Apprendiamo
dalla stampa che lunedì prossimo sarà in visita a Vittoria il
Presidente della Regione, Rosario Crocetta, accompagnato da tutta la
sua giunta regionale. Siamo certi che l'Amministrazione Comunale avrà
l'accortezza e l'interesse di invitarci. Da tempo chiediamo un
confronto su alcuni temi precisi a partire dall'atteggiamento
vessatorio e persecutorio di Riscossione Sicilia spa, società
partecipata per il 90% dalla Regione. Su questo tema il presidente
è stato sempre poco attento, un po distratto, forse poco informato.
Ogni giorno però grazie a Riscossione Sicilia chiudono imprese sane
entrate nel vortice delle difficoltà dettate dalla crisi. Vorremmo
parlare di Crias, di accesso al credito e di una moratoria che non
parte per la mancanza di comunicazione tra uffici regionali e la
stessa Crias. Nell'era del wifi, del 2.0, della fibra ottica, qui
ancora non si riesce a comunicare neanche con i segnali di fumo.
Intanto le imprese aspettano e qualcuno è pure sull'orlo della
disperazione. Poi vorremmo anche capire se le imprese artigiane sono
importanti e strategiche per lo sviluppo di questa terra. Noi siamo
certi che sono le uniche attività che praticano il binomio
sviluppo-legalità e non delocalizzano come chi quel binomio invece
lo predica bene, in modo pomposo e altisonante, ma non lo pratica in
modo corretto.
Infine, sempre se ci sarà data la possibilità, vorremo
anche dire che la nostra preoccupazione più grande è come
l'economia criminale stia diventando padrona della crisi. Le imprese
artigiane stanno resistendo malgrado non vengano supportate da
adeguati programmi d'investimento in innovazione, servizi, formazione
vera, infrastrutture e difficoltà di accedere al credito a costi
sostenibili. A questo aggiungiamo anche le “opprimenti molestie”
di una società di riscossione regionale capace nel bloccare le
imprese. Ci pare evidente come la praticità gestionale della mafia,
con alcuni dei suoi “servizi”: usura, controllo del territorio e
disponibilità economica, sia in grado di rilevare, con le buone o
con le cattive, il meglio dell'economia legale attualmente indebolita
dalle difficoltà.
Caro Sindaco e caro Presidente, quando il lavoro i sacrifici per mettere
su un'attività, servono solo a galleggiare, a sopravvivere, quella è
la peggiore delle solitudini. La mafia non cerca altro. Siamo certi
che questa possibilità ci sarà data, viceversa - e non ci crediamo
- sarebbe un atto di arresa.
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