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sabato 23 febbraio 2013

Grazie al fotovoltaico, sette opere di compensazione a Vittoria, la Cna “Entusiasmo legittimo. Ma ci sarà spazio per le imprese locali?”




Anche la Cna manifesta lo stesso entusiasmo e la stessa enfasi dell'assessore all'urbanistica Giovanni Caruano. Non si può non esultare davanti a sette opere di compensazione, come previsto dal Piano regionale per l’energia sostenibile, che riqualificheranno la città. Ci rimane un piccolo dubbio: le realizzerà tutte e sette la ditta S5 Srl? Non ci sarà spazio per le imprese locali? Oppure, si faranno gare di evidenza pubblica per assegnare queste opere?”. Sono gli interrogativi che si pongono il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, davanti alla crisi che le imprese locali stanno vivendo, alcune anche in modo drammatico. “Vedersi passare davanti così tanto lavoro senza poter fare nulla, senza poter accedere – dicono Santocono e Stracquadanio – sarebbe una ingiustizia insopportabile (crea anche un po’ di rabbia). Va puntualizzato come l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (organo collegiale che vigila sul rispetto delle regole che disciplinano la materia dei contratti pubblici) nel documento di consultazione dal titolo: “Energia eolica e fotovoltaica. Il ruolo degli enti locali: problematiche connesse alle operazioni poste in essere”, suggerisce testualmente: “Qualora le misure di compensazione prevedano la realizzazione di opere pubbliche, la loro esecuzione è soggetta alle regole di evidenza pubblica, come chiarito dall’Autorità nella determinazione n.4/2008, concernente la “realizzazione di opere pubbliche da parte di privati nell’ambito di accordi convenzionali stipulati con le amministrazioni”. Queste opere potrebbero essere una buona boccata d’ossigeno per il comparto locale delle costruzioni. Se l’Amministrazione vuole mettere in pratica ciò che da tempo dice, è giusto che trovi il tempo e la voglia di guardare anche alle imprese locali (però non sempre le stesse), altrimenti si fanno annunci che hanno tutto il sapore della presa in giro”.

martedì 19 febbraio 2013

La visita istituzionale del Comune di Vittoria a Berlino La Cna: “La promozione da sola non basta. Vanno migliorati i servizi che valorizzano le produzioni orticole”

La Sicilia del 12/05/1968

La visita istituzionale alla Fruit Logistica ha suscitato al sindaco Nicosia stimoli e buoni propositi che solo una manifestazione così importante riesce a provocare. E' significativo il fatto che l’Amministrazione senta l’esigenza di organizzare già da ora la presenza, per il prossimo anno, a Berlino. Ma se da un lato condividiamo questa scelta, dall’altro abbiamo l'obbligo di dire come il sistema economico del Sud Est non abbia bisogno solo di promozione”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “La promozione – continuano i due vertici della Cna territoriale – va accompagnata con qualcosa di più solido e concreto. Vanno migliorati, e molto, i servizi che sanno valorizzare le produzioni orticole. Intanto concentrare l’offerta in poche strutture, e il mercato è la più importante, ma soprattutto la logistica, la movimentazione delle merci. La vera sfida sta tutta lì. Le imprese agricole di questo territorio sono capaci di produrre ortofrutta di alta qualità. Il problema è che questa produzione non riesce a raggiungere con una certa velocità i mercati nazionali ed esteri. Mettere in collegamento l'autoporto con i porti di Pozzallo, di Augusta e Catania è diventato fondamentale. Non basta più dirlo, bisogna farlo. Gli studi della Svimez e il Piano della logistica nazionale 2012/2020 redatto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ci dicono con una chiarezza disarmante che mettere a sistema queste infrastrutture è strategico ed essenziale per far ripartire la nostra economia. Il nostro territorio è dal 1968 (basta dare una occhiata alla foto allegata) che aspetta infrastrutture funzionanti. Le promesse e le buone intenzioni stanno a zero, non fanno più effetto. La strada dell’innovazione, del fermento o della “rivoluzione” non può essere lastricata da mirabolanti annunci ad effetto che fioriscono alla vigilia delle competizioni elettorali per poi appassire immediatamente dopo. Il futuro di questa terra è scritto nel passato che ha ereditato ed è garantito dalle sue imprese e dal lavoro, uniche parti lese. Se le istituzioni regionali e nazionali non tengono conto di ciò, sarà la diseguaglianza economica e sociale a dominare. Quella diseguaglianza che è nemica dello sviluppo e amante di una criminalità economica che sta rialzando prepotentemente la testa”.


