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venerdì 29 agosto 2014

Chiusura sportello riscossione Sicilia di Vittoria. Lettera ai nostri parlamentari regionali

All'on Assenza
All'on. Digiacomo
All'on. Dipasquale
All'on.Ferreri
All'on. Ragusa

e p.c. al Sindaco di Vittoria


Sulla chiusura dello sportello Riscossione Sicilia di Vittoria.


Come organizzazione sappiamo benissimo che non è con una manifestazione che si risolve il problema. Il rischio che lo sportello venga chiuso c'è tutto. Infatti, la volontà della direzione regionale dell’ente, espressa chiaramente a pagina 24 del piano industriale 2014-2016, è quella di ridurre il numero degli sportelli territoriali. Per questo chiediamo a voi parlamentari regionali, sia quelli presenti al sit in - o che hanno dato la loro adesione - sia agli assenti, di attivarsi e di mettersi al servizio del territorio. Giorno 3 settembre a Palermo si riunisce la Commissione Bilancio dell'ARS proprio per questo problema e saranno presenti il direttore regionale, Ermanno Sorce, e il presidente Regionale, Lucia Di Salvo. Sarebbe doverosa la Vostra presenza in questa audizione. L’art. 66 della legge di stabilità regionale, votato da voi e pubblicato nella Gurs del 19 agosto 2014, non può essere né ignorato né disatteso dai vertici di Riscossione Sicilia. Ne vale della vostra rispettabilità e della vostra autorevolezza di rappresentanti del nostro territorio all’ARS.

mercoledì 27 agosto 2014

15 domande che i nostri deputati regionali dovrebbero porre ai vertici regionali di Riscossione Sicilia SpA

Si chiudono gli uffici periferici di Riscossione Sicilia, in barba all'art. 66 alla legge regionale 21/2014 per avviare una riduzione che crea solo disservizi a cittadini e alle imprese e non si tiene in considerazione lo spreco enorme di risorse che pare continui imperterrito


15 domande che i nostri deputati regionali dovrebbero porre ai vertici regionali di
Riscossione Sicilia SpA

