“La
moratoria Crias è diventata una farsa tragicomica”. E’ quanto
sostengono il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe
Santocono, e
il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Il 12 marzo
scorso (in considerazione dell’accordo tra ministero dell’Economia,
ministero dello Sviluppo economico, Abi e associazioni di categoria
del 28 febbraio 2012) – ricordano Santocono e Stracquadanio – la
Giunta regionale siciliana deliberava la sospensione. Sempre nella
deliberazione si scriveva che la Crias doveva presentare entro 15
giorni dalla comunicazione una dettagliata relazione all’assessore
regionale per l’Economia ai fini delle determinazioni
conseguenziali. Il
tempo è trascorso, siamo a novembre, ma non si muove foglia. Anzi
tutto sembra immerso in un sonno profondo. Informandoci presso la
Crias addirittura si scopre che, pur essendoci norma e stanziamento,
l’ente non può deliberare la moratoria perché il commissario è
decaduto e si aspetta la nomina del nuovo Cda.
Assurdo ma vero”. “Va aggiunto – dicono ancora Santocono e
Stracquadanio – che la moratoria scadrà il prossimo dicembre senza
essere mai stata attivata. Quindi, riepilogando, la moratoria c’è,
le somme ci sono, la scadenza è certa ma non si conoscono i tempi
d'avvio. In parole povere: le imprese artigiane, essendo figlie di un
dio minore, possono aspettare”. Il presidente e il responsabile
organizzativo della Cna di Vittoria incalzano: “Per fare qualcosa
bisogna forse aspettare che qualche imprenditore, per elemosinare
attenzione, compia gesti estremi e irreparabili? A chi addebitare
questa eventuale responsabilità? Ogni giorno, nostro malgrado, siamo
costretti a misurare la solitudine di chi continua a credere nella
propria attività operando nella legalità tra mille difficoltà.
Tutto questo, però, non è apprezzato da una classe dirigente sino
ad oggi brava solo a parole. Non possiamo più accettare questi
atteggiamenti che hanno il sapore della presa in giro. Stiamo
seriamente valutando l’attuazione di azioni pacifiche ma
eclatanti”.
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