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mercoledì 24 ottobre 2012

Bankitalia. Abbassare le tasse e avviare riforme strutturali per la crescita economica


"Il fronte principale su cui si giocano oggi la sostenibilità del debito pubblico e il rapporto con gli investitori finanziari internazionali è quello delle riforme strutturali e delle politiche per la crescita economica". Lo ha detto il vice direttore centrale della Banca d'Italia Salvatore Rossi in audizione alla Camera.

Tasse. "Abbassando la pressione fiscale sui contribuenti in regola" si può riavviare la crescita economica. Rossi indica nella lotta all'evasione una nuova composizione del prelievo e nell'efficienza dei servizi la strada per la riduzione. "Sappiamo che la maggior sfida per il futuro sta nel riavviare la crescita economica. Il bilancio pubblico può favorirla abbassando la pressione fiscale sui contribuenti in regola, grazie anche a una forte azione di contrasto all'evasione fiscale, ripensando la composizione del prelievo e la struttura delle imposte, accrescendo l'efficienza nella produzione dei servizi pubblici".
Iva. "L'evasione dell'Iva resta molto ampia: aumentare il peso di questa imposta sul totale delle entrate richiede un rafforzamento dell'azione di contrasto all'evasione". "La conferma dell'aumento permanente di un punto percentuale delle aliquote Iva riflette l'esigenza di ridurre il disavanzo di bilancio limitando gli effetti distorsivi sull'economia"
Misure correttive. La legge di stabilità "aumenta lievemente il disavanzo del 2013, di poco meno di 3 miliardi, portandolo all'1,8 per cento del Pil; in termini strutturali, non verrebbe comunque meno l'impegno al pareggio" preso con l'Ue." Nel biennio successivo la legge non modifica i saldi del quadro tendenziale: si lasciano emergere lievi disavanzi strutturali, ancorché nei margini di tolleranza concessi dalle regole europee". "Ciò restringe gli spazi di sicurezza che è opportuno avere in un contesto di incertezza sulle prospettive di crescita e di volatilità dei mercati. Potrebbe essere prudente prevedere, eventualmente in primavera, quando sarà riconsiderato il profilo programmatico e qualora la ripresa dell'economia già si preannunciasse, contenute misure correttive - auspicabilmente connesse con il processo di revisione della spesa - tali da assicurare il pareggio in termini strutturali anche dopo il 2013".
Irpef. Le misure sull'Irpef compensano parte del drenaggio fiscale dell'ultimo quinquennio e riducono leggermente il cuneo fiscale sul lavoro, ma non arrecano benefici ai contribuenti con redditi inferiori alla soglia di esenzione dall'imposta.
Fisco. "Riconsiderare una a una tutte le agevolazioni fiscali e domandarsi se siano ancora utili". "Un regime di tassazione con aliquote più basse e agevolazioni meno numerose e più semplici riduce le distorsioni, accresce la trasparenza e stimola lo sviluppo economico. Gli interventi delineati si muovono in questa logica. Occorre proseguire su questa strada, seguendo un metodo non dissimile da quello della spending review".
Tobin tax.  "Sarà opportuno valutare eventuali affinamenti alla luce delle azioni intraprese dagli altri paesi e dell'esigenza di evitare fenomeni di disintermediazione del sistema finanziario italiano".
Tasse locali.  "Vi è il rischio che molti enti decentrati, per compensare gli effetti sulla quantità e qualità dei servizi forniti, inaspriscano l'imposizione fiscale locale".  "L'evidenza finora disponibile con riferimento alle aliquote dell'Imu deliberate dai Comuni suffraga la rilevanza del rischio" che nel prossimo futuro aumentino le tasse locali”. "In prospettiva sarebbe opportuno completare il processo di decentramento dotando gli enti di una sufficiente autonomia impositiva, a fronte però di entrate trasferite dal centro che siano circoscritte a finalità perequative e siano definite ex ante. La maggiore autonomia si dovrebbe accompagnare con adeguate forme di responsabilizzazione e di trasparenza". E "in questa direzione muove il recente decreto del Governo in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali".
Manovra. "Bisogna che il governo, e sicuramente lo farà, guardi come vanno le variabili in corso d'anno e prenda le misure opportune". Nel corso dell'audizione Rossi aveva sollecitato ad avere "attenzione" sull'andamento dei conti negli ultimi mesi dell'anno, cosa che ha provocato le domande di alcuni parlamentari. "Non abbiamo motivi di allarme - ha detto Rossi - per  quanto riguarda il profilo di fabbisogno finanziario e il profilo delle entrate tributarie, si può rispettare l' impegno (del deficit) se c'è accelerazione del gettito negli ultimi mesi, che è nell'ordinario comportamento stagionale. L'obiettivo di non deludere i partner europei sul nostro impegno al pareggio di bilancio è talmente importante, che bisogna raddoppiare l'attenzione".
Al termine dell'audizione il vice direttore generale di Bankitalia ha affermato "Un primo passo che va nella direzione giusta. Altri passi devono seguire. Questo è il nostro pensiero".

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