1. risultano reali le seguenti spese della società Riscossione Sicilia SpA? (fonte: http://palermo.blogsicilia.it/riscossione-sicilia-buco-da-40-mln-tutte-le-spese-dellazienda-regionale/240211/ ):
a. 54 milioni per fornitori, essenzialmente servizi di notifica,
b. 5,5 milioni di euro per la piattaforma informatica, 2 milioni per altri servizi informatici,
c. 1,8 milioni per locazione di immobili,
d. 6,8 milioni di euro per “avvocati esterni”. Come scrive il quotidiano La Repubblica, una delle voci di spesa più grosse sono gli avvocati scelti ad personam dai vari dirigenti provinciali di Riscossione. Dal 2008 al 2013 il numero di legali arruolati dalla società è passato da 206 a quasi 500, ma nel 2012 i contenziosi siano stati 24.829, contro i 26.959 del 2011. Dunque le cause diminuiscono, ma gli avvocati aumentano e costano 17 milioni di euro. http://www.articolotre.com/2013/04/ingroia-riscossione-sicilia-e-le-parcelle-di-renato-schifani/
e. Altro fronte gli affitti. Per la sede di Palermo, in via Orsini, la società di riscossione paga oltre un milione di euro l’anno alla società Ekoimmobiliare, benché il palazzo sia per la metà vuoto.
f. Altra voce di spesa il sistema informatico. Nel 2010 il Monte dei Paschi di Siena ha venduto le sue quote alla Regione per ben 13 milioni di euro, tenendosi per se il sistema informatico, che affitta alla spa a 4 milioni di euro l’anno;
2. risultano reali le seguenti spese della società Riscossione Sicilia SpA?:
a. 42.000 €/mese per la locazione della sede di Catania, in via Rizzo, Corso Sicilia, di proprietà della società Ekoimmobiliare s.r.l. di cui socio unico è il signor Proto Domenico, arrestato a luglio 2014 per presunte irregolarità nella gestione di una discarica (fonte: http://www.sudpress.it/di-chi-sono-gli-uffici-della-serit-catania/ ;
b. affitti di locazione risibili per gli sportelli periferici, da chiudere in nome di un piano di riduzione dei costi aziendali;
3. risulta vera una spesa di circa 20 milioni di euro per la sola piattaforma informatica, come chiesto in aula all’ARS dall’onorevole Alongi nella 177° seduta di mercoledì 30 Luglio 2014 ?
4. perché Riscossione Sicilia SpA non ha ancora stipulato un Contratto esecutivo con SOGEI almeno limitatamente alla riscossione dei tributi spettanti allo Stato? (fonte:http://dati.camera.it/ocd/pathpage/ocd:risposta/aic.rdf/aic5_01526_17) considerato che ciò ridurrebbe di molto i costi fissi dell’azienda?
5. risulta ai vertici di Riscossione Sicilia SpA che a fronte di spese fisse annue di circa 20.000 €, uno sportello periferico come Vittoria (da chiudere!) incassi annualmente circa 4 milioni di € ? Per di più fornendo un servizio prezioso nel territorio? (sportello territoriale serve i comuni di Acate, Comiso Vittoria);
6. perchè non è possibile consultare sul sito www.riscossionesicilia.it i bilanci annuali dal 2008 ad oggi?
7. perchè non è possibile consultare in nessun sito istituzionale né in alcun altro ufficio pubblico, gli incassi (e i costi) annui e mensili reali disaggregati per singolo sportello? Omettendo così di fornire ai cittadini dati che dovrebbero essere di dominio pubblico?
8. risulta ai vertici di Riscossione Sicilia SpA che gli incentivi e le voci accessorie alla retribuzione oggetto del Comunicato Unitario Sindacale del 10 Luglio 2014, vanno da 45 a 60 mila euro solo per i Funzionari di “fascia alta” di Riscossione Sicilia SpA?
    9. perchè non viene neanche presa in considerazione l'ipotesi che basterebbe "tagliare";
a. pochi affitti “equivoci” (http://www.sudpress.it/la-serit-paga-l-affitto-a-proto/)
b. o qualche consulenza a Studi legali vicini ad alcuni ambienti politici (http://www.articolotre.com/2013/04/ingroia-riscossione-sicilia-e-le-parcelle-di-renato-schifani/)
c. o lo stipendio di un solo vertice aziendale (http://www.castelbuono.org/da-ingroia-a-polizzotto-via-il-tetto-crocetta-salva-gli-stipendi-dei-fedelissimi/)
d. o le esose spese per servizi di notifica
e. o i costi irragionevoli della piattaforma informatica
per coprire le esigue spese fisse degli sportelli che si intende chiudere?
10. la II Commissione ARS - Bilancio e Programmazione ha ancora il potere/dovere di chiedere ai vertici di Riscossione Sicilia SpA il bilancio 2013 recante la produttività (e gli incassi) dei singoli sportelli per capire se rispettano gli obbiettivi strategici previsti?
11. È possibile conoscere il testo integrale del dossier consegnato dal neo Presidente Crocetta alla Procura antimafia di Palermo e alla Procura generale della Corte dei Conti riguardo anomalie sulla gestione della SERIT?
    12. É possibile sapere a quali principi di sana economia si ispirano i “tagli” di sportelli e servizi ai cittadini?
13. Perché a fronte di esposti in Procura da parte del Presidente Crocetta e dichiarazioni di riduzione di costi aziendali, l’azienda Riscossione Sicilia SpA spende le sue energie per:
a. chiudere sportelli che costano poco ed incassano tanto (Vittoria)
b. mantenere aperti sportelli che proporzionalmente incassano poco ma costano tantissimo?
14. Perché in tutta questa rimodulazione è stato escluso l'ufficio Riscossione di Gela?
    15. Quale norma o regolamento regionale o di altra natura, consente ad una società (Riscossione Sicilia SpA) il cui socio di maggioranza (Regione Sicilia) è un ente pubblico proprietario per il 99,885%, a disapplicare una norma contenuta nell’articolo 37 della finanziaria (sub-emendamento 37.10.1 approvato il 29 luglio 2014), così calpestando la sovranità popolare e le prerogative dell’ARS?





