“Le
sollecitazioni manifestate qualche settimana fa dalla nostra
organizzazione hanno spinto l’Amministrazione comunale a verificare
lo stato dei lavori dell’autoporto di Vittoria”. E’ quanto
rilevato dal presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe
Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio,
secondo cui “la visita istituzionale al cantiere di contrada
Crivello, voluta dal Comune e a cui sono stati invitati i dirigenti
Cna (Santocono, Biundo, Stracquadanio), ha evidenziato, questa
mattina, le perplessità che come organizzazione avevamo espresso.
Infatti – continua ancora Santocono – il 19 novembre scorso
avevamo evidenziato come i lavori della struttura andassero un po’
a rilento. E' giusto ricordare che il cantiere è stato aperto il 18
novembre del 2011 e, secondo il cronoprogramma del bando, entro 730
giorni (18 novembre 2013), l'opera doveva essere consegnata. Le foto
che abbiamo fatto durante il sopralluogo istituzionale dimostrano che
c'è ancora molto da fare. Serve una consistente accelerazione.
Secondo quanto dichiarato dall'impresa, se si procederà nei tempi
previsti, l'opera dovrebbe essere consegnata al territorio ad
agosto/settembre 2014. Il presidente Santocono ha sottolineato come
sia stato poco applicato il protocollo dei subappalti, atto concepito
e voluto dalla Cna, per coinvolgere nella realizzazione dell’opera
le imprese artigiane di Vittoria e la loro manovalanza”.
“L'autoporto – prosegue Santocono – è un’opportunità di
sviluppo economico e occupazionale sia nella fase di realizzazione,
sia quando entrerà in funzione. Questa occasione deve essere
sfruttata per sostenere un territorio sferzato pesantemente dalla
crisi”. Santocono ha inoltre invitato l’assessore comunale ai
Lavori pubblici, Angelo Dezio, quanto il rup del progetto, Angelo
Piccione, a comunicare a quale punto è lo stato del secondo stralcio
della struttura. Sarebbe assurdo avere un’opera parzialmente
funzionante. Se è vero che lo
sviluppo di quest'area passa anche dalla capacità di saper smistare
le merci, come evidenziato da uno studio dello Svimez, serve, però,
l'impegno di una classe politica che sappia innescare progetti che
sappiano ottenere finanziamenti.
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