martedì 12 febbraio 2013

Canone idrico, lettera aperta della Cna di Vittoria al sindaco “Colpendo famiglie e imprese aumentano gli effetti recessivi”


Sig. Sindaco,

le sue dichiarazioni rilasciate ad una tv locale in merito alle bollette “rimodulate” del canone idrico, ci impongono, purtroppo, alcune precisazioni. Come organizzazione di categoria ci siamo opposti a questo ingente ampliamento della tassazione (voluto e votato all’unanimità da tutti gli amministratori) perché si colpiscono, in modo chiaro, evidente e inequivocabile le famiglie numerose e le imprese della nostra città, in un momento in cui le stesse sono soggette agli effetti di una crisi economica che non ha precedenti. Questo è ciò che chiunque può dedurre leggendo la delibera di Giunta n.159 del 23/03/2012 che regolamenta i proventi per l'acquedotto comunale per l'anno 2012. Questi “strafalcioni amministrativi” (così lei li ha definiti) non possono essere nascosti con dichiarazioni che hanno l'effetto di alimentare frizioni tra i cittadini. Dire: “Un’impresa non può pagare quanto un pensionato” cosa significa? Che all'impresa piace eludere? Oppure cerca di non rispettare le regole? Insinuare in modo sottile queste considerazioni nel tessuto sociale non aiuta, anzi si rischia di innescare piccoli conflitti fra le varie forme di disperazione. A noi, come lei ben sa, piace stare ai fatti. I dati dell'ultimo censimento Istat su Vittoria e i dati sulle imprese locali della Camera di Commercio di Ragusa potrebbero aiutarci a trovare soluzioni. Dal censimento Istat 2011 sappiamo che in città ci sono 31.656 persone coniugate, quindi oltre 15mila famiglie. Più della metà di queste è composta da nuclei di oltre tre unità. Su questi nuclei familiari grava quella “rimodulazione” che non ha assolutamente considerato un fatto: molte di queste famiglie vivono l'abitazione solo per poche ore al giorno (si esce la mattina per andare a lavoro e a scuola, oppure università, e si rientra nel tardo pomeriggio). Quindi i consumi medi d'acqua, che “l'ente Comune ha “rimodulato” forfettariamente per questa fascia, 221 mc (221.000 litri, pari a 600 litri di consumo giornaliero), ci sembrano “presuntivamente” eccessivi. Stessa cosa vale per quelle attività economiche che la delibera classifica come categoria C. Le 1.228 attività di commercio al dettaglio (l’esempio può essere il negozio di via Cavour), le 125 imprese del settore autoriparazione (officine di meccanico, carrozziere, elettrauto e gommista) secondo quale logica possono consumare 85 mc (85.000 litri) d'acqua l'anno? Può un negozio o una officina, non considerando ferie, festivi e domeniche, consumare oltre 300 litri d'acqua al giorno? Alle 187 attività operanti nei settori pasticceria, pizzeria e bar; alle 138 imprese operanti nel settore acconciatura ed estetica, ai 12 autolavaggi e alle tintolavanderie (dati Camera di Commercio aggiornati al 2 febbraio 2013) sono stati assegnati, sempre in modo “presuntivo” e forfettario, 510 mc di consumo annuo. Una assegnazione che per alcune delle attività inserite nella categoria è vistosamente fuori misura. Il caso degli acconciatori e delle estetiste è tra quelli più emblematici. Intanto non è stata fatta la distinzione tra acconciatori ed estetiste. E' risaputo che l'attività di estetista consuma volumi d'acqua notevolmente più bassi di un acconciatore.
A questo primo errore se ne aggiunge un secondo: non è stata considerata la differenza tra chi opera nel settore acconciatura maschile e chi, invece, nel settore femminile. Abbiamo verificato il consumo d'acqua di acconciatori femminili che operano in comuni a noi vicini (Comiso e Ragusa) dove il canone idrico si paga a consumo. E' emerso che solo le attività più floride del settore femminile possono raggiungere i volumi d'acqua che la delibera “presuntivamente” indica. Alla pressione fiscale, già fuori linea dello Stato, si sommano quindi gli aumenti evidenti delle imposte comunali. Colpendo famiglie e imprese non si fa altro che favorire le condizioni per ulteriori effetti recessivi. Possiamo affermare come, sia con l'Imu prima che con il canone idrico ora, l'Amministrazione non ha previsto quelle “misure a sostegno delle situazioni di difficoltà”, ha previsto “una pressione fiscale ridottissima” (dichiarazione del sindaco all'indomani dell'approvazione del bilancio di previsione, comunicato stampa 338 del 24/05/2012). Infine ci corre l'obbligo di sottolineare come nel suo programma amministrativo, a pag. 7 punto 9, sotto la voce “Bilancio e tributi”, ci sia scritto: “Il bilancio di previsione del Comune verrà sottoposto al vaglio delle associazioni di categoria e dei cittadini tutti ... Pagamento canone idrico a consumo e superamento del sistema forfettario... Agevolazioni per le fasce sociali più deboli e in difficoltà... Riduzione tasse per le famiglie numerose con più di due figli a carico... Politiche di riduzione ed agevolazione dei tributi”. Noi (secondo lei) non saremo forse molto “rappresentativi” oppure utilizziamo argomenti “assolutamente pretestuosi” ma le sue parole non sempre trovano riscontro. Smettiamola e troviamo soluzioni.

