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sabato 22 agosto 2015

I nuovi Por della Sicilia puntano senza mezzi termini a migliorare la differenziata e il trattamento delle acque reflue. Siamo sicuri che il Comune avrà già i progetti pront


Il sì della commissione europea al finanziamento dei Programmi operativi regionali della Sicilia (Por) per gli anni 2014-2020 (3,41 miliardi di euro) può contribuire seriamente ad aiutare le nostre imprese e a creare nuova occupazione soprattutto nel nostro territorio”. E’ quanto ritengono il presidente della Cna territoriale di Vittoria Giuseppe La Terra e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio secondo cui la nuova programmazione prevede, oltre a delle misure specifiche – che guardano verso un'economia a bassa emissione di carbonio, all'efficientamento energetico, all'uso delle rinnovabili e alla riconversione energetica degli edifici pubblici (come è facile immaginare il Paes assume un'alta valenza) – la scelta di puntare quasi essenzialmente a migliorare la raccolta differenziata, il trattamento delle acque reflue e l’approvvigionamento idrico. “Un fatto importante e di assoluto interesse – dicono La Terra e Stracquadanio – che cade quasi a fagiolo per Vittoria. Siamo certi che il Comune avrà già i progetti pronti di fitodepurazione e di rifacimento della rete idrica/fognaria. Si aprono quindi nuove e concrete possibilità di lavoro per le imprese artigiane della nostra città. Sarebbe il caso di non deludere le aspettative perdendo tempo e finanziamenti. Lo ribadiamo: chi amministra non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto ma deve gettare le basi per favorirne la nascita con scelte che puntino sulla cultura d’impresa e sul miglioramento della qualità della vita”.

venerdì 14 agosto 2015

La Cna controreplica all'assessore Cavallo: "Non polemizzi, lei è l'uomo del "fare" ma da tempo si aspettano i fatti"

Foto Assenza
Sistema idrico e fognario a Vittoria, la Cna territoriale controreplica all’assessore Filippo Cavallo che ha rilasciato una serie di dichiarazioni dopo l’intervento del presidente Giuseppe La Terra e del responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio in cui erano stati messi in evidenza tutti i limiti dell’impianto. “Alla Cna di Vittoria – chiariscono La Terra e Stracquadanio – come anche l’assessore Cavallo sa, non è mai piaciuto polemizzare. Anzi, la nostra organizzazione è convinta da sempre che a Vittoria le inutili dispute non servono ma serve futuro. Però, dalla risposta al nostro documento (per nulla polemico) trapela un astio e un livore strano che non appartiene all’assessore Cavallo a cui facciamo notare che chi pone un problema (avanzando anche proposte) non è il problema. Per fare un esempio: se diciamo che le reti idriche e fognarie del territorio sono sgretolate, tanto da entrare in tilt dopo un forte acquazzone estivo (bomba d'acqua riteniamo che sia quella che c'è stata nelle ultime ore in Calabria), la colpa non è nostra che sollecitiamo positivamente il rifacimento (un’insistenza che crea lavoro per il nostro territorio) ma di chi è preposto ad “agire”. Per essere più chiari: a noi tocca spronare in modo costruttivo, all’assessore, e solo all’assessore, tocca l'azione. E' il cosiddetto ruolo delle parti. Chiediamo all’assessore Cavallo: perché l'incontro con la Regione, per l'impianto di rilancio, è stato calendarizzato per il prossimo 8 settembre e invece non è stato fatto l'8 settembre del 2014, del 2013 o del 2012? Se l’assessore conosce così bene e da tanto il problema delle reti idriche e del depuratore, perché non ha agito tempo fa? Infine, dire sempre e per ogni cosa: “non ci sono i fondi”, non sembra un po’ troppo banale e ripetitivo? Comunque l’assessore può stare tranquillo: per la Cna l'unico interesse è il futuro di Vittoria, della sua gente e delle sue imprese - è la nostra unica ambizione - basta leggere quello che diciamo e scriviamo, sugli argomenti che ci riguardano, per capirlo. Non replicheremo più alle dichiarazioni di Cavallo ma attenderemo che lo stesso, da uomo d'azione qual è, si muova. Il rifacimento della nostra rete idrica/fognaria è un'opportunità di lavoro per le nostre imprese. L'infrastruttura non può continuare a marcire creando problemi alla frazione e al suo turismo”.

mercoledì 12 agosto 2015

Manutenzione del sistema idrico-fognario a Vittoria, Le acque reflue possono diventare risorsa

foto Assenza
Le piogge abbondanti di questi giorni e i relativi problemi che ne sono derivati ripropongono con una certa urgenza la questione della manutenzione del sistema idrico/fognario cittadino e la sua riqualificazione”. E’ quanto rilevano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “Da anni – aggiungono – diciamo che il nostro impianto fognario debba essere ripulito e ristrutturato per evitare che ad ogni forte acquazzone si verifichino quelle condizioni poco piacevoli a cui abbiamo assistito qualche giorno fa. Abbiamo anche ciclicamente detto come le acque reflue, se depurate, diventano una risorsa perché contribuiscono ad aumentare la disponibilità idrica cittadina liberando risorse qualitativamente pregiate da destinare all'uso civile. L’impiego delle acque reflue urbane depurate in alcune realtà siciliane (comune di San Michele di Ganzaria) è diventato un fattore importante per fronteggiare la carenza di risorse idriche e spesso rappresenta una valida alternativa per affrontare i periodi di siccità nel breve periodo. Per fare questo, però, servirebbe una nuova politica dell'acqua che non guardi solo allo sfruttamento delle falde idriche (va considerato che la portata dei nostri pozzi in questi anni è diminuita) ma si basi sul riutilizzo del liquido e sulla riqualificazione delle reti. Anche il nostro sistema idrico è fortemente dequalificato, è un enorme colabrodo. Non sappiamo quantificare la percentuale delle perdite in modo preciso ma ipotizziamo che possa superare il 40%, il che rappresenta una certa e sostanziale diseconomia per la nostra città. Pensiamo anche da tempo come l'istallazione di contatori volumetrici pure nelle civili abitazioni avvierebbe un utilizzo più attento dell'acqua e si eviterebbero inutili sprechi. Tutto questo oltre a qualificare le infrastrutture idrico-fognarie della città creerebbe soprattutto nuove e concrete possibilità di lavoro per le nostre imprese e avvierebbe anche una loro specializzazione”. “Siamo stati e rimaniamo convinti – concludono La Terra e Stracquadanio – che chi amministra non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto ma se non getta le basi per favorirne la nascita con scelte che puntino su una cultura d’impresa e sul miglioramento della qualità della vita vanifica il suo ruolo”.