CNA Vittoria

martedì 26 agosto 2014

Giovedì alle 10 sit in di protesta contro la chiusura dell’agenzia decentrata di Riscossione Sicilia

La Cna territoriale di Vittoria ha promosso per giovedì 28 agosto, alle 10, un sit in di protesta contro la chiusura dell'agenzia decentrata di Riscossione Sicilia con sede in città. Una dismissione che può essere solo l'antipasto dell'annunciata rimozione di uffici pubblici presenti a Vittoria, targata in modo austero “spending review” (revisione della spesa). Ricordiamo che anche il centro operativo Inps di Vittoria è a rischio chiusura così come l'Agenzia delle Entrate. “Quindi, all'isolamento infrastrutturale che per anni ha penalizzato imprese e cittadini di un comprensorio economico tra i più dinamici ed efficienti del Mezzogiorno – dicono il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – oggi si aggiunge lo smantellamento di alcuni uffici pubblici significativi per i servizi socio-economici che erogano nell'area ipparina. E' la mortificazione definitiva di Vittoria e del territorio ipparino più in generale. Quale altra umiliazione deve continuare a subire questa città? Per questo motivo abbiamo indetto il sit in di protesta che si terra davanti agli uffici di Riscossione Sicilia di via Cialdini. Vorremmo che a questa manifestazione partecipassero in modo attivo i nostri cittadini, così come sarebbe auspicabile la presenza dei 5 deputati regionali (Assenza, Digiacomo, Dipasquale, Ferreri e Ragusa). L'agenzia di Riscossione di Vittoria serve l'area sud occidentale della provincia (Acate, Comiso, Vittoria), circa 100mila abitanti e oltre 15mila imprese”. L'articolo 65 della legge di stabilità regionale n. 21 del 12 agosto scorso, pubblicata nella Gurs di martedì 19 agosto, riferito proprio a Riscossione Sicilia, nel comma 3 recita: “Ogni rimodulazione degli uffici e degli sportelli decentrati è subordinata alla fissazione degli obiettivi strategici previsti dall’ordinamento di settore garantendo la fruibilità delle sedi decentrate”. Riscossione Sicilia, società di proprietà della Regione per il 99%, già a luglio aveva avviato le procedure per sopprimere l'ufficio di Vittoria infischiandosene del dibattito in corso e della legge successiva. “Questo articolo e questa legge, sostenuti e votati sicuramente dai nostri parlamentari – affermano ancora Santocono e Stracquadanio – non possono essere ignorati in questo modo, vanno difesi in prima persona. Ne va della dignità politica e personale di chi rappresenta questo territorio all'Ars. Invitiamo quindi i 5 deputati ad essere presenti giovedì e a difendere assieme ai cittadini e alle imprese l'ufficio di riscossione del territorio ipparino. La loro assenza farebbe veramente molto rumore”.

martedì 19 agosto 2014

L'Ars decide di salvare gli sportelli decentrati ma Riscossione Sicilia li chiude lo stesso. Deputati regionali se avete ancoa un po di dignità battete un colpo

La legge di assestamento di bilancio, approvata dall’Ars, pare che abbia stabilito che le sedi periferiche di Riscossione Sicilia non debbano chiudere. Quindi, anche la sede di Vittoria dovrebbe essere salva. Dovrebbe: infatti, il condizionale è d'obbligo”. E’ quanto rilevano il presidente della Cna territoriale Giuseppe Santocono con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “La società di riscossione di proprietà della Regione per il 99% - affermano i due vertici dell’associazione di categoria cittadina in un documento - ha deciso comunque di sbaraccare alcuni sportelli decentrati. L'azienda, infatti, ha appena determinato la soppressione di 9 agenzie, lasciando attivi solo i punti nei capoluoghi di provincia. Ci risulta che a chiudere saranno le sedi di Marsala, Milazzo, Taormina, Sciacca, Modica, Vittoria, Termini Imerese, Acireale e Paternò. Per il presidente Crocetta non è un problema, per lui questo tipo di “razionalizzazione” va bene, anche perché lo sportello di Gela (la sua città) è stato salvato. Vorremmo capire quale metodo è stato utilizzato per esercitare questa revisione della spesa”. “A noi risulta – aggiungono ancora Santocono e Stracquadanio – che lo sportello di Vittoria – che ha solo 3 dipendenti – gestisca più di dieci contribuenti al giorno e incassi oltre 3,5 milioni di euro l'anno, quindi la sua chiusura ci sembra economicamente e funzionalmente immotivata. Ci chiediamo: ma quale dignità hanno il parlamento regionale e i suoi deputati (compresi i nostri cinque: gli onorevoli Assenza, Digiacomo, Dipasquale, Ferreri e Ragusa) che approvano una legge per poi vedere che una società controllata dalla Regione non la prende nemmeno in minima considerazione? A parole nessuno vuole creare disservizi, nei fatti i disservizi sono già in corso”.

