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sabato 18 luglio 2015

Autoporto di Vittoria: Il completamento del primo stralcio è essenziale dopo l’inaugurazione dell’interporto di Catania.




Il completamento in tempi rapidi dell’autoporto di Vittoria, considerata l’inaugurazione dell'interporto di Catania avvenuta pochi giorni fa, diventa ancora più urgente”. Lo dice il presidente della Cna territoriale cittadina, Giuseppe La Terra, di concerto con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “L'infrastruttura catanese – aggiungono i due – insieme con il nostro autoporto, era inserita nel famoso Accordo di programma quadro del trasporto merci e della logistica siciliana. Entrambe quindi sono strutture rilevanti per lo sviluppo del Sud Est e devono in qualche modo “dialogare”. In quest'ultimo periodo abbiamo verificato come i lavori di completamento del primo stralcio dell’autoporto siano quasi in dirittura d'arrivo (il condizionale è fortemente obbligatorio). Pare che manchi solo di asfaltare la viabilità interna della struttura. Se è così come pensiamo, il primo pezzo dell'autoporto potrebbe essere pronto entro settembre e quindi messo subito nelle condizioni di poter operare”. “Per questo, come Cna – continuano ancora La Terra e Stracquadanio – oltre a risollecitare l’Amministrazione (nella qualità di ente che ha appaltato l'opera), affinché sia rispettato il completamento dell'autoporto, ci stiamo attivando per individuare e proporre modelli di gestione dell'infrastruttura. Nel contempo non sappiamo, anche se più e più volte abbiamo incalzato la Giunta municipale, se sono stati avviati tutti i percorsi che portino ad appaltare il secondo stralcio dell'opera. Infine, facciamo notare che il nostro Comune ha aderito al “Distretto del Sud-Est”, uno strumento che è stato definito utile al rilancio di questa zona e che può facilitare l'accesso ai fondi europei di Horizon 2020. Se questo progetto ha preso forma e ha assunto consistenza pensiamo sia venuto il tempo di farlo funzionare proprio a partire dall’autoporto”.


mercoledì 15 luglio 2015

Serve riqualificare la rete idrica

Comunicato Stampa –  15 luglio 2015


La Cna territoriale di Vittoria rivolge un invito al Comune:
“E’ necessaria una seria sistemazione della rete idrica
e adoperarsi per avviare il riutilizzo dell’enorme massa
di acqua reflua che si perde nel nostro ambito cittadino”


“Le varie crisi idriche, legate a incidenti o a manutenzioni nella rete cittadina, che in quest'ultimo periodo la città ha vissuto e superato, ci impongono una serie di riflessioni che guardino con molta più attenzione ad una gestione sostenibile della risorsa acqua”. E’ quanto evidenziano il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe La Terra, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Pensiamo innanzitutto – spiegano i due – ad una seria sistemazione della rete idrica cittadina che sempre più spesso viene paragonata a un colabrodo. L'acqua sta diventando una risorsa rara il cui prezzo è destinato ad aumentare, per questo riteniamo le diverse perdite, che si verificano nella nostro sistema idrico, uno spreco non più tollerabile. Altro fattore importante su cui bisognerebbe puntare è il riutilizzo dell'enorme massa di acqua reflua che si perde nel nostro territorio. La normativa comunitaria, nazionale e regionale considera il riutilizzo delle acque reflue come uno degli strumenti con cui attuare una razionale e sostenibile gestione delle risorse idriche. Ma ci pare che l’Amministrazione, da questo punto di vista (vorremmo essere smentiti) sia stata poco attenta. Le acque reflue urbane presentano attualmente maggiori problemi di smaltimento a causa della presenza sempre più ampia di sostanze inquinanti”. “E' evidente, quindi – aggiungono La Terra e Stracquadanio – la necessità di depurare attraverso sistemi di trattamento che evitino l'inquinamento del nostro fiume e quindi del mare. Va anche considerato come il riutilizzo delle acque reflue depurate può essere considerato un espediente innovativo ed alternativo nell’ambito di un uso più razionale della risorsa idrica. Il vantaggio economico del riutilizzo risiede nel fornire alla comunità un approvvigionamento idrico, almeno per alcuni usi per i quali non si richieda acqua di elevata qualità, a costi più bassi, poiché il riciclo costa meno dello smaltimento. Infine, la nostra organizzazione, dopo aver garbatamente indotto l'amministrazione ad installare contatori idrici in alcune attività economiche (acconciatori, albergatori, autoriparatori) e avendo verificato come sia i consumi sia gli importi siano notevolmente cambiati, torna a sollecitare l'installazione dei contatori idrici anche nelle abitazioni civili. Il pagamento sulla base dei volumi consumati indurrebbe i cittadini a non sprecare l'acqua. Queste nostre considerazioni sono tenute assieme da un unico filo conduttore: creare opportunità e lavoro per le nostre imprese. La riqualificazione del nostro sistema idrico, oltre a migliorare la qualità della vita, permetterebbe alle numerose imprese del settore di ottenere commesse di lavoro. Sin da ora possiamo assicurare che la Cna territoriale di Vittoria si impegnerà verso questa direzione che ha una duplice valenza: sostenere le imprese e dare competitività al territorio evitando disservizi e inquinamento”.