenzioni per
trovare soluzioni che possano dare dignità a chi opera in quella
zona”.
venerdì 11 ottobre 2013
La solidarietà della Cna a Giuseppe Sulsenti.
“Esprimiamo
vicinanza e solidarietà al dott. Sulsenti per la vile intimidazione
subita. Lo abbiamo detto più volte e lo ripetiamo: Vittoria non può
rassegnarsi a questi atti che hanno assunto una certa ciclicità”.
E’ quanto affermano il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe
Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio,
dopo l’atto incendiario dell’altra notte. “Non può più
bastare – continuano – essere persone oneste per non sentirsi
colpevoli. Atti di questo tipo infangano complessivamente la città
ma soprattutto mortificano gli sforzi della maggioranza dei cittadini
di questa terra che ripudiano silenziosamente ogni forma di
intimidazione. A questi fatti ciclici serve dare una risposta forte
che non può essere affidata solo alle forze dell’ordine ma deve
essere data, se esiste, dalla società civile. Non è più
accettabile che questa città sia percepita come il luogo della
violenza”.
mercoledì 9 ottobre 2013
L’incredibile e infinita vicenda della moratoria Crias Adesso mancherebbe un allegato
“La
proroga della moratoria Crias è diventata una soap opera. Sembra non
avere mai una fine”. E’ quanto affermano Giorgio Savarino,
componente della presidenza provinciale Cna, e Giorgio Stracquadanio,
responsabile organizzativo della sede territoriale di Vittoria, che
stanno seguendo, per conto dell’associazione di categoria,
l’evolversi della complicata vicenda. “Sono numerose le imprese
artigiane in provincia – dicono Savarino e Stracquadanio – che
hanno fatto richiesta di moratoria dopo il 31 dicembre 2012 al fine
di ottenere l'agevolazione richiesta. Infatti, alcune attività
artigianali che avevano contratto mutui ipotecari per investimenti
con la Crias, grazie alle proroghe formulate dalla Cna, hanno
presentato richiesta di moratoria alla stessa. Recentemente, però,
abbiamo appreso come la Crias non può istruire le istanze
successive al 31 dicembre 2012, né può deliberare in autonomia
l'applicazione della sospensione, perché in assenza di espressa
autorizzazione della Regione. Infatti nel decreto di proroga, n. 310
del 20 giugno 2013, l’assessore all’Economia ha sì prolungato i
termini fissati nell’originario accordo, ma per una svista degli
uffici dello stesso assessorato dell’Economia non è stato incluso
l’allegato A3 di cui al decreto n. 34/2012 che fa riferimento,
guarda un po’ il caso, alla Crias”.
“Il
dott. Nasca, commissario straordinario Crias – dicono ancora
Savarino e Stracquadanio – sollecitato dalla nostra organizzazione,
si è subito attivato per venire incontro alle esigenze delle
imprese. Infatti, ha precisato che le istanze presentate fino al 30
giugno non devono essere considerate respinte, ma per il momento
soltanto improcedibili, in attesa che il decreto assessoriale n. 310
del 20 giugno 2013 venga integrato. Serve quindi che l'assessore
all'Economia aggiunga al decreto anche l'allegato A3. Invitiamo, per
l'ennesima volta, i deputati all’Ars Pippo Digiacomo, Giorgio
Assenza, Nello Dipasquale, Orazio Ragusa e Vanessa Ferreri, ad
attivarsi. Livelli regionali della Cna si sono già resi operativi
affinché il decreto possa essere integrato e recepisca anche
l'allegato A3. Non è possibile che questa vicenda assuma risvolti
così assurdi. Gli investimenti, gli sforzi e le difficoltà delle
piccole e medie imprese artigiane del nostro territorio non meritano
questo trattamento”.
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mercoledì 2 ottobre 2013
L'IVA
L’aliquota IVA passa al 22 per cento. Stiamo parlando di quella ordinaria che si applica ai beni e i servizi che non rientrano nell’aliquota ridotta al 10 o in quella super ridotta al 4 per cento riservata a pane fresco, burro, latte, frutta e ortaggi e altri alimenti di prima necessità. Quello che scatterà oggi è il secondo rialzo di un punto nel giro di due anni: l’aliquota era già salita dal 20 al 21 per cento dal 17 settembre 2011 in pieno governo Berlusconi. Gli effetti sull’inflazione sono stati già calcolati dalla «nota di aggiornamento » al Def: passerà da una media dell’1,5 per quest’anno al 2,1 per cento del prossimo. Si tratterà tuttavia di uno «scalino», perché dal 2015 l’inflazione ricomincerà a scendere (???). Saranno soggetti ad aumenti vino, birra, succhi di frutta e alimenti pregiati come i tartufi. L’Iva aumenterà anche per le automobili, gli accessori auto, i pezzi di ricambio. E costerà di più anche la manutenzione e la riparazione dell’auto. Costeranno di più abbigliamento, calzature, pelletteria, biancheria per la casa, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e piccoli elettrodomestici, detersivi, televisori, radio, hi-fi, computer e prodotti di cancelleria. La stretta riguarderà poi estetista, barbiere e parrucchiere, lavanderia e tintoria, gioielli e bigiotteria. SI COLPISCONO SEMPRE I SOLITI: ARTIGIANI, PICCOLE IMPRESE E I LORO LAVORATORI.
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