Da La Sicilia del 17/02/2015
Il ribasso troppo
alto, le perizie troppo basse. In una tutt’altro che palpitante
altalena di numeri, progetti e lavori che non partono, si è
incagliata la vicenda autoporto. La tanto attesa fumata bianca, che
doveva arrivare nel pomeriggio di ieri a margine dell’incontro tra
il Comune di Vittoria e Giuseppe Ingallina del Consorzio Galileo
(ditta esecutrice dei lavori), non è arrivata. Pare, però, non
essere neanche nera. Diciamo che siamo su una fumata grigia canna di
fucile. La gradazione, leggasi canna di fucile, non è scelta a caso,
perché sull’autoporto sono puntati gli occhi di un intero
territorio. A margine dell’incontro, a rompere gli indugi ed a
raccontare gli ultimi risvolti, è il Vicesindaco Filippo Cavallo.
“Provengo da un sopralluogo pomeridiano all’autoporto. Ho visto
lo stato dei lavori, le cose da fare e le progettualità da
implementare. Tra queste – spiega Cavallo – figura una recinzione
non da cantiere, ma effettiva capace di proteggere una struttura
importante come quella di cui parliamo. Tra noi ed il Consorzio
Galileo, non esistono distanze di vedute economiche, ma solo tecnico
procedurali. Parliamo – aggiunge Cavallo – di una pompa di
sollevamento o di un piccolo ascensore montacarichi. Ho dato tempo
fino a giovedì alla Ditta per vagliare al meglio la variante e
pronunciarsi. Non penso – conclude Cavallo - ci saranno ulteriori
problemi e credo proprio che i lavori prenderanno il via entro il
mese”. Ingallina raggiunto telefonicamente risponde subito con un
“non ho firmato la perizia”, lasciando presagire che le parti
siano più lontane di quanto si possa immaginare, poi aggiunge.
“Dubito – aggiunge – che riesca a dare una risposta entro
giovedì. Certamente lo farò entro i primissimi giorni della
prossima settimana. Intanto – continua – ho dato mandato a due
miei tecnici di studiare bene le modifiche. Parliamo di una struttura
importante e margini di errore non sono tollerabili. Certo è –
conclude – che le parti sono più vicine rispetto ai giorni
passati”. Intanto nella stessa area, con delibera del consiglio
comunale dello scorso 23 settembre è stata individuata una zona di
oltre 5 mila mq da adibire ad area di ammassamento per la Protezione
Civile. Stranezza? Cavallo ha una risposta anche a questo quesito.
“Nessuna stranezza. Penso, invece, trattasi di una scelta ben
congeniata. Si tratta di un’area sicura che di certo sarà utile
per il servizio che dovrà essere espletato. Tra le due situazioni,
non ci sono punti di contatto né di conflitto”.
C’è chi, come già
mostrato negli ultimi tempi, non è contento della gestione della
vicenda autoporto. E’ il Presidente della Cna provinciale, Giuseppe
Santocono, che tira giù dubbi e perplessità. “Questa struttura –
esordisce Satocono - è strategica per l'economia del nostro
territorio. Tanti non sanno nemmeno cosa sia, a cosa serve. Però, se
quest'area della Sicilia vuole avere un ruolo nella gestione e nella
movimentazione delle merci, ha bisogno di un complesso di strutture e
servizi integrati tra le diverse modalità di trasporto.
L’affidamento dell’area alla Protezione Civile – aggiunge - è
la dimostrazione lampante che chi ha sostenuto quell'atto, 11
consiglieri, non sa neanche lontanamente cos'è e a cosa serve quella
struttura. Vogliamo capire come organizzazione, se per il Sindaco di
Vittoria l'autoporto è o no una priorità. Vogliamo si attivi magari
convocando un tavolo tra l'amministrazione, l'impresa aggiudicataria
e la Cna”.
Davide La Rosa
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