La
morte del sig. Guarascio oltre a lasciarci un dolore immenso ci dice con estrema chiarezza in quale
modello di sviluppo certe scelte politiche rischiano di spingere
interi territori. Non
c’è più la politica dei due tempi, prima il rigore e i sacrifici
poi la crescita, con cui hanno cercato di convincerci. Ora ci
chiariscono che è dalla purificazione, dalla igiene sociale del
rigore che nasce “la nuova economia”. Il disastro economico e
civile di Vittoria, della provincia di Ragusa, della Sicilia, sta
diventando una "grande occasione". La disoccupazione che sfiora il 41%
e tutto ciò che vale messo all'asta a prezzi stracciati, sono la
“grande opportunità economica” per i gruppi finanziari
organizzati ma anche per la criminalità organizzata. Investimenti a
basso costo e lavoro sottopagato. Il concetto sta tutto qui. La parola d'ordine è bloccare
questa “austerità”, impedendola in modo civile e democrtatico, perché crea solo mortificazione e disperazione
sociale. Questi
comportamenti vanno denunciati, vanno fermati, non possono essere
considerati mezzi per far ripartire l’economia. La politica se
vuole riconquistare il suo ruolo deve avviare da subito processi che
intanto sospendano e poi regolino il modello di riscossione. Serve una
riforma fiscale che permetta al tessuto sano di ripartire e non che
lo ossessioni. Solo così il sistema Vittoria, il modello Ragusa
potranno ritornare ad essere un punto di riferimento.
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