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venerdì 27 febbraio 2015

Giuseppe La Terra è il nuovo presidente della Cna di Vittoria


Cinquant’anni, impiantista elettromeccanico. E’ l’identikit di Giuseppe La Terra, il nuovo presidente della Cna territoriale di Vittoria, eletto dall’assemblea degli iscritti tenutasi nella sala convegni dell’Avis. Assemblea molto partecipata dalle imprese dei vari settori (soprattutto edilizia, impiantistica ed autoriparazione). Prima dell’elezione del nuovo vertice territoriale, il presidente uscente, Giuseppe Santocono, eletto alla carica di presidente provinciale Cna Ragusa, e il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio hanno relazionato sulla delicata fase che sta attraversando l’economia provinciale, facendo specifico riferimento alle dinamiche locali. E’ stato puntualizzato, tra l’altro, che nell’ultimo decennio, l’impresa, in particolare quella artigiana, è stata percepita come la figlia di un dio minore, generatrice di fastidi e fonte di problemi più che come risorsa da valorizzare ed elemento su cui scommettere per uscire dalla crisi e incrementare occupazione oltre ad una sana competitività. All’assemblea ha partecipato anche l’assessore Enzo Cilia che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale. Cilia ha condiviso le preoccupazioni manifestate nel corso dei lavori, rispetto alle problematiche che attanagliano le piccole e medie imprese, e si è detto disponibile ad avviare una serie di tavoli che portino a definire le questioni ancora irrisolte tra cui l’elevata tassazione delle imposte locali. I lavori sono stati conclusi dal segretario provinciale Cna Giovanni Brancati il quale ha messo in luce come il successo e la crescita delle Pmi dipenda dal loro sentirsi parte integrante di una società che le rispetta e le valorizzi. “Il lavoro – ha detto Brancati – si crea partendo dalle risorse che il territorio può offrire sfruttando le capacità proprie del capitale umano”. Dopo l’elezione, il neo presidente La Terra ha ringraziato tutti per il consenso ottenuto e ha illustrato come intende muoversi. “C’è molto da fare – ha detto – perché ci troviamo in un momento critico, così come da più parti abbiamo sentito. Diventa fondamentale attivare le interlocuzioni adeguate con l’obiettivo di garantire le dovute risposte alle Pmi locali. In questa fase così difficile, è essenziale fare sentire ancora di più la forza dell’unità. Solo così le varie anomalie saranno di volta in volta eliminate”.

martedì 17 febbraio 2015

AUTOPORTO DI VITTORIA: RIBASSO ALTO E PERIZIE BASSE (ALTO IL CIELO O BASSA LA TERRA?)


Da La Sicilia del 17/02/2015
Il ribasso troppo alto, le perizie troppo basse. In una tutt’altro che palpitante altalena di numeri, progetti e lavori che non partono, si è incagliata la vicenda autoporto. La tanto attesa fumata bianca, che doveva arrivare nel pomeriggio di ieri a margine dell’incontro tra il Comune di Vittoria e Giuseppe Ingallina del Consorzio Galileo (ditta esecutrice dei lavori), non è arrivata. Pare, però, non essere neanche nera. Diciamo che siamo su una fumata grigia canna di fucile. La gradazione, leggasi canna di fucile, non è scelta a caso, perché sull’autoporto sono puntati gli occhi di un intero territorio. A margine dell’incontro, a rompere gli indugi ed a raccontare gli ultimi risvolti, è il Vicesindaco Filippo Cavallo. “Provengo da un sopralluogo pomeridiano all’autoporto. Ho visto lo stato dei lavori, le cose da fare e le progettualità da implementare. Tra queste – spiega Cavallo – figura una recinzione non da cantiere, ma effettiva capace di proteggere una struttura importante come quella di cui parliamo. Tra noi ed il Consorzio Galileo, non esistono distanze di vedute economiche, ma solo tecnico procedurali. Parliamo – aggiunge Cavallo – di una pompa di sollevamento o di un piccolo ascensore montacarichi. Ho dato tempo fino a giovedì alla Ditta per vagliare al meglio la variante e pronunciarsi. Non penso – conclude Cavallo - ci saranno ulteriori problemi e credo proprio che i lavori prenderanno il via entro il mese”. Ingallina raggiunto telefonicamente risponde subito con un “non ho firmato la perizia”, lasciando presagire che le parti siano più lontane di quanto si possa immaginare, poi aggiunge. “Dubito – aggiunge – che riesca a dare una risposta entro giovedì. Certamente lo farò entro i primissimi giorni della prossima settimana. Intanto – continua – ho dato mandato a due miei tecnici di studiare bene le modifiche. Parliamo di una struttura importante e margini di errore non sono tollerabili. Certo è – conclude – che le parti sono più vicine rispetto ai giorni passati”. Intanto nella stessa area, con delibera del consiglio comunale dello scorso 23 settembre è stata individuata una zona di oltre 5 mila mq da adibire ad area di ammassamento per la Protezione Civile. Stranezza? Cavallo ha una risposta anche a questo quesito. “Nessuna stranezza. Penso, invece, trattasi di una scelta ben congeniata. Si tratta di un’area sicura che di certo sarà utile per il servizio che dovrà essere espletato. Tra le due situazioni, non ci sono punti di contatto né di conflitto”. 
C’è chi, come già mostrato negli ultimi tempi, non è contento della gestione della vicenda autoporto. E’ il Presidente della Cna provinciale, Giuseppe Santocono, che tira giù dubbi e perplessità. “Questa struttura – esordisce Satocono - è strategica per l'economia del nostro territorio. Tanti non sanno nemmeno cosa sia, a cosa serve. Però, se quest'area della Sicilia vuole avere un ruolo nella gestione e nella movimentazione delle merci, ha bisogno di un complesso di strutture e servizi integrati tra le diverse modalità di trasporto. L’affidamento dell’area alla Protezione Civile – aggiunge - è la dimostrazione lampante che chi ha sostenuto quell'atto, 11 consiglieri, non sa neanche lontanamente cos'è e a cosa serve quella struttura. Vogliamo capire come organizzazione, se per il Sindaco di Vittoria l'autoporto è o no una priorità. Vogliamo si attivi magari convocando un tavolo tra l'amministrazione, l'impresa aggiudicataria e la Cna”.
Davide La Rosa

