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lunedì 22 dicembre 2014

Il Paes del Comune di Vittoria è finito in un vicolo cieco?

Il Paes, possibile strumento di rilancio per diverse attività imprenditoriali e professionali della nostra città, è finito in un vicolo cieco?”. Questo l’interrogativo che il responsabile organizzativo della Cna territoriale di Vittoria, Giorgio Stracquadanio, si pone dopo che, in seguito alla presentazione di una prima stesura dell'inventario di base delle emissioni, avvenuta lo scorso 16 ottobre da parte del Rtp Caramazza (raggruppamento che si è aggiudicato tramite procedura negoziata l’affidamento del servizio per l’adozione e monitoraggio del Paes), tutto sembra essersi intorpidito. “Rovistando nella rete – prosegue Stracquadanio – abbiamo trovato una lettera datata 19 novembre 2014 che l'Ordine degli ingegneri della provincia di Ragusa ha inviato all'ing. Angelo Piccione, dirigente dell'unità intersettoriale gestione appalti, al sindaco e per conoscenza all'Autorità nazionale anticorruzione. Nella missiva si legge quanto segue: “Il presidente (ing. Angelo Piccione) dispone, altresì, che nel caso qualcuno dei suddetti concorrenti soggetti a verifica (nel caso specifico Spes Consulting in quanto sorteggiata) non sia in grado di dimostrare il possesso dei requisiti dichiarati si procederà all'esclusione, alla rimodulazione della graduatoria, ed all'incameramento della cauzione. Poiché il servizio di cui trattasi è stato affidato in via definitiva al suddetto Rtp Caramazza capogruppo, questo Consiglio dell’ordine, alla luce di quanto sopra esposto, ritiene che con molta probabilità la gara di cui trattasi sia stata aggiudicata dal Comune di Vittoria senza avere completato le verifiche nei confronti della Spes Consulting che, per analogia con il Comune di Paternò, avrebbe dovuto determinare la rimodulazione della graduatoria con individuazione di un aggiudicatario diverso dal predetto Rtp Caramazza capogruppo”. In parole povere, secondo l'Ordine degli ingegneri, il Comune non doveva aggiudicare la stesura del Paes all'Rtp Caramazza. “La cosa – prosegue Stracquadanio – crea preoccupazione e imbarazzo perché entro il 31 gennaio prossimo scadrà il termine per la richiesta del contributo della redazione del Paes e tra la diversa documentazione da allegare c'è anche la delibera del Consiglio comunale di approvazione del Paes. Ecco perché ci rivolgiamo al sindaco per chiedere: ad un mese dall'importante scadenza, si ha certezza di chi deve redigere il Piano di Vittoria? A che punto è la redazione di tutta la documentazione necessaria per entrare nel programma di ripartizione? Facciamo notare come il possesso di un Paes regolarmente approvato dal Consiglio comunale (?) e validato dall'organo tecnico della Commissione europea è precondizione per l'accesso a fondi comunitari. Invitiamo cortesemente il sindaco a rispondere ai nostri interrogativi, dicendoci con sincerità e chiarezza come stanno i fatti. La nostra organizzazione, insieme a tante imprese del settore, ha creduto sin da subito a questo strumento come uno dei mezzi in grado di riattivare la nostra economia. Si rimane in attesa di risposte chiare ed esaustive”.