Con il
decreto 4 ottobre, pubblicato nel Supplemento ordinario n.1 della
Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia del 13 dicembre 2013, è
stata programmata la ripartizione delle risorse per “Promuovere la
sostenibilità energetico-ambientale nei comuni siciliani attraverso
il Patto dei Sindaci”. A Vittoria sono stati riconosciuti
complessivamente 61.316 euro. Fondi che saranno assegnati solo se il
Comune ha effettuato spese relative al raggiungimento del programma,
tra queste la redazione del Paes (Piano d'azione per l'energia
sostenibile), cioè il documento che indica come migliorare
l'efficienza energetica degli edifici pubblici e privati tramite
l’utilizzo delle fonti rinnovabili abbattendo le emissioni di Co2.
“Il
patto dei sindaci, quindi – dice il presidente della Cna
territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile
organizzativo, Giorgio Stracquadanio – è importante per le
numerose imprese del comparto costruzioni perché permette una corsia
di accesso facilitato ai finanziamenti europei per quei comuni capaci
di progettare e attivare risparmio ed efficienza energetica. Il 27
ottobre del 2011 il Comune di Vittoria firmò il Patto e il 10
dicembre presento alla città l'iniziativa. La Cna ritenne il
progetto importante soprattutto per le ricadute sul contesto
produttivo locale in particolare per il settore edile. Infatti, i
settori interessati sono diversi: dalla progettazione con i servizi
di consulenza, alla fornitura e installazione di impianti a fonti
rinnovabili, dai materiali per l’edilizia e la loro posa, fino ad
arrivare alle diverse soluzioni per l’efficienza energetica.
Infatti, si invitò l'Amministrazione ad attivarsi subito per avviare
tutte le azioni previste e la Cna si rese disponibile affinché gli
obiettivi e le scadenze fissate dal Patto potessero essere raggiunti. Però, controllando il sito http://www.pattodeisindaci.eu/about/signatoriesit.htmlcity_id=4546 abbiamo
notato che il Comune di Vittoria risulta “firmatario sospeso per
scadenza terminata”.
Caro Sindaco, la cosa ci preoccupa un tantino
non solo per l'ipotetica esclusione dei contributi previsti dal
decreto ma soprattutto per l'ipotizzabile privazione dei contributi
europei previsti dal Patto e per l'eventuale perdita di importanti
ricadute economiche alla luce di una crisi devastante che sta
colpendo il comparto dell'edilizia vittoriese. Vorremmo capire come
mai risultiamo firmatari sospesi per scadenza terminata, se c'è la
possibilità di rientrare e come ci si sta attivando per farlo”.
L'indirizzo che ci dice che il Patto è sospeso.
Nessun commento:
Posta un commento