“Pare
che la chiusura dell’ufficio Riscossione Sicilia di Vittoria sia confermata”.
Lo affermano il presidente della Cna territoriale, Giuseppe Santocono, e il
responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che aggiungono: “Approfittando
del calo di tensione ferragostano, viene applicato il primo dei tagli che
riguardano il territorio ipparino. L'ufficio serve, anzi serviva, i territori
di Acate, Comiso e Vittoria. Adesso, anziani, imprese, cittadini dovranno
recarsi a Ragusa per capire se le cartelle notificate sono dovute, per
regolarizzare le proprie posizioni e per avviare una rateizzazione”. “La
riduzione della spesa – continuano Santocono e Stracquadanio – non si è abbattuta
sui privilegi dei superdirigenti o sulle consulenze, ma graverà sui cittadini
di un comprensorio che conta circa 100mila cittadini e oltre 15mila imprese. Se
qualcuno avrà problemi col fisco o con la previdenza dovrà recarsi a Ragusa.
Tutto questo è avvenuto senza che un solo deputato regionale del nostro
territorio – da Digiacomo ad Assenza, dalla Ferreri a Ragusa fino a Dipasquale
– prendesse posizione e si impegnasse a contrastare questa scelta che mortifica
e umilia una zona così ampia e così ricca di attività imprenditoriali”. La Cna
di Vittoria continua: “A parole, i nostri onorevoli si dicono sempre pronti a
difendere gli interessi del territorio e delle piccole imprese. Intanto, però,
lo sportello Riscossione Sicilia (99% di proprietà della Regione Sicilia) di
Vittoria sarà chiuso a settembre. Noi abbiamo lanciato l'allarme in tempi non
sospetti. Nulla si è mosso, silenzio assoluto. Troppo impegnati i nostri
deputati regionali nei tatticismi sfibranti della politica palermitana. Sembra di rileggere una versione d'appendice dei Viceré di
De Roberto: “La nostra razza non è degenerata, è sempre la stessa”.
Un’autocritica che, ne siamo certi, non sfiorerà i nostri rappresentanti
regionali. Per colpa di qualcuno è scomparso l'ufficio di Riscossione Sicilia. Chissà,
adesso, di chi sarà la responsabilità”.
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