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lunedì 30 luglio 2018

Scioglimento del Consiglio comunale Vittoria. La Cna cittadina: “ la chiarezza è moralità”


Era solo questione di tempo. In città tutti facevamo finta di nulla ma si intuiva, già all’indomani dell’insediamento del nuovo sindaco, che il Comune avrebbe potuto essere commissariato. La città era pienamente cosciente, capiva come l’iter sarebbe stato lungo e complesso ma il risultato non avrebbe potuto essere che quello. E così, in effetti, è stato”. A dirlo il presidente della Cna comunale di Vittoria, Rocco Candiano, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Ora – proseguono – bisogna guardare avanti facendo soprattutto chiarezza. Alla debolezza dell’economia locale si somma la commissariata fragilità delle istituzioni cittadine. Ora è tempo che la parte migliore della città si svegli dal lungo e comodo letargo. Serve reagire. Eravamo “la terra dell’oro verde” e della “dinamicità economica”, siamo diventati il luogo dove “i prezzi li fa la mafia” con le istituzioni commissariate. Ci piace questa condizione? Ci fa stare bene? Oppure vogliamo reagire a questo stato di cose? La Cna non ha avuto mai dubbi. Sappiamo da quale parte stare: reagire e denunciare irregolarità e illegalità a partire dalle numerose forme di abusivismo economico che negli anni si sono consolidate. Vittoria ha un forte bisogno di chiarezza e la chiarezza è moralità”.

giovedì 19 luglio 2018

Rischia di chiudere l’agenzia Inps di Vittoria? La Cna comunale e la Cgil non ci stanno.



Abbiamo appreso che l’agenzia Inps di Vittoria è prossima alla chiusura. La voce chiamata riduzione della spesa, spending review con un termine anglofono che addolcisce e giustifica l'idea di abbandono dello Stato, sta colpendo esclusivamente il comprensorio ipparino, un'area di oltre 100mila persone”. Lo denunciano la Cna territoriale di Vittoria e la Cgil. L’organizzazione di categoria e il sindacato dei lavoratori mettono in evidenza, infatti, che “l'agenzia copre i bisogni di un territorio che comprende i Comuni di Acate, Comiso e Vittoria. Dopo il Tribunale, l'Agenzia di Riscossione Sicilia, il ridimensionamento delle forze dell'ordine (polizia stradale), adesso tocca all’Inps e poi, magari fra qualche tempo, pure all'Agenzia delle Entrate. La Cna, la Cgil e le aree delle organizzazioni sindacali e di categoria faranno la loro parte ma vorremmo che le amministrazioni locali del comprensorio, in particolare i sindaci dei tre comuni, facessero sentire la loro voce in merito. I cittadini, i lavoratori, i pensionati e le imprese non esistono solo per pagare le tasse ma vanno anche serviti attraverso la presenza delle strutture istituzionali dello Stato per assicurare il pieno godimento dei diritti costituzionalmente garantiti”.

sabato 14 luglio 2018

La vergogna dei rifiuti cimiteriali abbandonati nella riserva del Pino d'Aleppo

Foto tratta da La Sicilia del 13/07/2018

Abbiamo sempre sostenuto e continueremo a sostenere che la voglia di fare, la “cultura d’impresa”, cresce e si sviluppa se in un territorio si creano politiche che puntino al miglioramento dello stesso. Apprendere che scarti cimiteriali vengono abbandonati nelle riserva del Pino d’Aleppo non fa solo indignare. Questo gesto crea un disprezzo e una ripugnanza, nei confronti di chi lo ha fatto, che non conosce limiti. Intanto come organizzazione ci auguriamo che i colpevoli di questo scempio vengano individuati al più presto e puniti duramente. Pensiamo che chi ha compiuto quest’atto,  vile e meschino, non possa essere un titolare di attività in regola. Molto probabilmente è una delle tante attività abusive che imperversano nel territorio e  che le istituzioni tutte, malgrado le nostre sollecitazioni e le nostre denunce,  non riescono mai ad individuare. Facciamo notare che la CNA Territoriale è stata promotrice di un accordo di programma con Il libero Consorzio dei Comuni di Ragusa (ex Provincia)  che prevede ai privati cittadini che producono quantità molto limitate di rifiuti, derivanti dal cantiere in cui sono prodotti, di conferire gli stessi, in maniera gratuita, presso i Centri comunali di raccolta. Ma soprattutto prevede che le attività del settore edile possono conferirne, nei centri di raccolta volumi significativi di i rifiuti da demolizione senza la necessità di predisporre le analisi degli stessi.
Per essere molti chiari, è un accordo che premia chi opera nella legalità e invita a chi opera in nero a regolarizzarsi. Questo gesto ci dice con estrema chiarezza che l’eccessiva comprensione delle istituzioni verso chi opera illegalmente non può più essere tollerata.