Procedure di utilizzo dei fondi ex Insicem, la Cna di Vittoria a confronto con la Commissione straordinaria a palazzo Iacono
E’
stato un utile confronto quello che si è tenuto ieri a Palazzo
Iacono tra la Commissione straordinaria del Comune di Vittoria,
rappresentata dal dott. Gaetano D’Erba, e la dirigenza locale della
Cna, rappresentata dal presidente Rocco Candiano e dal responsabile
organizzativo Giorgio Stracquadanio, oltre che dal presidente
territoriale Giuseppe Santocono. Sul tavolo l’utilizzo, tramite
avviso pubblico, dei fondi ex Insicem previsti dall’azione
strategica n.5 che prevede finanziamenti alle imprese a seguito
dell’emergenza Covid-19. All’inizio della riunione il dirigente
dell’ufficio sviluppo economico, Alessandro Basile, ha illustrato
una bozza di bando per la presentazione delle istanze di
finanziamento finalizzate in particolare alla capitalizzazione,
rispetto alla quale sono stati stanziati 224.454,98 euro, e agli
interventi in conto interessi, con uno stanziamento pari a 174.085,09
euro. La Cna, nel condividere positivamente il metodo concertativo
scelto dal commissario D’Erba, ha fatto notare come le linee guida
deliberate dal soggetto attuatore - vale a dire il Libero Consorzio
di Ragusa – non abbiano tenuto assolutamente conto delle
caratteristiche peculiari delle forme giuridiche presenti tra imprese
attive nel territorio ragusano, e in particolare in quello
vittoriese. Infatti, a Vittoria attualmente operano 7.291 imprese:
1.653, pari al 22%, sono imprese di capitale; 720 sono imprese di
persone, pari al 10%; 4.479, pari al 61%, sono ditte individuali
(percentuali molto simili si riscontrano se si riporta il tutto a
livello provinciale). E’ stato quindi ribadito che in quest’ultima
fetta, molto consistente, opera il maggior numero di microimprese
messe in forte difficoltà dall’emergenza Covid-19. In questa fase
chi si trova in una situazione economicamente difficile non bada alla
capitalizzazione ma pensa piuttosto a come rimettere in carreggiata
la propria attività. La Cna ha chiesto altresì che il bando possa
avere una modalità di presentazione delle domande in modo classico e
non a sportello. Infine, è stato chiesto di verificare se esiste la
possibilità di allargare i settori economici da aiutare tramite una
riconsiderazione dei codici Ateco. Queste riflessioni sono state
condivise anche dal commissario D'Erba il quale, in merito alle forme
giuridiche da sostenere, ha affermato di voler verificare se ci sono
i margini per rivedere alcuni punti insieme al Libero consorzio,
venendo così incontro alle esigenze reali delle microimprese da
sostenere.
Nessun commento:
Posta un commento