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mercoledì 17 ottobre 2012

Ancora sui passaggi a livello. Ferrovie dello Stato ignora il nostro territorio


Singolare la risposta comparsa sulla stampa di Ferrovie dello Stato alla nostra comunicazione sul blocco delle sbarre del passaggio a livello. Come CNA non abbiamo messo in dubbio la sicurezza degli automobilisti e della circolazione ferroviaria, ma i lunghi tempi d'attesa e nel caso specifico allungamento degli stessi per la mancata riapertura delle sbarre. Tempi che penalizzano la nostra economia. Ogni mattina , da anni, decine di Tir, di furgoni con operai e titolari di piccole imprese vengono inchiodati per 10/20 minuti (sperando che tutto non si blocchi) sull'asfalto. Su questo specifico problema il Gruppo Ferrovie dello Stato (sollecitato a tutti i livelli dalla nostra organizzazione e da singoli cittadini) non ha mai fatto nulla. Per essere più precisi qualcosa l'ha fatto: ha tagliato, ridimensionato, ridotto il trasporto ferroviario in questo versate della Sicilia riducendolo al disotto dell'essenziale, ai minimi termini. Un comportamento che la dice lunga sulla volontà di voler incentivare il trasporto su rotaia e di conseguenza di investire per migliorare la rete e i servizi. A questo danno economico, legato a scelte politiche precise, si aggiunge la presa in giro dei tempi d'attesa davanti ai passaggi a livello. Questo territorio, per le FS,  è insignificante, così insignificante da non meritare neanche una piccola struttura che permette di bypassare un passaggio a livello. Se oggi scontiamo l'isolamento strutturale e l'indifferenza dei gruppi come FS è grazie all'inadeguatezza di un'intera classe politica brava nel raccontare fanfaluche, totalmente incapace nel produrre fatti concreti.

Giuseppe Santocono
Giorgio Stracquadanio

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