giovedì 14 agosto 2014

Riscossione Sicilia, confermata la chiusura dell’ufficio di Vittoria. Tutto è avvenuto in silenzio. Un colpo pesante per il territorio e le sue imprese

 “Pare che la chiusura dell’ufficio Riscossione Sicilia di Vittoria sia confermata”. Lo affermano il presidente della Cna territoriale, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che aggiungono: “Approfittando del calo di tensione ferragostano, viene applicato il primo dei tagli che riguardano il territorio ipparino. L'ufficio serve, anzi serviva, i territori di Acate, Comiso e Vittoria. Adesso, anziani, imprese, cittadini dovranno recarsi a Ragusa per capire se le cartelle notificate sono dovute, per regolarizzare le proprie posizioni e per avviare una rateizzazione”. “La riduzione della spesa – continuano Santocono e Stracquadanio – non si è abbattuta sui privilegi dei superdirigenti o sulle consulenze, ma graverà sui cittadini di un comprensorio che conta circa 100mila cittadini e oltre 15mila imprese. Se qualcuno avrà problemi col fisco o con la previdenza dovrà recarsi a Ragusa. Tutto questo è avvenuto senza che un solo deputato regionale del nostro territorio – da Digiacomo ad Assenza, dalla Ferreri a Ragusa fino a Dipasquale – prendesse posizione e si impegnasse a contrastare questa scelta che mortifica e umilia una zona così ampia e così ricca di attività imprenditoriali”. La Cna di Vittoria continua: “A parole, i nostri onorevoli si dicono sempre pronti a difendere gli interessi del territorio e delle piccole imprese. Intanto, però, lo sportello Riscossione Sicilia (99% di proprietà della Regione Sicilia) di Vittoria sarà chiuso a settembre. Noi abbiamo lanciato l'allarme in tempi non sospetti. Nulla si è mosso, silenzio assoluto. Troppo impegnati i nostri deputati regionali nei tatticismi sfibranti della politica palermitana. Sembra di rileggere una versione d'appendice dei Viceré di De Roberto: “La nostra razza non è degenerata, è sempre la stessa”. Un’autocritica che, ne siamo certi, non sfiorerà i nostri rappresentanti regionali. Per colpa di qualcuno è scomparso l'ufficio di Riscossione Sicilia. Chissà, adesso, di chi sarà la responsabilità”.

Il PIL, misura di quale benessere?

L'Eurozona è seriamente nei guai. La sua economia più importante (sic), la Germania, registra una contrazione dello 0,2% del Pil nel secondo trimestre. Crescita zero per la Francia nello stesso periodo, mentre l'Italia è in recessione. C'è da preoccuparsi. Nessuno ormai crede che si possa trattare di una caduta momentanea. Viene in mente il discorso contro il PIL di Bob Kennedy. Lo riproponiamo. L'economicismo liberista, basato sull'esaltazione del PIL, ha prodotto solo guai che si abbattono e si abbatteranno solo su chi non lo ha determinato.
“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.”

Nel silenzio ferragostano chiude l'ufficio Riscossione Sicilia di Vittoria.

Noi abbiamo lanciato l'allarme in tempi non sospetti. Nulla si è mosso, silenzio assoluto. I nostri cinque deputati regionali era troppo impegnati nei sfibranti tatticismi della politica palermitana. Sembra di rileggere una versione d'appendice dei Viceré di De Roberto: “La nostra razza non è degenerata, è sempre la stessa» Un'autocritica che, siamo certi, non sfiorerà i nostri rappresentanti regionali. Per colpa di qualcuno è scomparso l'ufficio di riscossione Chissà, adesso di chi sarà la colpa?

http://livesicilia.it/2014/08/13/sicilia-e-servizi-no-grazie-riscossione-sicilia-si-rivolge-agli-esterni_527830/




sabato 9 agosto 2014

Interessante articolo di Ugo Piazza sul flop del Piano Giovani su www.palermoreport.it

Piano Giovani Sicilia. Ecco le verità nascoste... tenetevi forte!

