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mercoledì 27 novembre 2013

Legge di Stabilità: è fonte di preoccupazione per artigiani, piccoli e medi imprenditori

La Legge di Stabilità contiene qualche elemento innovatore, taluni elementi ci hanno anche gratificato (rottamazione cartelle). Ma per artigiani, piccoli e medi imprenditori rimane sostanzialmente fonte di preoccupazione. Non si mette in discussione l’equilibrio delicato delle larghe intese, ma la spesa pubblica rimane inalterata a fronte di un Pil che negli ultimi cinque anni è calato di 350 miliardi. Se il Pil cade la macchina pubblica non può non affrontare, a sua volta, una cura dimagrante. Il problema non sono i dipendenti ma gli sprechi e le tante, troppe inefficienze. Recuperare una decina di miliardi da mettere nella crescita del Paese sarebbe stato sacrosanto. Quanto alla spending review, è una questione di volontà, dipende se si ha il coraggio di farla oppure no, senza farla pesare sui ceti deboli e quelli produttivi. Il governo deve capire che al di là della manovra bisogna preoccuparsi di dare un messaggio positivo al Paese, perché è stremato. Le tensioni sociali sono arrivate a un punto di quasi rottura e quando si rompe la pace sociale, si sa quando e da dove si parte ma non si sa come finisce. Questo il governo deve capirlo, al di là della manovra in sé.

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