“Il
sì della commissione europea al finanziamento dei Programmi
operativi regionali della Sicilia (Por) per gli anni 2014-2020 (3,41
miliardi di euro) può contribuire seriamente ad aiutare le nostre
imprese e a creare nuova occupazione soprattutto nel nostro
territorio”. E’ quanto ritengono il presidente della Cna
territoriale di Vittoria Giuseppe La Terra e il responsabile
organizzativo Giorgio Stracquadanio secondo cui la nuova
programmazione prevede, oltre a delle misure specifiche – che
guardano verso un'economia a bassa emissione di carbonio,
all'efficientamento energetico, all'uso delle rinnovabili e alla
riconversione energetica degli edifici pubblici (come è facile
immaginare il Paes assume un'alta valenza) – la scelta di puntare
quasi essenzialmente a migliorare la raccolta differenziata, il
trattamento delle acque reflue e l’approvvigionamento idrico. “Un
fatto importante e di assoluto interesse – dicono La Terra e
Stracquadanio – che cade quasi a fagiolo per Vittoria. Siamo certi
che il Comune avrà già i progetti pronti di fitodepurazione e di
rifacimento della rete idrica/fognaria. Si aprono quindi nuove e
concrete possibilità di lavoro per le imprese artigiane della nostra
città. Sarebbe il caso di non deludere le aspettative perdendo tempo
e finanziamenti. Lo ribadiamo: chi amministra non ha il compito
di creare posti di lavoro in senso stretto ma deve gettare le basi
per favorirne la nascita con scelte che puntino sulla cultura
d’impresa e sul miglioramento della qualità della vita”.
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sabato 22 agosto 2015
venerdì 14 agosto 2015
La Cna controreplica all'assessore Cavallo: "Non polemizzi, lei è l'uomo del "fare" ma da tempo si aspettano i fatti"
Foto Assenza
Sistema
idrico e fognario a Vittoria, la Cna territoriale controreplica
all’assessore Filippo Cavallo che ha rilasciato una serie di
dichiarazioni dopo l’intervento del presidente Giuseppe La Terra e
del responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio in cui erano
stati messi in evidenza tutti i limiti dell’impianto. “Alla Cna
di Vittoria – chiariscono La Terra e Stracquadanio – come anche
l’assessore Cavallo sa, non è mai piaciuto polemizzare. Anzi, la
nostra organizzazione è convinta da sempre che a Vittoria le inutili
dispute non servono ma serve futuro. Però, dalla risposta al nostro
documento (per nulla polemico) trapela un astio e un livore strano
che non appartiene all’assessore Cavallo a cui facciamo notare che
chi pone un problema (avanzando anche proposte) non è il problema.
Per fare un esempio: se diciamo che le reti idriche e fognarie del
territorio sono sgretolate, tanto da entrare in tilt dopo un forte
acquazzone estivo (bomba d'acqua riteniamo che sia quella che c'è
stata nelle ultime ore in Calabria), la colpa non è nostra che
sollecitiamo positivamente il rifacimento (un’insistenza che crea
lavoro per il nostro territorio) ma di chi è preposto ad “agire”.
Per essere più chiari: a noi tocca spronare in modo costruttivo,
all’assessore, e solo all’assessore, tocca l'azione. E' il
cosiddetto ruolo delle parti. Chiediamo all’assessore Cavallo:
perché l'incontro con la Regione, per l'impianto di rilancio, è
stato calendarizzato per il prossimo 8 settembre e invece non è
stato fatto l'8 settembre del 2014, del 2013 o del 2012? Se
l’assessore conosce così bene e da tanto il problema delle reti
idriche e del depuratore, perché non ha agito tempo fa? Infine, dire
sempre e per ogni cosa: “non ci sono i fondi”, non sembra un po’
troppo banale e ripetitivo? Comunque l’assessore può stare
tranquillo: per la Cna l'unico interesse è il futuro di Vittoria,
della sua gente e delle sue imprese - è la nostra unica ambizione -
basta leggere quello che diciamo e scriviamo, sugli argomenti che ci
riguardano, per capirlo. Non replicheremo più alle dichiarazioni di
Cavallo ma attenderemo che lo stesso, da uomo d'azione qual è, si
muova. Il rifacimento della nostra rete idrica/fognaria è
un'opportunità di lavoro per le nostre imprese. L'infrastruttura non
può continuare a marcire creando problemi alla frazione e al suo
turismo”.
mercoledì 12 agosto 2015
Manutenzione del sistema idrico-fognario a Vittoria, Le acque reflue possono diventare risorsa
foto Assenza
“Le
piogge abbondanti di questi giorni e i relativi problemi che ne sono
derivati ripropongono con una certa urgenza la questione della
manutenzione del sistema idrico/fognario cittadino e la sua
riqualificazione”. E’ quanto rilevano il presidente della Cna
territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile
organizzativo Giorgio Stracquadanio. “Da anni – aggiungono –
diciamo che il nostro impianto fognario debba essere ripulito e
ristrutturato per evitare che ad ogni forte acquazzone si verifichino
quelle condizioni poco piacevoli a cui abbiamo assistito qualche
giorno fa. Abbiamo anche ciclicamente detto come le acque reflue, se
depurate, diventano una risorsa perché contribuiscono ad aumentare
la disponibilità idrica cittadina liberando risorse qualitativamente
pregiate da destinare all'uso civile. L’impiego delle acque reflue
urbane depurate in alcune realtà siciliane (comune di San Michele di
Ganzaria) è diventato un fattore importante per fronteggiare la
carenza di risorse idriche e spesso rappresenta una valida
alternativa per affrontare i periodi di siccità nel breve periodo.
Per fare questo, però, servirebbe una nuova politica dell'acqua che
non guardi solo allo sfruttamento delle falde idriche (va considerato
che la portata dei nostri pozzi in questi anni è diminuita) ma si
basi sul riutilizzo del liquido e sulla riqualificazione delle reti.
Anche il nostro sistema idrico è fortemente dequalificato, è un
enorme colabrodo. Non sappiamo quantificare la percentuale delle
perdite in modo preciso ma ipotizziamo che possa superare il 40%, il
che rappresenta una certa e sostanziale diseconomia per la nostra
città. Pensiamo anche da tempo come l'istallazione di contatori
volumetrici pure nelle civili abitazioni avvierebbe un utilizzo più
attento dell'acqua e si eviterebbero inutili sprechi. Tutto questo
oltre a qualificare le infrastrutture idrico-fognarie della città
creerebbe soprattutto nuove e concrete possibilità di lavoro per le
nostre imprese e avvierebbe anche una loro specializzazione”.
“Siamo stati e rimaniamo convinti – concludono La Terra e
Stracquadanio – che chi amministra non
ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto ma se non
getta le basi per favorirne la nascita con scelte che puntino su una
cultura d’impresa e sul miglioramento della qualità della vita
vanifica il suo ruolo”.
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