Circa
un anno fa nasceva, grazie alle sollecitazioni della sede
territoriale della Cna di Vittoria, un comitato costituito da imprese
insediate nell'area artigianale. Una piccola struttura organizzativa
creata da chi opera economicamente in quella zona. Dopo
sollecitazioni, visite di assessori, riunioni con il sindaco, nel
corso delle quali si è avuta la possibilità di denunciare il
degrado con cui l’insediamento fa i conti, l'area, per un breve
periodo, è stata ripulita e in parte vigilata. “Dopo un inizio
promettente – dicono Gianluigi Augurale, presidente del comitato,
con Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo della Cna
territoriale – tutto, piano piano, si è assottigliato fino a far
tornare la zona il luogo della decadenza. Basta guardare le foto che
abbiamo realizzato per capire di cosa stiamo parlando. Eppure le
imprese pagano al Comune, tra mille difficoltà, la tassa sui
rifiuti. Stiamo parlando di importi significativi e non è vero che,
come più volte ha dichiarato il sindaco, negli ultimi anni le tasse
comunali non sono aumentate (“Bilancio … che prevede una
pressione fiscale ridottissima”: comunicato stampa del Comune n.
338/2012; “Non abbiamo previsto alcun aumento di tasse comunali”:
comunicato 230/2013; “È un Bilancio di stenti e di difficoltà, ma
senza alcun aggravio di tasse sui cittadini”: comunicato stampa
341/2014). Abbiamo fatto una piccola verifica e ci siamo accorti che
nel 2010 un capannone presente nell'area pagava una Tarsu pari a
1.870 euro. Nel 2013, per lo stesso immobile la Tares ammontava a
2.173 euro. L'acconto Tari 2014 relativo allo stesso immobile è di
2.238 euro. In cinque anni, quindi, un aumento di poco inferiore al
25%, a cui corrisponde un servizio molto lontano dall'idea di
adeguato. Tutto ciò accade in una situazione di crisi che avanza
travolgendo le microimprese artigiane. Per ottenere la normale
pulizia del sito bisogna sempre sollecitare, intervenire, stimolare,
prospettare soluzioni, per poi essere alla fine costretti quasi a
chiedere con insistenza quello che è il diritto sacrosanto di chi
paga, pur tra mille difficoltà”.
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venerdì 24 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
Autoporto di Vittoria, Preoccupa anche il silenzio dell’Amministrazione comunale. Qual è il motivo del mancato completamento dell’opera?
“L’area in cui dovrebbe
sorgere l'autoporto è un'istantanea della desolazione. Lo diciamo
con rammarico e rabbia. I lavori vanno molto a rilento tanto che,
dopo un mese dalla nostra ultima segnalazione, nel cantiere non si
notano grandi novità”. E’ quanto evidenziano il presidente della
Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile
organizzativo, Giorgio Straquadanio, ponendosi un interrogativo: “Le
difficoltà stanno, forse, nel fatto che l'opera (il primo stralcio)
è stata aggiudicata con un ribasso del 43%? Una cosa è certa
(perché l'abbiamo sentita con le nostre orecchie): il rup, ing.
Angelo Piccione, nei vari sopralluoghi che sono stati fatti negli
ultimi mesi, ha invitato l'impresa a completare l'opera entro il mese
di luglio 2014. A quelle parole, però, non sono
seguiti né fatti né tantomeno relative decisioni. Ciò che ci
sorprende è il silenzio dell'Amministrazione comunale, la quale,
secondo noi, dovrebbe sostenere le nostre preoccupazioni. Eppure,
grazie all'autoporto, l'area iblea potrebbe diventare un polo
logistico intermodale di grande valenza. La vicinanza con l'aeroporto
di Comiso e i porti di Pozzallo, Catania e Augusta farebbe diventare
quest'area un piccolo quadrante euromediterraneo, creando così
sviluppo, reddito e lavoro: facciamo notare che le nostre analisi non
sono infondate. Nell'ultimo Bollettino economico regionale di Banca
d'Italia, “L'economia della Sicilia”, a pag. 14, in merito allo
sviluppo del trasporto merci intermodale (aria, mare, terra) si
legge: “Il
traffico merci, concentrato nell'aeroporto di Catania, ha subito una
brusca contrazione (-29,1 per cento), che in parte potrebbe essere
legata all’apertura, in corso d’anno, di un nuovo aeroporto in
provincia di Ragusa. La quantità di merce trasportata nei container
è invece aumentata nel complesso del 3,4 per cento”.
La cosa viene anche confermata da uno studio recente della Siet
(Società Italiana di Economia dei Trasporti e della Logistica).
