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martedì 3 dicembre 2013

Sopralluogo della Cna all’autoporto di Vittoria Santocono: “Purtroppo, i nostri timori erano fondati”




Le sollecitazioni manifestate qualche settimana fa dalla nostra organizzazione hanno spinto l’Amministrazione comunale a verificare lo stato dei lavori dell’autoporto di Vittoria”. E’ quanto rilevato dal presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, secondo cui “la visita istituzionale al cantiere di contrada Crivello, voluta dal Comune e a cui sono stati invitati i dirigenti Cna (Santocono, Biundo, Stracquadanio), ha evidenziato, questa mattina, le perplessità che come organizzazione avevamo espresso. Infatti – continua ancora Santocono – il 19 novembre scorso avevamo evidenziato come i lavori della struttura andassero un po’ a rilento. E' giusto ricordare che il cantiere è stato aperto il 18 novembre del 2011 e, secondo il cronoprogramma del bando, entro 730 giorni (18 novembre 2013), l'opera doveva essere consegnata. Le foto che abbiamo fatto durante il sopralluogo istituzionale dimostrano che c'è ancora molto da fare. Serve una consistente accelerazione. Secondo quanto dichiarato dall'impresa, se si procederà nei tempi previsti, l'opera dovrebbe essere consegnata al territorio ad agosto/settembre 2014. Il presidente Santocono ha sottolineato come sia stato poco applicato il protocollo dei subappalti, atto concepito e voluto dalla Cna, per coinvolgere nella realizzazione dell’opera le imprese artigiane di Vittoria e la loro manovalanza”. “L'autoporto – prosegue Santocono – è un’opportunità di sviluppo economico e occupazionale sia nella fase di realizzazione, sia quando entrerà in funzione. Questa occasione deve essere sfruttata per sostenere un territorio sferzato pesantemente dalla crisi”. Santocono ha inoltre invitato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Angelo Dezio, quanto il rup del progetto, Angelo Piccione, a comunicare a quale punto è lo stato del secondo stralcio della struttura. Sarebbe assurdo avere un’opera parzialmente funzionante. Se è vero che lo sviluppo di quest'area passa anche dalla capacità di saper smistare le merci, come evidenziato da uno studio dello Svimez, serve, però, l'impegno di una classe politica che sappia innescare progetti che sappiano ottenere finanziamenti.


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