Il Piano Giovani della Regione Siciliana è stato certamente un flop. C'è chi parla di un "semplice flop" tecnico gestionale chi, entrando un po più nel merito, come del resto proviamo a fare noi, si permette di far notare come forse è da ritenere impensabile che, un intervento serio e strutturato sulla disoccupazione giovanile in Sicilia, che ha superato il 70%, possa davvero essere concepito con soluzioni di questo tipo: 500 euro al mese lorde per sei mesi per tirocini in aziende di qualsiasi tipo senza alcuna garanzia per il tirocinante di poter essere successivamente contrattualizzato. Il dato interessante infatti sarà vedere quanti giovani dopo il "tirocinio" saranno occupati. Perchè è quello l'unico parametro di successo non certo quante domande arrivano. Se il grado di successo si misura in partecipanti e non in occupazione reale, non si deve parlare di piano giovani per l'occupazione ma di posteggio sociale e puro assistenzialismo, il tutto figlio di quella stessa cultura che ha distrutto la nostra terra del: "meglio poco che niente" .
Ma detto ciò, sempre per evitare che la storia di questo preannunciato ennesimo fallimento, si esaurisca con l'ignobile prassi dello scarica barile, ( non è colpa dell'assessore ma è responsabile il dirigente, anzi i responsabili sono i funzionari, no l'assistenza tecnica... e via scaricando.) vorremmo porre qualche domanda a chi è al vertice della piramide amministrativa di riferimento e colei che ha nelle settimane passate annunciato il Piano Giovani come la cura per tutti i mali.... l'Assessore Regionale al Lavoro Nelli Scilabra. Giovanissima studentessa universitaria di area PD , espressamente indicata dall' Onorevole Giuseppe Lumia.
Caro assessore Le chiediamo:
A) chi ha progettato politicamente il Piano Giovani? Chi lo ha concepito e su quali parametri di riferimento? Perchè con il 70% di disoccupazione giovanile certificata nell'isola, c'è da chiedersi, tale mente geniale cosa si aspettava? Che arrivassero qualche centinaio di adesioni e domandine...? Forse facendo due banali conti era da prevedere un afflusso per almeno 100 mila aspiranti? Lei che ne dice?
B) Perchè su un argomento così sostanziale si è scelto di attribuire uno stanziamento irrisorio di 500 euro al mese lorde, mentre si è preferito rifinanziare l'ignobile Tabella H dando contributi a pioggia ad associazioni varie vicine a politici e partiti, e nonostante i proclami in campagna elettorale e i numerosi scandali si continua a tenere in piedi il sistema della formazione regionale che costa centinaia di milioni di euro all'anno e che produce uno sbocco occupazionale inferiore al 5% rispetto al numero complessivo dei corsisti. Quanti tirocini si potevano ampliare sia nel tempo che nel compenso usando queste somme che in vece vengono buttate e palesemente rese clientela?
C) Il Piano Giovani, utile o inutile, ben congenito o meno, riguardo l'aspetto tecnico, come mai il sistema telematico è andato in tilt sia la prima che la seconda volta? A parte che certamente non si può dire che dell'esperienza si sia fatta virtù, ci può anche spiegare come mai con oltre 25 mila dipendenti regionali e una società partecipata che si chiama Sicilia e Servizi e che si occupa proprio di informatizzazione il Suo assessorato nella persona del dirigente generale Corsello con provvedimento numero 2706 del 4 giugno 2014 affidava, senza alcuna gara alla società genovese ETT spa ben 244.000,00 euro per la gestione proprio del piano giovani? Ora questi signori scelti in maniera discrezionale e senza alcuna evidenza pubblica ci restituiranno i soldi???
D) Perchè la pagina dell'assessorato in cui secondo la legge sulla trasparenza amministrativa si dovrebbe leggere contratto e clausole di servizio con la ETT è stata rimossa e vi m la scritta: " la pagina richiesta non è disponibile" Bhe strana coincidenza.... non crede alche Lei?
E) Come mai il dominio ww. Pianogiovanisicilia.com, tanto sbandierato e portato come fiore all'occhiello non risulta neanche di proprietà dell'amministrazione regionale, ma è registrato di proprietà della ETT. Registrare un dominio costa poche decine di euro, ma sopratutto ne da la piena disponibilità nel futuro... non è che questo è il classico trucchetto per poi avere la scusa di dovere continuare a lavorare con la stessa società senza procedere a gare con il sempre utile strumento del rinnovo tacito del contratto?
F) In ultima analisi, ma l'elenco potrebbe essere lungo, su un'operazione così dedicata come mai lo stesso dominio non è stato messo su una piattaforma dedicata, ma invece risulta su una piattaforma web condivisa da altre centinaia di siti, cosa che ovviamente indebolisce il singolo portale sia in termini di capienza di accessi diretti sia anche per ciò che riguarda la sicurezza dei dati. E, visto che un serve dedicato può costare circa e non oltre 2 – 3 mila euro all'anno, possiamo pensare che nei 244.000,00 euro dati alla ETT forse che forse un server dedicato ci poteva stare???
G) Ed ancora dove è possibile reperire l'elenco degli esperti, ovviamente esterni, che il Suo assessorato aveva ricercato tramite un avviso avente ad oggetto proprio la promozione del piano giovani sul Web. A parte questa continua necessità di reperire esterni, avendo la Sicilia l'organico pubblico più numeroso di tutte le altre regioni italiane... a questa trentina di esperti, almeno a loro vanno fatti i complimenti. Perchè se la loro attività era la promozione del piano giovani e visto le decine di migliaia di domande pervenute, senza ironia questi signori il proprio lavoro lo hanno saputo certamente fare. Ci piacerebbe sapere chi sono, così per fargli i complimenti...
Caro assessore noi le domande ci siamo permessi di porle .. ma credo che ci siamo anche dati le risposte. Meglio così, invece che risponderci inutilmente, avrà più tempo per risolvere i "problemucci" del piano giovani... Ci permetta di ricorda soltanto che tra non fare le cose e farle male... c'è sempre un'alternativa... farle bene.
di Ugo Piazza

