Cinquant’anni,
impiantista elettromeccanico. E’ l’identikit di Giuseppe La
Terra, il nuovo presidente della Cna territoriale di Vittoria, eletto
dall’assemblea degli iscritti tenutasi nella sala convegni
dell’Avis. Assemblea molto partecipata dalle imprese dei vari
settori (soprattutto edilizia, impiantistica ed autoriparazione).
Prima dell’elezione del nuovo vertice territoriale, il presidente
uscente, Giuseppe Santocono, eletto alla carica di presidente
provinciale Cna Ragusa, e il responsabile organizzativo Giorgio
Stracquadanio hanno relazionato sulla delicata fase che sta
attraversando l’economia provinciale, facendo specifico riferimento
alle dinamiche locali. E’ stato puntualizzato, tra l’altro, che
nell’ultimo decennio, l’impresa, in particolare quella artigiana,
è stata percepita come la figlia di un dio minore, generatrice di
fastidi e fonte di problemi più che come risorsa da valorizzare ed
elemento su cui scommettere per uscire dalla crisi e incrementare
occupazione oltre ad una sana competitività. All’assemblea ha
partecipato anche l’assessore Enzo Cilia che ha portato i saluti
dell’Amministrazione comunale. Cilia ha condiviso le preoccupazioni
manifestate nel corso dei lavori, rispetto alle problematiche che
attanagliano le piccole e medie imprese, e si è detto disponibile ad
avviare una serie di tavoli che portino a definire le questioni
ancora irrisolte tra cui l’elevata tassazione delle imposte locali.
I lavori sono stati conclusi dal segretario provinciale Cna Giovanni
Brancati il quale ha messo in luce come il successo e la crescita
delle Pmi dipenda dal loro sentirsi parte integrante di una società
che le rispetta e le valorizzi. “Il lavoro – ha detto Brancati –
si crea partendo dalle risorse che il territorio può offrire
sfruttando le capacità proprie del capitale umano”. Dopo
l’elezione, il neo presidente La Terra ha ringraziato tutti per il
consenso ottenuto e ha illustrato come intende muoversi. “C’è
molto da fare – ha detto – perché ci troviamo in un momento
critico, così come da più parti abbiamo sentito. Diventa
fondamentale attivare le interlocuzioni adeguate con l’obiettivo di
garantire le dovute risposte alle Pmi locali. In questa fase così
difficile, è essenziale fare sentire ancora di più la forza
dell’unità. Solo così le varie anomalie saranno di volta in volta
eliminate”.
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venerdì 27 febbraio 2015
martedì 17 febbraio 2015
AUTOPORTO DI VITTORIA: RIBASSO ALTO E PERIZIE BASSE (ALTO IL CIELO O BASSA LA TERRA?)
Da La Sicilia del 17/02/2015
Il ribasso troppo
alto, le perizie troppo basse. In una tutt’altro che palpitante
altalena di numeri, progetti e lavori che non partono, si è
incagliata la vicenda autoporto. La tanto attesa fumata bianca, che
doveva arrivare nel pomeriggio di ieri a margine dell’incontro tra
il Comune di Vittoria e Giuseppe Ingallina del Consorzio Galileo
(ditta esecutrice dei lavori), non è arrivata. Pare, però, non
essere neanche nera. Diciamo che siamo su una fumata grigia canna di
fucile. La gradazione, leggasi canna di fucile, non è scelta a caso,
perché sull’autoporto sono puntati gli occhi di un intero
territorio. A margine dell’incontro, a rompere gli indugi ed a
raccontare gli ultimi risvolti, è il Vicesindaco Filippo Cavallo.
“Provengo da un sopralluogo pomeridiano all’autoporto. Ho visto
lo stato dei lavori, le cose da fare e le progettualità da
implementare. Tra queste – spiega Cavallo – figura una recinzione
non da cantiere, ma effettiva capace di proteggere una struttura
importante come quella di cui parliamo. Tra noi ed il Consorzio
Galileo, non esistono distanze di vedute economiche, ma solo tecnico
procedurali. Parliamo – aggiunge Cavallo – di una pompa di
sollevamento o di un piccolo ascensore montacarichi. Ho dato tempo
fino a giovedì alla Ditta per vagliare al meglio la variante e
pronunciarsi. Non penso – conclude Cavallo - ci saranno ulteriori
problemi e credo proprio che i lavori prenderanno il via entro il
mese”. Ingallina raggiunto telefonicamente risponde subito con un
“non ho firmato la perizia”, lasciando presagire che le parti
siano più lontane di quanto si possa immaginare, poi aggiunge.
“Dubito – aggiunge – che riesca a dare una risposta entro
giovedì. Certamente lo farò entro i primissimi giorni della
prossima settimana. Intanto – continua – ho dato mandato a due
miei tecnici di studiare bene le modifiche. Parliamo di una struttura
importante e margini di errore non sono tollerabili. Certo è –
conclude – che le parti sono più vicine rispetto ai giorni
passati”. Intanto nella stessa area, con delibera del consiglio
comunale dello scorso 23 settembre è stata individuata una zona di
oltre 5 mila mq da adibire ad area di ammassamento per la Protezione
Civile. Stranezza? Cavallo ha una risposta anche a questo quesito.