Infatti, a pagina 22 del primo bollettino 2014, dal titolo “Il
sistema portuale siculo-maltese per lo sviluppo del trasporto merci e
della logistica nel contesto euromediterraneo”,
si legge: “L’obiettivo
del rilancio del sistema portuale siculo-maltese, quale asse
strategico all’interno del contesto euromediterraneo, è possibile
perché vi sono i presupposti non solo geografici ma anche
commerciali. E’ però necessario investire sulle infrastrutture per
rendere funzionale la circolazione delle merci all’interno di tale
sistema logistico integrato”. Tutto
questo ci dice con estrema chiarezza come l'autoporto di Vittoria,
grazie alla sua posizione strategica (vicinanza con aeroporto di
Comiso e porto di Pozzallo), se completato e messo in funzione
potrebbe diventare un volano di forte sviluppo nel nostro territorio,
ma purtroppo non è così”. “E' oramai evidente –
continuano Santocono e Stracquadanio – come da tempo stia venendo
meno una politica di sviluppo complessivo del
territorio, assenza che secondo noi va corretta. La
Cna territoriale di Vittoria, nel ribadire con forza l'importanza
della struttura, si sta attivando con azioni civili e democratiche
affinché si possano accendere i riflettori sul completamento della
stessa. Qui, per colpa di uno stato di malattia ciclico,
l'immobilismo, si sta tradendo forma e sostanza”.
mercoledì 15 ottobre 2014
Agenzia Riscossione Sicilia di Vittoria, non si è ancora capito cosa sarà e se ci sarà.
“Agenzia
di Riscossione Sicilia a Vittoria, la data del 31 ottobre si
avvicina. Ma quale fine faccia lo sportello ancora non si è capito”.
E’ quanto sottolineano il presidente della Cna territoriale
Giuseppe Santocono con il responsabile organizzativo, Giorgio
Stracquadanio, chiarendo che “le diagnosi individuate dal Comune
sono esatte, e per questo ci complimentiamo, ma le terapie tardano ad
arrivare. Infatti, l'Amministrazione comunale si è messa a
disposizione un po’ perché sollecitata da noi, un po’ perché ha
capito che la città non può essere declassata a tal punto da non
avere uno sportello di riscossione. Però – aggiungono Santocono e
Stracquadanio – fino ad oggi, cioè mercoledì 15 ottobre 2014, non
è ancora chiaro dove sarà allogata l'agenzia di Vittoria. Forse
nella sede attuale dell'ufficio Tributi? Oppure si attende il
trasferimento definitivo nei locali dell'ex Tribunale?”. Santocono
e Stracquadanio tendono a chiarire che, “come se non bastasse, non
si capisce che funzione avrà il futuro sportello: sarà una
struttura polifunzionale aperta dal lunedì al venerdì oppure sarà
uno sportello del cittadino aperto una volta alla settimana? Una cosa
è certa: se entro venerdì 31 ottobre non ci sarà una sede
allestita e funzionante, l'Agenzia riscossione di Vittoria - il 3
novembre - sarà operativa a Ragusa, dopo di che sarà molto
difficile che l'ufficio ritorni nuovamente a Vittoria. I
contribuenti, le strutture di servizio (patronati, consulenti, caf,
professionisti), i cittadini tutti, vorrebbero capire se questa
vicenda troverà una soluzione che rispetta il territorio oppure,
dopo tanto rumore, tutto si concluderà in un nulla di fatto. Forse è
opportuno che l'Amministrazione comunale e la direzione provinciale
di Riscossione Sicilia fornissero indicazioni chiare in merito”.
venerdì 3 ottobre 2014
Centro operativo INPS di Vittoria, è intenzione del comune garantire la permanenza. Accolte le sollecitazioni della CNA.
“Apprendiamo
positivamente, da un comunicato stampa del sindaco Giuseppe Nicosia,
che “le prospettive” per mantenere il centro operativo Inps a
Vittoria “sono buone”. Infatti, dall’incontro in Municipio tra
sindaco e dirigenti dell'Inps è emersa la volontà sia del Comune
che dell'istituto di mantenere l'agenzia di Vittoria”. E’ quanto
sottolineano il presidente della Cna territoriale Giuseppe Santocono
con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, ritenendo
che la strada intrapresa sia quella giusta per definire in maniera
positiva la vicenda. “Vogliamo ricordare – dicono Santocono e
Stracquadanio – che l'istituto eroga prestazioni economico-sociali
per i comuni di Acate, Comiso e Vittoria. Stiamo, quindi, parlando di
un bacino di oltre 100mila persone e di circa 15mila imprese. Come
Cna, avevamo indicato come locale l'ex plesso Cappellini (da tempo
inutilizzato, a condizione che le spese di ristrutturazione,
manutenzione e gestione siano a totale carico dell'Inps). Considerato
che esistono queste volontà, è auspicabile accelerare i tempi
affinché i buoni propositi diventino fatti”.
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