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venerdì 8 agosto 2014

La Cna: "Confindustria dai 2 volti" da www.corrierediragusa.it

Articolo intervista su www.corrierediragusa.it

«Belle parole di denuncia, quelle del presidente regionale della Piccola e media impresa di Confindustria Giorgio Cappello, ma contro chi? Contro la stessa Confindustria?» Con stile, ma sempre polemica è quella innescata da Giuseppe Santocono e Giorgio Stracquadanio dirigenti della Cna di Vittoria (foto). Giorgio Cappello, anche dalle colonne di Corriere di Ragusa, era intervenuto la settimana scors per lanciare il guanto della sfida alle banche, accusate di mettere il cappio al collo alle piccole e medie imprese praticando un sistema del credito che non può portare solo al collasso, alla macelleria sociale. Dichiarazioni che alla Cna di Vittoria sono piaciute, sebbene cariche di contraddizioni! «Sante parole- rintuzzano Stracquadanio e Santocono- che anche se sono pietre vanno lanciate nella giusta direzione per colpire il bersaglio. Ci sono alcune cose, piccole incongruenze, che andrebbero chiarite».

Le domande che la Cna di Vittoria pone a Giorgio Cappello sono due fendenti che puntano dritto al cuore del problema e inchiodano alle responsabilità dei ruoli. «Ma la politica del credito non la decidono i consigli di amministrazione delle banche, grandi e piccole, e nelle fondazioni che le gestiscono? In quasi tutti i c.d.a. siedono molti esponenti di area Confindustria. Alcuni occupano posizioni di vertice. In questi anni i colleghi confindustriali di Cappello che siedono nei cda non hanno forse avallato politiche del credito che vanno contro le esigenze delle micro e piccole imprese?».

Una sorta di gioco delle parti, quello che sottolineano Stracquadanio e Santocono, che vedono protagonisti, nel bene e nel male, gli stessi soggetti: ora benefattori ora avari nel prestare soldi. «Se è così- continua la replica- esimi esponenti della Confindustria hanno penalizzato quel tessuto produttivo che è la base economica (oltre il 90%) del nostro Paese? Le sue dichiarazioni vanno quindi contro importanti dirigenti della sua stessa organizzazione?»

Una presa di posizione che non evita la polemica. «Va detto con estrema sincerità – concludono Santocono e Stracquadanio -che non è assolutamente nostro interesse polemizzare con chi ha avanzato una doverosa denuncia pubblica; l´ultima di una lunga serie (la Cna da tempo ha evidenziato queste anomalie). Vorremmo però che si spiegasse, non a noi, ma ai tanti che hanno letto le dichiarazioni del dott. Cappello, come è possibile dichiarare di costituirsi parte civile "contro le vessazioni del sistema bancario" se ai vertici di quel sistema siedono imprenditori che aderiscono a Confindustria e in alcuni casi al governo?»

Giuseppe La Lota

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