La Sicilia del 12/05/1968
“La visita
istituzionale alla Fruit Logistica ha suscitato al sindaco Nicosia
stimoli e buoni propositi che solo una manifestazione così
importante riesce a provocare. E' significativo il fatto che
l’Amministrazione senta l’esigenza di organizzare già da ora la
presenza, per il prossimo anno, a Berlino. Ma se da un lato
condividiamo questa scelta, dall’altro abbiamo l'obbligo di dire
come il sistema economico del Sud Est non abbia bisogno solo di
promozione”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il
presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “La promozione –
continuano i due vertici della Cna territoriale – va accompagnata
con qualcosa di più solido e concreto. Vanno migliorati, e molto, i
servizi che sanno valorizzare le produzioni orticole. Intanto
concentrare l’offerta in poche strutture, e il mercato è la più
importante, ma soprattutto la logistica, la movimentazione delle
merci. La vera sfida sta tutta lì. Le imprese agricole di questo
territorio sono capaci di produrre ortofrutta di alta qualità. Il
problema è che questa produzione non riesce a raggiungere con una
certa velocità i mercati nazionali ed esteri. Mettere in
collegamento l'autoporto con i porti di Pozzallo, di Augusta e
Catania è diventato fondamentale. Non basta più dirlo, bisogna
farlo. Gli studi della Svimez e il Piano della logistica nazionale
2012/2020 redatto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ci
dicono con una chiarezza disarmante che mettere a sistema queste
infrastrutture è strategico ed essenziale per far ripartire la
nostra economia. Il nostro territorio è dal 1968 (basta dare una
occhiata alla foto allegata) che aspetta infrastrutture funzionanti.
Le promesse e le buone intenzioni stanno a zero, non fanno più
effetto. La strada dell’innovazione, del fermento o della
“rivoluzione” non può essere lastricata da mirabolanti annunci
ad effetto che fioriscono alla vigilia delle competizioni elettorali
per poi appassire immediatamente dopo. Il futuro di questa terra è
scritto nel passato che ha ereditato ed è garantito dalle sue
imprese e dal lavoro, uniche parti lese. Se le istituzioni regionali
e nazionali non tengono conto di ciò, sarà la diseguaglianza
economica e sociale a dominare. Quella diseguaglianza che è nemica
dello sviluppo e amante di una criminalità economica che sta
rialzando prepotentemente la testa”.
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