Visualizzazioni totali

giovedì 11 ottobre 2012

Strano e immotivato il silenzio degli amministratori di Comiso.


Il silenzio degli amministratori di Comiso sulla zona artigianale è strano e immotivato. Questo  quello che è emerso nella riunione tenuta, nei locali cittadini della Cna, dai rappresentanti di alcune ditte insediate nella zona Pip del centro casmeneo. “Comprendiamo – dicono il presidente territoriale Giovanni Calogero e il responsabile organizzativo Giovanni Sallemi – come gli impegni istituzionali legati allo sblocco dell’aeroporto tengano la Giunta particolarmente occupata, ma è anche vero che le imprese che hanno investito centinaia di migliaia di euro nella zona Pip meritano attenzione, rispetto e disponibilità. Facciamo notare, ancora una volta, che quest’area è diventata un cattivo biglietto da visita per le ditte insediate ma soprattutto per Comiso. Clienti, fornitori, rappresentanti arrivano e trovano belle aziende inserite in un contesto che, con un eufemismo, definiamo poco ospitale. Per questo torniamo a chiedere maggiore attenzione nei confronti di chi compie investimenti, crea occupazione e sviluppo vero”.
“Ad onore del vero – aggiungono Calogero e Sallemi – va anche detto che, dopo le nostre segnalazioni, l'Amministrazione si è attivata. Alcune piccole azioni di riqualificazione dell’area sono state effettuate, ma è solo un primo timido passo, ancora molto deve essere fatto e soprattutto mantenuto. Le discariche che abbiamo segnalato non solo non sono state rimosse ma continuano a crescere. Questo, oltre a sottolineare l’inciviltà cronica di qualche cittadino, dimostra che la videosorveglianza non funziona come dovrebbe. Le strade che collegano la zona Pip con il resto del territorio sono più adatte alla circolazione degli animali da soma che a quella di auto, furgoni o tir. Abbiamo appreso dall’Amministrazione che esiste un progetto di riqualificazione della viabilità fermo al Cipe dal 2008. Forse è venuto il momento di sollecitarlo. Quattro anni di silenzio sembrano tanti. Nel frattempo una serie di interrogativi: si potrebbe asfaltare la strada fino alle vicinanze del torrente e poco dopo lo stesso? Il centro direzionale potrebbe essere messo in sicurezza prima che venga definitivamente smontato? In attesa che queste domande trovino una risposta, invitiamo il sindaco ad avere l’audacia (la stessa che hanno le imprese insediate) di trascorrere un paio d’ore insieme con le ditte e con il gruppo dirigente della Cna nella zona Pip per verificarne lo stato e individuare soluzioni possibili e praticabili in tempi brevi”.

Nessun commento:

Posta un commento