La farsa tragicomica
della moratoria Crias per le imprese artigiane si arricchisce di
nuovi capitoli. Intanto pare che pochi giorni fa sia stato nominato
un nuovo commissario ad acta e pare pure che la CRIAS abbia già
predisposto i moduli per richiedere questa sospensiva . Ora, a
seguito di due fatti positivi ci deve essere una circostanza che li
limita altrimenti che tragicommedia sarebbe? L'intoppo sta nel fatto
che il neo commissario non ha potere per deliberare la moratoria. Ci
risulta, infatti, che pochi giorni fa (venerdì scorso) sia partita
una missiva dalla Crias indirizzata all'assessorato regionale
competente dove si chiede di assegnare questi poteri. Ma chi dovrebbe
attribuire questa facoltà se non un assessore? Purtroppo
attualmente non ci sono assessori, c'è solo il neo presidente il
quale è particolarmente impegnato. Ricapitolando: la norma sulla
moratoria c'è dal 12 marzo scorso, la copertura finanziaria esiste
(sono stati stanziati 10 milioni di euro), i moduli sono stati
predisposti, il commissario è stato nominato ma, dopo nove mesi,
non può deliberare perché tra le sue competenze non c'è questa
prerogativa. Suggeriamo ai parlamentari regionali del nostro
territorio (da poco eletti e rieletti) di attivarsi sollecitando il
neopresidente Crocetta. Potrebbe assegnare lui stesso questa
prerogativa al commissario sbloccando così la moratoria. Vogliamo
ricordare come questo intervento nasce dalla lettera di un artigiano
di Vittoria che tramite la CNA locale ha avuto il coraggio di dire
pubblicamente qual'è la sua situazione economica (non è dissimile
da tante altre) Da troppo tempo diverse imprese del nostro
territorio, che operano nella legalità, aspettano in modo composto
questo intervento. Attivare la moratoria sarebbe un gesto
rivoluzionario.
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