C'è poca
attenzione verso l’autoporto di Vittoria e il porto di Pozzallo.
Quasi fossero figli di un dio minore. E’ quanto tornano a
denunciare le sedi territoriali Cna di Vittoria e Pozzallo. “Qualche
settimana fa – scrivono in una nota Giuseppe Santocono, presidente,
con Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo, per Vittoria e
Angelo Modica, presidente, con Enzo Spatola, responsabile
organizzativo, per Pozzallo – abbiamo lanciato questo allarme ai
sindaci di Vittoria e Pozzallo, alla deputazione regionale dell’area
iblea e alla Provincia regionale. La nostra segnalazione era anche
accompagnata dalle tesi di uno studio fatto dalla Svimez
(associazione per lo
Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno)
sulle Filiere logistiche territoriali. Strumenti nuovi e importanti
per rimettere in moto l'economia della nostra zona. I sindaci,
Giuseppe Nicosia e Luigi Ammatuna, avevano dato una confusa
disponibilità. Nulla è pervenuto dai deputati e dalla Provincia
regionale. Ci corre l’obbligo di sottolineare che la questione non
è secondaria, minimale o rinviabile. Le
due infrastrutture, autoporto e porto, oltre ad essere completate,
devono essere collegate da una rete stradale per ora fortemente
inadeguata. Se questo non viene previsto ora, si rischia di isolare e
rendere non competitive le due opere. Il territorio di tutto ha
bisogno tranne che di cattedrali nel deserto. Sappiamo che alcuni
progetti di collegamento sono in via di definizione: una porzione del
collegamento 115–514 grazie ai fondi ex
Insicem; i
tracciati della circonvallazione Modica-Ispica;
il collegamento Ss 115–autostrada–porto
di Pozzallo (fondi Cas e Provincia)”.
“Queste
opere – continuano i vertici di Cna Vittoria e Pozzallo – anche
se insufficienti, sono fondamentali per le due infrastrutture.
Vorremmo capire se la deputazione regionale e la Provincia hanno
interesse a farle partire. Se è vero che la potenzialità del
territorio si sblocca utilizzando i fondi europei per investimenti
strutturali, vorremmo capire se questi due impianti sono ritenuti
realmente centrali per
favorire la crescita delle piccole e medie imprese”.
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