sabato 9 febbraio 2013

L’attentato dinamitardo di Vittoria, la Cna dice no “Ma come la immaginiamo questa terra? Se ci va bene così siamo tutti colpevoli perché ormai rassegnati”


Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà all'impresa che ha subito il vile attentato intimidatorio dell’altra notte. Ma aggiungersi al coro di chi esprime solidarietà non basta più”. E’ quanto affermano il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “La difficoltà economica che grava sul territorio – dicono entrambi in una nota – rischia di far diventare la criminalità organizzata padrona della crisi. Da anni, con cadenza quasi mensile, si concretizzano operazioni di polizia, coordinate dalla magistratura, che portano in carcere decine di persone. La città però rimane immobile. Come è possibile? Ma questa terra come si vede? Non prova vergogna nel vedere ciclicamente le pagine dei quotidiani con il nome Vittoria in bella evidenza per fatti di cronaca? Come la immaginiamo questa città? Ci basta essere persone oneste per non sentirci anche noi colpevoli? Oppure ci consoliamo con la solita frase: “E’ da tempo che è così”. Qual è il nostro pensiero, che tutti devono campare e che ognuno deve vivere la propria vita? Questa condizione ci rende tranquilli? Siamo al centro di una attenzione mediatica non indifferente. Giornali e televisioni parlano di questa terra non più per la sua capacità economica, non per la voglia di volersi rilanciare per uscire dalla crisi, ma per la sua forza criminale. Ci viene il dubbio che non riusciamo più a pensarci in modo diverso da come veniamo descritti, da come veniamo guardati. Ci siamo rassegnati a questo marchio. E' naturale che questo territorio sia percepito come il luogo della violenza? Se è così che immaginiamo Vittoria siamo colpevoli, tutti, perché rassegnati”.

venerdì 8 febbraio 2013

Canone idrico: l'assessore non si presenta all'incontro con le organizzazioni di categoria.


