Nasce
un comitato fatto da imprese insediate nell'area artigianale di
Vittoria, una piccola struttura creata da chi vive giornalmente, e da
anni, una serie di disagi che non conoscono limiti. La prima
riunione, voluta da titolari legati alla Cna, si è tenuta ieri nei
locali di una impresa che opera all'interno della zona. Da tempo si
sollecita l'Amministrazione comunale denunciando il degrado che
l'insediamento vive. Un decadimento che gli artigiani del comitato
hanno voluto rimarcare, un declino che ha raggiunto e superato il
limite della sopportabilità. Le imprese subiscono continuamente
furti malgrado si siano fornite di impianti di videosorveglianza.
L'area, soprattutto la sera, diventa una sorta di “zona franca”:
ricovero per tossicodipendenti e immigrati senza tetto, auto che
arrivano e scaricano rifiuti di ogni tipo. Tutto questo perché
l'illuminazione pubblica oramai è ridotta all'osso. Le lampade di
molti pali dell'illuminazione sono fuori uso da tempo.
Il
servizio di raccolta cartoni che la Cna aveva concertato con l'Amiu
non viene più svolto, così come la pulizia delle strade diventate
ormai molto simili ai sentieri della savana. Più volte, diversi
titolari hanno segnalato ai vigili urbani il dissesto del manto
stradale dell'area, ma nulla è stato fatto. Eppure la polizia
municipale spesso staziona nella zona per effettuare posti di blocco.
Le imprese non si sono limitate solo a denunciare ma avanzano anche
alcune proposte. Intanto chiedono la riapertura dei bandi di
assegnazione dei lotti aggiudicati dove però non è stata ancora
realizzata alcuna struttura (su questo punto è stato evidenziato dal
presidente della Cna, Giuseppe Santocono, che l'esperto del Comune
alle politiche dello sviluppo economico, Angelo Fraschilla, sta
predisponendo gli atti necessari). Il comitato vuole attivare un
confronto costruttivo e fattivo con gli amministratori che porti ad
una valorizzazione reale e non sporadica della zona chiedendo
direttamente se è possibile la gestione dell'area, rivedendo, però,
le tassazioni Imu, Tares e gli eventuali nuovi “derivati” di
queste imposte. Durante l'incontro è emersa all'unanimità una
volontà chiara e precisa: non interessa minimamente la polemica ma
si vuole ottenere un confronto con chi gestisce la cosa pubblica per
trovare soluzioni che portino alla qualificazione dell'area. Infine è
stato deciso di nominare un portavoce da affiancare alla dirigenza
della Cna. L'incarico è caduto su Gianluigi Augurale dell'omonima
impresa insediata.
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