Carburanti, riparazioni auto, abbigliamento,
calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer. Sono alcuni dei beni e servizi che dal prossimo
1° luglio costeranno di più grazie all'incremento
dell'aliquota IVA ordinaria dal 21 al 22%, così come da tempo ha stabilito il Governo Monti. E' evidente che il costo di questa operazione graverà sulle tasche dei consumatori. Nel
caso di una famiglia di 4 componenti, l’incremento medio annuo sarà circa di 110 euro. Bisogna
assolutamente scongiurare questo aumento. Se ciò non avverrà, corriamo il serio
pericolo di far crollare ancora di più i consumi che ormai sono
ridotti al lumicino. La crisi economica va affrontata dalla parte della domanda. Vanno incentivati i consumi
interni solo così si può rilanciare la produzione. Viceversa, si è destinati ad accentuare la fase recessiva che comporterà un aumento
delle chiusure aziendali e la crescita del numero dei senza lavoro.
articolo riadattato da www.cgiamaestre.com
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