Visualizzazioni totali

lunedì 28 dicembre 2015

CRIMINALITA': LA CNA DI VITTORIA SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA

Signor Presidente,

ci rivolgiamo a Lei nella qualità di dirigenti di un'associazione di categoria - la Cna - da anni impegnata nella rappresentanza delle piccole imprese che operano in un territorio complesso ma economicamente dinamico. Vittoria, la nostra città, rischia di ripiombare negli anni bui quando i soprusi e le estorsioni di una criminalità organizzata forte e strutturata, la resero tristemente famosa. Nell'anno che sta per concludersi diversi sono stati gli incendi di natura dolosa che hanno “carbonizzato” alcune attività.

La crisi economica ha colpito questa città in modo duro (come del resto tutto il Mezzogiorno). La criminalità organizzata ne sta approfittando per diventare padrona della crisi. I media parlano di questa terra non più per la sua capacità economica nè per la voglia di volersi riscattare, ma ci raccontano quanto sia forte la violenza criminale. La politica è lontana anni luce dalle nostre realtà produttive. Le normative bancarie impediscono alle imprese sane di accedere al credito. Se a tutto questo si associa il racket, con tutto ciò che si trascina dietro, il cocktail rischia di essere sconvolgente per il lavoro legale e produttivo di questa terra.

A noi non basta più essere solo persone oneste. Questa condizione non ci rende tranquilli. Insieme ad altri imprenditori abbiamo dato vita ad un'associazione antiracket. Vorremmo però uno Stato più presente, più attento. Gli organi inquirenti, malgrado i tagli imposti dalla riduzione della spesa, svolgono un lavoro encomiabile. Lo testimoniano le tante operazioni di contrasto all'economia mafiosa. Servirebbe più intelligence. Servirebbero più uomini e più mezzi per ricreare fiducia e serenità. Non è stato per nulla piacevole leggere su diversi organi di stampa che 450 militari italiani saranno mandati in Iraq per difendere un'impresa che ha vinto l'appalto per la manutenzione di una diga. E' giusto difendere gli interessi italiani all'estero. Ma la sicurezza di oltre 5000 attività (tante sono quelle che operano a Vittoria) che fanno impresa in un territorio difficile, creando progresso, lavoro e risparmio nella legalità, deve essere sempre mortificata dalla “spending review”? Al netto di una voluta drammatizzazione ci pare che le tante micro e piccole imprese che operano a Vittoria, in Sicilia, nel Mezzogiorno, siano figlie di un dio minore.

Non possiamo permettere che la mafia diventi definitivamente forza economica impedendo in modo radicale la crescita e lo sviluppo dell'economia legale.

Conosciamo la Sua storia e la Sua attenzione su questi temi, per questo facciamo appello al Suo ruolo e alla Sua sensibilità istituzionale. Intervenga nei modi che riterrà più opportuni. Non vogliamo rimanere soli.

Certi del suo interessamento cogliamo altresì l'occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti e auguri di Buone feste e buon anno.


Vittoria, 28/12/2015
Il Presidente
Giuseppe La Terra

Il Responsabile

Giorgio Stracquadanio

venerdì 11 dicembre 2015

Autoporto di Vittoria, si comincia ad asfaltare l’esterno


Finalmente si procede ad asfaltare. E’ strano vedere al cantiere dell'autoporto mezzi e attrezzature per la bitumazione del tracciato stradale. Questo significa che il primo stralcio dell'opera, fra qualche settimana, sarà terminato e che bisognerà solo completare le ultime rifinizioni, attendere il collaudo dell'opera e poi la stessa potrà forse essere attivata”. Lo dicono il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, a proposito degli interventi tuttora in fase di completamento nel sito di contrada Crivello. “E’ da sottolineare l’impegno – proseguono La Terra e Stracquadanio – con cui l'impresa è riuscita a completare l'opera (anche se in ritardo sulla tabella di marcia). Senza dimenticare come anche la nostra organizzazione sin dall'inizio abbia creduto in questo percorso. Seguendone e sollecitandone ogni passaggio: dal progetto di massima all'appalto, fino alla realizzazione. Siamo stati per molti versi anche eccessivamente pressanti. Ma era necessario. E continueremo a mantenere questo nostro atteggiamento fino a quando l’autoporto non sarà operativo a tutti gli effetti”.
La Cna, poi, si pone una serie di interrogativi. “Infatti – dicono ancora La Terra e Stracquadanio – vorremmo capire che fine faranno (o hanno fatto) le somme del ribasso d’asta. E poi sarebbe utile verificare l'iter del secondo stralcio dell'opera su cui è calato un silenzio assordante. Infatti, l'opera, così com'è, risulta poco attraente. Serve qualche struttura in più per renderla appetibile. La strada che porta al completo funzionamento dell’autoporto è ancora lunga. Bisogna cominciare a ragionare subito sulla società di gestione. Noi abbiamo alcune proposte che a breve metteremo in campo. Il rischio che, dopo tanti sacrifici, rimanga solo una grande cattedrale nel deserto, assaltata dal degrado, c'è tutto. Noi, e lo diciamo sin da ora, non possiamo permetterlo e non rinunceremo al nostro ruolo”.


giovedì 10 dicembre 2015

Campagna contro la concorrenza sleale e l’abusivismo La Cna Autoriparazione scende in campo

Una campagna a 360 gradi contro la concorrenza sleale e l’abusivismo. Ad annunciarla, durante la visita a Ragusa nella sede provinciale di via Psaumida, è stata la responsabile nazionale della Cna Autoriparazione, Antonella Grasso, che, di fronte ai rappresentanti delle forze dell’ordine e a tutti gli operatori del settore intervenuti, ha parlato della necessità di avviare un percorso sinergico per fermare un circuito vizioso che rischia, e in parte lo già sta facendo, di mettere in ginocchio le imprese in regola, quelle che pagano le tasse e che, a un certo punto, si trovano di fronte a un bivio: chiudere o praticare l’abusivismo per evitare di finire a fondo. “Una situazione inconcepibile – ha detto Grasso – per cui è necessario adottare le opportune contromisure. E da questo momento la Cna darà il via a una campagna aggressiva e pesante affinché il problema possa essere affrontato nella maniera dovuta. Non è più il tempo di rimanere a guardare”. All’incontro hanno partecipato i vertici regionali del comparto, il presidente di Cna Autoriparazione, Giuseppe Vito Sauta, con il responsabile Salvatore Belfiore, oltre al presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, al componente della presidenza provinciale con delega all’abusivismo, Maria Carmela Modica Belviglio. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Cna Servizi alla comunità settore autoriparazione, presieduta da Vincenzo Canzonieri, con responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. “Questo appuntamento – ha spiegato Canzonieri – ci ha consentito di fare il punto su una situazione sempre più complessa, analizzando da vicino tutte le problematiche riguardanti il fenomeno dell’abusivismo nel settore che sembra avere raggiunto livelli allarmanti e rispetto al quale è necessario trovare delle soluzioni univoche. Ecco perché abbiamo chiesto il coinvolgimento del prefetto e dei rappresentanti delle forze dell'ordine (carabinieri, polizia stradale, guardia di finanza e polizia provinciale). Lo sappiamo. Questo fenomeno è difficile da contrastare. Ma da qualche parte si deve pure cominciare. Altrimenti la strada delle imprese che oggi sono in regola è segnata”.