A Vittoria
c’è troppo abusivismo. Le imprese che operano nella legalità sono
stanche di vedersi rubare il lavoro sotto gli occhi da chi non versa
tributi e contributi, non conosce cos'è l'Iva, la Camera di
commercio, l'Inps, l'Inail, la legge sulla privacy, la normativa
sulla sicurezza. E’ quanto denunciano il presidente della Cna di
Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo,
Giorgio Stracquadanio. “Questo problema – aggiungono i due –
c'è sempre stato e la nostra organizzazione più volte l'ha messo in
piazza pubblicamente. Ora, con la crisi attuale, il fenomeno sta
raggiungendo dimensioni non più sopportabili. Edilizia,
acconciatura, commercio i settori più bersagliati. Ci sono pochi
controlli e questi stessi riguardano, paradossalmente, le attività
che operano in regola. Una duplice beffa: subire la concorrenza
sleale ed essere sottoposti a controlli”. “Pensiamo – dicono
ancora Santocono e Stracquadanio – che la misura sia colma. Il
fenomeno, grazie anche alla crisi, rischia di raggiungere dimensioni
non più “governabili”, minando alla base il tessuto produttivo
sano già schiacciato dalla mancanza di accesso al credito. Stiamo
pensando di avviare iniziative
di concerto con polizia municipale, Guardia di finanza e Agenzia
delle entrate, allo scopo di stanare le irregolarità nel settore
dell’artigianato e tutelare quindi chi lavora onestamente ma viene
percepito come evasore”.
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