“Nessuna stranezza. Penso, invece, trattasi di una scelta ben
congeniata. Si tratta di un’area sicura che di certo sarà utile
per il servizio che dovrà essere espletato. Tra le due situazioni,
non ci sono punti di contatto né di conflitto”.
C’è chi, come già
mostrato negli ultimi tempi, non è contento della gestione della
vicenda autoporto. E’ il Presidente della Cna provinciale, Giuseppe
Santocono, che tira giù dubbi e perplessità. “Questa struttura –
esordisce Satocono - è strategica per l'economia del nostro
territorio. Tanti non sanno nemmeno cosa sia, a cosa serve. Però, se
quest'area della Sicilia vuole avere un ruolo nella gestione e nella
movimentazione delle merci, ha bisogno di un complesso di strutture e
servizi integrati tra le diverse modalità di trasporto.
L’affidamento dell’area alla Protezione Civile – aggiunge - è
la dimostrazione lampante che chi ha sostenuto quell'atto, 11
consiglieri, non sa neanche lontanamente cos'è e a cosa serve quella
struttura. Vogliamo capire come organizzazione, se per il Sindaco di
Vittoria l'autoporto è o no una priorità. Vogliamo si attivi magari
convocando un tavolo tra l'amministrazione, l'impresa aggiudicataria
e la Cna”.
Davide La Rosa
venerdì 13 febbraio 2015
Autoporto, opera fantasma.
L’autoporto di Vittoria fermo con le quattro frecce. Parafrasando Vittorio Brumotti, artista dell’oramai celebre epiteto “abbombazza”, divenuto comune nel gergo quotidiano, potremmo sintetizzare la vicenda dell’importante infrastruttura vittoriese. I tempi. Doveva essere consegnato alla città ed ancor più al territorio tutto, nel novembre del 2013. Chi scrive, lo fa dopo aver ricontrollato accuratamente il calendario. Febbraio 2015 e lavori ancora fermi. Sana retrologia. Si ricorderà come a riaccendere le attenzioni attorno all’infrastruttura, era stata settimane addietro la Cna locale, che mostrava una foto dell’ingresso dell’autoporto con il lucchetto chiuso. La risposta, a stretto giro di poste, giunse dal Vicesindaco del Comune di Vittoria, Filippo Cavallo. Lo stesso, tranquillizzò tutti dichiarando che i lavori sarebbero ripresi entro la fine di febbraio, aggiungendo anche come fossero stati già definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità”. Oggi, quale è la situazione? Secondo il Presidente dell’Ance di Ragusa, associazione nazionale dei costruttori edili, Sebastiano Caggia, i ritardi sono da imputare alla Regione Siciliana. “Va dato merito – esordisce – al Consorzio Galileo che nonostante le difficoltà perpetrate dalla Regione, ha portato avanti i lavori. Un tempo per avere un sal (stato avanzamento lavori) ci volevano tre giorni. Oggi, bisogna attendere otto o nove mesi. Tempi inaccettabili”. Sul ribasso del 43% e sulle due perizie di variante, Caggia pare non avere dubbi. Non c’è rapporto tra le due cose. Il ribasso è stato approvato e le due perizie servono a supplire le carenze del progetto originario”. In tutto questo Giuseppe Ingallina che del Consorzio Galileo è il Presidente fa sapere di “aver ricevuto la perizia. La leggerò accuratamente – spiega - e produrrò le mie valutazioni. Lunedì mattina incontrò il Comune e renderò nota la mia posizione”. Lunedì, sarà quindi il giorno della verità. Tecnicamente cosa può accadere? O che la perizia venga accettata dal Consorzio e quindi avvio dei lavori secondo la tabella decretata dal Vicesindaco Cavallo o nella peggiore delle ipotesi, il contrario. Il fine settimana che sta di mezzo aiuterà magari a prendere le opportune decisioni”. La Cna di Vittoria in tutto questo cosa dice? E’ Giorgio Stracquadanio, responsabile organizzativo dell’ente sindacale a pronunciarsi. “Come mai sono stati definiti nei contenuti i termini della seconda perizia variante suppletiva (quindi ne è stata fatta già una prima?) per il maggior importo concesso dal Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità? Forse il ribasso per aggiudicarsi l'opera era eccessivo? La nostra organizzazione – continua Stracquadanio - ma soprattutto la città, vorrebbe capire. Se a pag 31 dal verbale n.18 del 15/06/2010, la sub-commissione per la valutazione delle offerte anomale relative alla gara d’appalto, che ha esaminato la documentazione giustificativa dell'impresa aggiudicataria dell'opera con il 43,1181% di ribasso (percentuale superiore alla soglia di anomalia determinata in misura del 38,7085% ), ha ritenuto l'offerta nel suo complesso giustificabile e quindi congrua, come mai in corso d'opera è stata chiesta una variante e un'altra è stata avanzata?. Dal Sindaco e dagli amministratori – conclude – che negli ultimi mesi abbiamo sollecitato, desideriamo delle risposte”.
Davide La Rosa
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