Sig.
presidente,
un
mese fa, pochi giorni dopo la sua elezione, con una lettera aperta le
avevamo chiesto un incontro su alcuni temi che riguardano la crisi
economica del nostro territorio e avevamo avanzato anche alcune
proposte. Immaginando gli impegni gravosi a cui è stato chiamato,
abbiamo atteso pazientemente senza scomodare (comunque non l'avremmo
mai fatto) i tanti referenti che si propongono come suoi
“intermediari”. La nostra lettera le è stata segnalata tramite
sms, inviata nelle sue mail, nel suo profilo Facebook e nel suo
profilo Twitter. Malgrado ciò non è mai giunta nessuna richiesta
d'incontro. Siamo suoi “amici” su Facebook e la seguiamo su
Twitter dove ci arrivano puntualmente tutte le sue notifiche,
riteniamo per questo quasi impossibile che lei o i suoi collaboratori
non abbiate visto la nostra missiva. Con un pizzico di disappunto
abbiamo appreso che lunedì scorso, a sorpresa, lei è stato a
Vittoria come ospite d'onore ad una manifestazione: l'Oscar del
calcio siciliano. Cosa pensare? Veda presidente, a Vittoria la gente
è abituata a darsi da fare, a non mollare mai neanche di fronte alle
difficoltà più gravose. E vorrebbe che le istituzioni fossero da
supporto a questa determinazione che noi cerchiamo di rappresentare.
Dal 12 marzo scorso, data in cui la Giunta regionale deliberava la
moratoria Crias, diverse ditte (di Vittoria ma anche di altre zone
della Sicilia) attendono la sospensione voluta con forza da questo
territorio. Da allora abbiamo assistito a balletti e farse di ogni
tipo: “è decaduto il cda e non c'è un
commissario ad acta, ... il commissario c'è ma non ha poteri per
deliberare, ...sono stati chiesti i poteri per il commissario ma
l'assessore non si è ancora insediato, ...la modulistica è pronta
ma ...”. Insomma, la moratoria scade il 31
dicembre prossimo senza essere mai partita. Se molte ditte
falliranno, verranno protestate o peggio si vedranno costrette a
chiedere soldi agli usurai o ai mafiosi (guarda caso quelli sono
solerti) che lei tanto contrasta, di chi sarà la colpa? Del destino
cinico e baro o di una classe politica attratta dal tepore delle
manifestazioni ludiche? Sig. presidente, compia un atto veramente
rivoluzionario: firmi lei il decreto che dà poteri al commissario
della Crias e proroghi la scadenza della moratoria. Ci vuole un
attimo, un po’ di coraggio e un minimo di determinazione per dare
ossigeno a tante imprese artigiane. Non ci costringa a manifestazioni
pacifiche ma clamorose per una cosa così semplice. Infine, trovi
qualche minuto per confrontarsi con noi. Stia tranquillo, nessuno le
chiederà posti di governo o sottogoverno, ma solo possibili
soluzioni su come far partire la zona franca e su come mitigare
l'opera persecutoria di Riscossione Sicilia (ex Serit).
Giuseppe
Santocono
Giorgio
Stracquadanio
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