Assessore Fiore accanto al senatore Lumia

Grave l'assenza dell'Assessore, dott.ssa Concetta Fiore, alla riunione fissata il 07/02/2013 dalla Commissione Comunale Trasparenza per le problematiche inerenti il canone idrico. Le Organizzazioni di categoria, CONFCOMMERCIO, CNA e CONFESERCENTI, convocate dal Presidente della Commissione, Daniele Barrano, attendevano dal confronto una rivisitazione ed un riequilibrio della tassazione “rimodulata” che, come affermato, è da considerarsi iniqua ed eccessiva per le imprese. All'incontro, fissato per le 15,30, la dott.ssa Fiore non si è presentata per “sopraggiunti impegni istituzionali presso la Regione”. Poco dopo però lo stesso assessore era presente all'incontro elettorale con il senatore Giuseppe Lumia (si veda la foto allegata). L'assessore ha privilegiato la sua campagna elettorale anziché l’incontro con le parti sociali? Se è così, si è sottratta di fatto ad una importante riunione, mostrando poca sensibilità e poca attenzione alla problematica dei canoni per la fornitura idrica, che coinvolge buona parte delle aziende del nostro territorio e dei cittadini. Il mancato confronto oltre a compromette il dialogo con le organizzazioni di categoria è un atto di insensibilità verso le difficoltà economiche che famiglie e imprese di Vittoria stanno attraversando. CONFCOMMERCIO, CNA e CONFESERCENTI si incontreranno nei prossimi giorni per valutare le azioni da intraprendere a tutela delle imprese che rappresentano.

lunedì 4 febbraio 2013

Autoporto di Vittoria e porto di Pozzallo, due infrastrutture che vanno collegate. Perché le istituzioni non hanno raccolto il nostro appello?


C'è poca attenzione verso l’autoporto di Vittoria e il porto di Pozzallo. Quasi fossero figli di un dio minore. E’ quanto tornano a denunciare le sedi territoriali Cna di Vittoria e Pozzallo. “Qualche settimana fa – scrivono in una nota Giuseppe Santocono, presidente, con Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo, per Vittoria e Angelo Modica, presidente, con Enzo Spatola, responsabile organizzativo, per Pozzallo – abbiamo lanciato questo allarme ai sindaci di Vittoria e Pozzallo, alla deputazione regionale dell’area iblea e alla Provincia regionale. La nostra segnalazione era anche accompagnata dalle tesi di uno studio fatto dalla Svimez (associazione per lo Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) sulle Filiere logistiche territoriali. Strumenti nuovi e importanti per rimettere in moto l'economia della nostra zona. I sindaci, Giuseppe Nicosia e Luigi Ammatuna, avevano dato una confusa disponibilità. Nulla è pervenuto dai deputati e dalla Provincia regionale. Ci corre l’obbligo di sottolineare che la questione non è secondaria, minimale o rinviabile. Le due infrastrutture, autoporto e porto, oltre ad essere completate, devono essere collegate da una rete stradale per ora fortemente inadeguata. Se questo non viene previsto ora, si rischia di isolare e rendere non competitive le due opere. Il territorio di tutto ha bisogno tranne che di cattedrali nel deserto. Sappiamo che alcuni progetti di collegamento sono in via di definizione: una porzione del collegamento 115–514 grazie ai fondi ex Insicem; i tracciati della circonvallazione Modica-Ispica; il collegamento Ss 115–autostrada–porto di Pozzallo (fondi Cas e Provincia)”.
Queste opere – continuano i vertici di Cna Vittoria e Pozzallo – anche se insufficienti, sono fondamentali per le due infrastrutture. Vorremmo capire se la deputazione regionale e la Provincia hanno interesse a farle partire. Se è vero che la potenzialità del territorio si sblocca utilizzando i fondi europei per investimenti strutturali, vorremmo capire se questi due impianti sono ritenuti realmente centrali per favorire la crescita delle piccole e medie imprese”.