Singolare la risposta comparsa sulla
stampa di Ferrovie dello Stato alla nostra comunicazione sul blocco
delle sbarre del passaggio a livello. Come CNA non abbiamo messo
in dubbio la sicurezza degli automobilisti e della circolazione
ferroviaria, ma i lunghi tempi d'attesa e nel caso specifico
allungamento degli stessi per la mancata riapertura delle sbarre.
Tempi che penalizzano la nostra economia. Ogni mattina , da anni,
decine di Tir, di furgoni con operai e titolari di piccole imprese
vengono inchiodati per 10/20 minuti (sperando che tutto non si
blocchi) sull'asfalto. Su questo specifico problema il Gruppo
Ferrovie dello Stato (sollecitato a tutti i livelli dalla nostra
organizzazione e da singoli cittadini) non ha mai fatto nulla. Per
essere più precisi qualcosa l'ha fatto: ha tagliato, ridimensionato,
ridotto il trasporto ferroviario in questo versate della Sicilia
riducendolo al disotto dell'essenziale, ai minimi termini. Un
comportamento che la dice lunga sulla volontà di voler incentivare
il trasporto su rotaia e di conseguenza di investire per migliorare
la rete e i servizi. A questo danno economico, legato a scelte
politiche precise, si aggiunge la presa in giro dei tempi d'attesa
davanti ai passaggi a livello. Questo territorio, per le FS, è insignificante, così insignificante da non
meritare neanche una piccola struttura che permette di bypassare un
passaggio a livello. Se oggi scontiamo l'isolamento strutturale e
l'indifferenza dei gruppi come FS è grazie all'inadeguatezza di
un'intera classe politica brava nel raccontare fanfaluche, totalmente
incapace nel produrre fatti concreti.
Giuseppe Santocono
Giorgio Stracquadanio
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