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giovedì 15 dicembre 2016

L’abusivismo nell’area ipparina ha raggiunto dimensioni mai viste prima d’ora. La forte denuncia delle varie Cna presenti in zona: “Pronti a promuovere una manifestazione per coinvolgere gli enti locali territoriali ad intervenire”


Un danno alle “imprese reali”, un rischio per i cittadini consumatori, un problema per lo Stato e le amministrazioni locali. Sono gli effetti dell’abusivismo. Un fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti, mai raggiunte prima d’ora, e che sta colpendo con forza anche l’area ipparina. Questo il senso della forte denuncia delle Cna territoriali della zona in questione i cui vertici hanno tenuto stamane una conferenza stampa nella sede di Comiso. Erano presenti Carmelo Basile e Roberto Bordonaro per la Cna di Santa Croce, Giuseppe La Terra e Giorgio Stracquadanio per la Cna di Vittoria, Giovanni Calogero e Salvatore La Rosa per la Cna di Comiso. Ma chi è l’“abusivo” che fa concorrenza sleale alle “imprese vere”? “In genere – hanno sottolineato i rappresentanti dell’associazione di categoria – sono persone che non hanno la qualifica richiesta ed esercitano senza osservare le precauzioni di igiene e di sicurezza previste dalle norme o ex titolari d'imprese che travolti da debiti esattoriali hanno chiuso l'attività e la continuano in nero. Questi soggetti sono dei veri latitanti per il fisco, per l'Inps, per la Camera di Commercio, per il Comune. Tutti sanno dove si trovano ma nessuno li blocca”. Sono stati forniti anche alcuni dati specifici. Sono 1.780 le imprese artigiane attive nel comprensorio Acate, Comiso, Santa Croce e Vittoria (950 a Vittoria, 610 a Comiso, 110 ad Acate, 110 a Santa Croce). Dall’1 gennaio 2015 ad oggi sono state presentate in tutta la provincia oltre 680 domande di cessazione all'Albo artigiani. Circa 220 solo nel comprensorio in questione. Esclusi i pochi che hanno chiuso perché sono andati, legge Fornero permettendo, in pensione, molte sono le attività che continuano in nero. “A gennaio – hanno spiegato i vertici delle Cna territoriali – organizzeremo una prima manifestazione per coinvolgere e sensibilizzare i Comuni, le principali istituzioni presenti sul territorio. E’ opportuno che si registri una inversione di tendenza per frenare il fenomeno in questione”.

sabato 3 dicembre 2016

La Cna di Vittoria incontra l'amministrazione. "Lo sviluppo economico passa dal rilancio dell'edilizia"



Rilanciare il settore dei lavori pubblici, e più in generale il comparto dell'edilizia, costituisce un insostituibile volano per l’economia di Vittoria. Questa la sintesi dell'incontro che la Cna territoriale ha avuto con il sindaco Giovanni Moscato e l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Nicastro. Un rilancio necessariamente legato alla presenza di progetti, gli unici strumenti che permettono di accedere, tramite bando, ai fondi comunitari, nazionali e regionali. L'assessore Nicastro ha assicurato che alcuni progetti sono stati già elaborati dagli uffici mentre altri sono in fase di definizione. “In particolare – spiegano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – ci è stato riferito che per quanto riguarda rete idrica, depuratore, piano traffico e piano spiagge si sta lavorando per completare e aggiornare gli elaborati. Abbiamo chiesto di accelerare i tempi perché la commissione europea, solo per la Sicilia, ha stanziato 3,41 miliardi di euro. Una parte consistente di queste somme deve essere impiegata per il trattamento delle acque reflue e l’approvvigionamento idrico. Nel corso dei primi mesi del 2017 usciranno i primi bandi. Vittoria deve centrare questi obiettivi che sono importanti per la città, per le sue economie e in particolare per le tante attività del comparto costruzioni. Abbiamo anche sottolineato l'importanza del riuso e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. In questi ambiti c'è molto lavoro per le nostre imprese artigiane, per questo abbiamo rimarcato l'importanza di affrontare anche questioni relative alle finalità e al ruolo del social housing e degli investimenti sulle nuove politiche per l’abitare. Naturalmente a queste misure va associata una politica di riduzione degli oneri di urbanizzazione che la città attende. E’ stato quindi un confronto franco, chiaro, sereno che avrà un seguito perché come Cna riteniamo che il settore delle costruzioni sia davvero una parte strategica della nostra economia. E per questo intendiamo stimolare l'amministrazione da una parte ad investire sulle opere pubbliche, dall'altra ad adottare incentivi e agevolazioni che spingano l'edilizia privata”.