venerdì 8 agosto 2014

Comunicazione importante per tutte le Imprese Associate

Con la presente intendiamo informarVi sulle opportunità oggi disponibili in materia di pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione.

E' già operativa una piattaforma per la certificazione dei crediti, disponibile al sito http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml, mediante la quale i creditori della Pubblica Amministrazione possono chiedere il riconoscimento del proprio credito commerciale (c.d. certificazione). Nel caso in cui la Pubblica Amministrazione in questione non provveda, il creditore, mediante la stessa piattaforma, potrà chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all’amministrazione inadempiente.

Inoltre, nel caso in cui si vanti un credito nei confronti di una Pubblica Amministrazione diversa dallo Stato (maturato al 31 dicembre 2013 e già certificato), il credito è assistito da garanzia dello Stato e le condizioni praticate dalle banche alle quali è possibile cederlo per ottenere immediata liquidità sono particolarmente vantaggiose (la percentuale di sconto, comprensiva di ogni onere e commissione, è  dell'1,90% in ragione d'anno per importi di ammontare del credito o dei crediti ceduti sino a 50.000 euro, ovvero dell'1,60% in ragione d'anno per importi eccedenti i 50.000 euro).

In particolare, se si vanta un credito maturato sempre entro il 31 dicembre 2013 e non si è ancora presentata apposita istanza di certificazione tramite la piattaforma, occorre fare prestissimo: la garanzia dello Stato e le condizioni vantaggiose di cui sopra saranno concesse solo se sarà stata presentata istanza di certificazione entro sabato 23 agosto 2014.
A questa comunicazione è allegata una breve guida (vademecum) con le informazioni per avere la certificazione del credito con cui ottenere immediata liquidità o compensare un debito tributario.

In caso di difficoltà, si può ricorrere all’help desk, utilizzando la funzione “Richiesta Assistenza" disponibile in alto a destra sul sito indicato all'inizio.

E' senza dubbio un'occasione importante per tante Imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Purtroppo il periodo feriale rischia di far passare inosservata la scadenza. Per questo Vi invitiamo alla massima attenzione!

Cogliamo altresì l'occasione per salutarVi cordialmente e per augurarVi di trascorrere serenamente la breve pausa delle ormai prossime ferie estive.

