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mercoledì 24 agosto 2022

Caro energia, le cartiere che forniscono i produttori di imballaggi a rischio default nel versante ipparino. La Cna di Vittoria attiva una mail a cui potere inviare le bollette più salate


La mancata sensibilità e la poca conoscenza del mondo produttivo locale, da parte di chi ha responsabilità politiche, rischiano di mandare in default il nostro sistema economico, in particolare quello dell’area ipparina. Le microimprese sono già ora, e lo saranno ancora di più tra qualche settimana, sfibrate dall’aumento dei costi energetici. Un’impresa del comparto logistico, un settore strategico per la filiera dell'agroalimentare, nel 2021 spendeva, per il costo dell'energia, 120 mila euro all’anno. La stessa attività, solo per i mesi di luglio e agosto di quest'anno, si è vista recapitare bollette legate all’energia per un importo che supera le 70mila euro. “Le cartiere, che forniscono i nostri produttori di imballaggi – chiariscono dalla Cna di Vittoria – a seguito dell’aumento vertiginoso dei costi energetici, sono a rischio chiusura. Le nostre imprese di imballaggio, oltre ad avere difficoltà nel reperire la materia prima ed essendo esse stesse energivore, rischiano il default energetico. L'impennata del gas naturale rischia di coinvolgere già nelle prossime settimane anche i gas refrigeranti, cioè quelli usati per raffreddare sia i vagoni frigo dei tir, sia i magazzini a temperatura controllata dove momentaneamente viene conservata la nostra ortofrutta. I settori della ristorazione e del turismo stanno vivendo la stessa grave problematica. Manca poco più di un mese alla scadenza del voto sia per il rinnovo del Parlamento nazionale e regionale che per l’elezione del presidente della Regione e fino ad ora le imprese non hanno sentito una proposta che venga incontro a queste problematiche”. La Cna di Vittoria, per dare voce alle imprese dei vari comparti e nello stesso tempo per mettere a conoscenza del problema una classe politica distante dai problemi reali del territorio, ha attivato una casella di posta elettronica crisienergia@gmail.com dove sarà possibile inviare le ultime bollette 2022 insieme a quelle relative allo stesso periodo del 2021 in modo da poter effettuare un confronto e capire a quanto ammonta realmente il balzo dei costi energetici.


(Ufficio stampa Giorgio Liuzzo)