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martedì 16 ottobre 2012

A Vittoria dilaga l’abusivismo. Il fenomeno ha raggiunto dimensioni non sopportabili


A Vittoria c’è troppo abusivismo. Le imprese che operano nella legalità sono stanche di vedersi rubare il lavoro sotto gli occhi da chi non versa tributi e contributi, non conosce cos'è l'Iva, la Camera di commercio, l'Inps, l'Inail, la legge sulla privacy, la normativa sulla sicurezza. E’ quanto denunciano il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio. “Questo problema – aggiungono i due – c'è sempre stato e la nostra organizzazione più volte l'ha messo in piazza pubblicamente. Ora, con la crisi attuale, il fenomeno sta raggiungendo dimensioni non più sopportabili. Edilizia, acconciatura, commercio i settori più bersagliati. Ci sono pochi controlli e questi stessi riguardano, paradossalmente, le attività che operano in regola. Una duplice beffa: subire la concorrenza sleale ed essere sottoposti a controlli”. “Pensiamo – dicono ancora Santocono e Stracquadanio – che la misura sia colma. Il fenomeno, grazie anche alla crisi, rischia di raggiungere dimensioni non più “governabili”, minando alla base il tessuto produttivo sano già schiacciato dalla mancanza di accesso al credito. Stiamo pensando di avviare iniziative di concerto con polizia municipale, Guardia di finanza e Agenzia delle entrate, allo scopo di stanare le irregolarità nel settore dell’artigianato e tutelare quindi chi lavora onestamente ma viene percepito come evasore”.

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