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lunedì 14 settembre 2020

PASSAGGI A LIVELLO: VITTORIA VITTIMA DELLA RIPROGRAMMAZIONE?


 

La vicenda dei passaggi a livello  pare, come tutte le cose siciliane,  un balletto infinito con i suoi passi regolamentari e previsti: passo della seduzione, valzer della passione, passo di addio, il tutto senza lasciare mai un’ impronta definitiva.

Nel dicembre scorso il governatore Musumeci annunciava (passo della seduzione) che venivano trovate le risorse per eliminare 20 passaggi a livello sulle linee ferroviarie siciliane e “rendere così più fluidi e veloci i collegamenti all’interno della Sicilia”. Tra i passaggi a livello da sopprimere c’era anche quello di Vittoria. Tutto questo trovava “attuazione” (valzer della passione) attraverso un protocollo d’intesa tra la  Regione e Rete Ferroviaria Italiana.  Infatti, “grazie” ad una “riprogrammazione” dei fondi comunitari PO FERS Sicilia 2014/2020, Azione  7.3.1, la Regione metteva a disposizione 53 milioni di euro e RFI altri 14 milioni. Tutto sembrava fatto. Sembrava!  In Sicilia, quando si tratta di migliorare la qualità della vita  di cittadini e imprese il condizionale si impone imperativamente.  Spulciando le note del dipartimento regionale alla programmazione.  allegate alla delibera  n. 310 del 23.07.2020 (documento dal titolo quanto mai significativo: “Riprogrammazione PO FESR Sicilia 2014/2020 e POC 2014/2020 per effetto della pandemia da COVID-19”) si scopre che le somme  individuate nell’Azione 7.3.1 sono “potenzialmente riprogrammabili” (passo di addio), Cioè è in atto una nuova, eventuale, riprogrammazione della riprogrammazione effettuata a dicembre. Per essere chiari: ci sono buone possibilità che le somme individuate per eliminare i 20 passaggi a livello, e in particolare quello di Vittoria, vengono rimossi da questo capitolo per essere utilizzati da qualche altra parte per l’emergenza Covid-19. E’ vero anche che nella nota si legge che il finanziamento verrà proposto “a cavallo” con la prossima programmazione 2021/2027, ma la strada delle promesse e delle buone intenzioni è sempre stata ricca di ostacoli Ci troviamo di fronte ad una farsa tragicomica. Facendo i dovuti scongiuri non ci ammaleremo di Covid-19, ma sicuramente moriremo di riprogrammazione cronica. Sarebbe auspicabile che deputati regionali del nostro territorio, il sindaco di Comiso e i Commissari straordinari di Vittoria  verificassero direttamente e facessero sentire la loro voce. La CNA non starà comunque a guardare.  Le imprese, i cittadini e soprattutto le ambulanze che collegano le strutture sanitarie di Vittoria e Comiso non possono continuare ad assistere a questi balletti.

martedì 1 settembre 2020

Procedure di utilizzo dei fondi ex Insicem, la Cna di Vittoria a confronto con la Commissione straordinaria a palazzo Iacono


E’ stato un utile confronto quello che si è tenuto ieri a Palazzo Iacono tra la Commissione straordinaria del Comune di Vittoria, rappresentata dal dott. Gaetano D’Erba, e la dirigenza locale della Cna, rappresentata dal presidente Rocco Candiano e dal responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, oltre che dal presidente territoriale Giuseppe Santocono. Sul tavolo l’utilizzo, tramite avviso pubblico, dei fondi ex Insicem previsti dall’azione strategica n.5 che prevede finanziamenti alle imprese a seguito dell’emergenza Covid-19. All’inizio della riunione il dirigente dell’ufficio sviluppo economico, Alessandro Basile, ha illustrato una bozza di bando per la presentazione delle istanze di finanziamento finalizzate in particolare alla capitalizzazione, rispetto alla quale sono stati stanziati 224.454,98 euro, e agli interventi in conto interessi, con uno stanziamento pari a 174.085,09 euro. La Cna, nel condividere positivamente il metodo concertativo scelto dal commissario D’Erba, ha fatto notare come le linee guida deliberate dal soggetto attuatore - vale a dire il Libero Consorzio di Ragusa – non abbiano tenuto assolutamente conto delle caratteristiche peculiari delle forme giuridiche presenti tra imprese attive nel territorio ragusano, e in particolare in quello vittoriese. Infatti, a Vittoria attualmente operano 7.291 imprese: 1.653, pari al 22%, sono imprese di capitale; 720 sono imprese di persone, pari al 10%; 4.479, pari al 61%, sono ditte individuali (percentuali molto simili si riscontrano se si riporta il tutto a livello provinciale). E’ stato quindi ribadito che in quest’ultima fetta, molto consistente, opera il maggior numero di microimprese messe in forte difficoltà dall’emergenza Covid-19. In questa fase chi si trova in una situazione economicamente difficile non bada alla capitalizzazione ma pensa piuttosto a come rimettere in carreggiata la propria attività. La Cna ha chiesto altresì che il bando possa avere una modalità di presentazione delle domande in modo classico e non a sportello. Infine, è stato chiesto di verificare se esiste la possibilità di allargare i settori economici da aiutare tramite una riconsiderazione dei codici Ateco. Queste riflessioni sono state condivise anche dal commissario D'Erba il quale, in merito alle forme giuridiche da sostenere, ha affermato di voler verificare se ci sono i margini per rivedere alcuni punti insieme al Libero consorzio, venendo così incontro alle esigenze reali delle microimprese da sostenere.