venerdì 13 febbraio 2015

Autoporto, opera fantasma.


Da La Sicilia del 13/02/2015


L’autoporto di Vittoria fermo con le quattro frecce. Parafrasando Vittorio Brumotti, artista dell’oramai celebre epiteto “abbombazza”, divenuto comune nel gergo quotidiano, potremmo sintetizzare la vicenda dell’importante infrastruttura vittoriese. I tempi. Doveva essere consegnato alla città ed ancor più al territorio tutto, nel novembre del 2013. Chi scrive, lo fa dopo aver ricontrollato accuratamente il calendario. Febbraio 2015 e lavori ancora fermi. Sana retrologia. Si ricorderà come a riaccendere le attenzioni attorno all’infrastruttura, era stata settimane addietro la Cna locale, che mostrava una foto dell’ingresso dell’autoporto con il lucchetto chiuso. La risposta, a stretto giro di poste, giunse dal Vicesindaco del Comune di Vittoria, Filippo Cavallo. Lo stesso, tranquillizzò tutti dichiarando che i lavori sarebbero ripresi entro la fine di febbraio, aggiungendo anche come fossero stati già definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità”. Oggi, quale è la situazione? Secondo il Presidente dell’Ance di Ragusa, associazione nazionale dei costruttori edili, Sebastiano Caggia, i ritardi sono da imputare alla Regione Siciliana. “Va dato merito – esordisce – al Consorzio Galileo che nonostante le difficoltà perpetrate dalla Regione, ha portato avanti i lavori. Un tempo per avere un sal (stato avanzamento lavori) ci volevano tre giorni. Oggi, bisogna attendere otto o nove mesi. Tempi inaccettabili”. Sul ribasso del 43% e sulle due perizie di variante, Caggia pare non avere dubbi. Non c’è rapporto tra le due cose. Il ribasso è stato approvato e le due perizie servono a supplire le carenze del progetto originario”. In tutto questo Giuseppe Ingallina che del Consorzio Galileo è il Presidente fa sapere di “aver ricevuto la perizia. La leggerò accuratamente – spiega - e produrrò le mie valutazioni. Lunedì mattina incontrò il Comune e renderò nota la mia posizione”. Lunedì, sarà quindi il giorno della verità. Tecnicamente cosa può accadere? O che la perizia venga accettata dal Consorzio e quindi avvio dei lavori secondo la tabella decretata dal Vicesindaco Cavallo o nella peggiore delle ipotesi, il contrario. Il fine settimana che sta di mezzo aiuterà magari a prendere le opportune decisioni”. La Cna di Vittoria in tutto questo cosa dice? E’ Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo dell’ente sindacale a pronunciarsi. “Come mai sono stati definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva (quindi ne è stata fatta già una prima?) per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità? Forse il ribasso per aggiudicarsi l'opera era eccessivo? La nostra organizzazione – continua Stracquadanio - ma soprattutto la città, vorrebbe capire. Se a pag 31 dal verbale n.18 del 15/06/2010, la sub-commissione per la valutazione delle offerte anomale relative alla gara d’appalto, che ha esaminato la documentazione giustificativa dell'impresa aggiudicataria dell'opera con il 43,1181% di ribasso (percentuale superiore alla soglia di anomalia determinata in misura del 38,7085% ), ha ritenuto l'offerta nel suo complesso giustificabile e quindi congrua, come mai in corso d'opera è stata chiesta una variante e un'altra è stata avanzata?. Dal Sindaco e dagli amministratori – conclude – che negli ultimi mesi abbiamo sollecitato, desideriamo delle risposte”.
Davide La Rosa