Giuseppe Massari - Presidente provinciale CNA Ragusa
Giovanni Brancati - Segretario provinciale CNA Ragusa 

La Cna: "Confindustria dai 2 volti" da www.corrierediragusa.it

Articolo intervista su www.corrierediragusa.it

«Belle parole di denuncia, quelle del presidente regionale della Piccola e media impresa di Confindustria Giorgio Cappello, ma contro chi? Contro la stessa Confindustria?» Con stile, ma sempre polemica è quella innescata da Giuseppe Santocono e Giorgio Stracquadanio dirigenti della Cna di Vittoria (foto). Giorgio Cappello, anche dalle colonne di Corriere di Ragusa, era intervenuto la settimana scors per lanciare il guanto della sfida alle banche, accusate di mettere il cappio al collo alle piccole e medie imprese praticando un sistema del credito che non può portare solo al collasso, alla macelleria sociale. Dichiarazioni che alla Cna di Vittoria sono piaciute, sebbene cariche di contraddizioni! «Sante parole- rintuzzano Stracquadanio e Santocono- che anche se sono pietre vanno lanciate nella giusta direzione per colpire il bersaglio. Ci sono alcune cose, piccole incongruenze, che andrebbero chiarite».

Le domande che la Cna di Vittoria pone a Giorgio Cappello sono due fendenti che puntano dritto al cuore del problema e inchiodano alle responsabilità dei ruoli. «Ma la politica del credito non la decidono i consigli di amministrazione delle banche, grandi e piccole, e nelle fondazioni che le gestiscono? In quasi tutti i c.d.a. siedono molti esponenti di area Confindustria. Alcuni occupano posizioni di vertice. In questi anni i colleghi confindustriali di Cappello che siedono nei cda non hanno forse avallato politiche del credito che vanno contro le esigenze delle micro e piccole imprese?».

Una sorta di gioco delle parti, quello che sottolineano Stracquadanio e Santocono, che vedono protagonisti, nel bene e nel male, gli stessi soggetti: ora benefattori ora avari nel prestare soldi. «Se è così- continua la replica- esimi esponenti della Confindustria hanno penalizzato quel tessuto produttivo che è la base economica (oltre il 90%) del nostro Paese? Le sue dichiarazioni vanno quindi contro importanti dirigenti della sua stessa organizzazione?»

Una presa di posizione che non evita la polemica. «Va detto con estrema sincerità – concludono Santocono e Stracquadanio -che non è assolutamente nostro interesse polemizzare con chi ha avanzato una doverosa denuncia pubblica; l´ultima di una lunga serie (la Cna da tempo ha evidenziato queste anomalie). Vorremmo però che si spiegasse, non a noi, ma ai tanti che hanno letto le dichiarazioni del dott. Cappello, come è possibile dichiarare di costituirsi parte civile "contro le vessazioni del sistema bancario" se ai vertici di quel sistema siedono imprenditori che aderiscono a Confindustria e in alcuni casi al governo?»

Giuseppe La Lota

sabato 2 agosto 2014

Soppressione degli uffici zonali di Inps e Riscossione Sicilia e isolamento infrastrutturale:la Cna di Vittoria monitorerà durante la trattazione al Consiglio comunale.

La Cna territoriale di Vittoria sarà presente alla seduta del Consiglio comunale che si terrà martedì 5 agosto. Così come già accaduto a Comiso, sarà l’occasione per monitorare da vicino i lavori del civico consesso che tratterà di argomenti di fondamentale importanza per le piccole e medie imprese locali. In particolare, ci si occuperà della riduzione della spesa con i relativi tagli di uffici come Inps, Riscossione Sicilia e Agenzia delle entrate oltre che dell'isolamento infrastrutturale. Le scelte fatte non possono essere subite in maniera silenziosa dai cittadini e dalle imprese di Vittoria. “Come organizzazione di categoria – afferma il presidente della Cna territoriale, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio – da tempo siamo impegnati affinché il territorio ipparino non rimanga un angolo dimenticato, utile solo per scorribande elettorali, siano esse nazionali, regionali o europee. Facciamo appello alla sensibilità di tutti i gruppi consiliari che sono rappresentati in Consiglio comunale ad essere presenti e a sostenere le nostre proposte. Sarebbe anche utile, oltreché doverosa, la presenza dei parlamentari della zona”.