“Vittoria
non può perdere il centro operativo Inps. Davanti ad una crisi che
sta facendo aumentare i disagi economici di imprese, lavoratori,
cittadini e pensionati non ci possiamo permettere di rinunciare ad un
presidio che eroga servizi sociali importanti”. E’ quanto afferma
il responsabile organizzativo della Cna territoriale cittadina,
Giorgio Stracquadanio, che sottolinea come “la sede di Vittoria,
con il suo organico (otto dipendenti), da quasi venti anni gestisce
competenze per tre comuni: oltre a Vittoria anche Comiso e Acate con
relative frazioni (Scoglitti e Pedalino). Un bacino d'utenza che
supera le centomila persone, un terzo della popolazione provinciale.
La revisione della spesa pare che riguardi esclusivamente questo
pezzo di territorio (si parla pure di chiudere la sede dell'Agenzia
delle entrate di Vittoria, come anche il presidio della Polizia
stradale). Ecco perché – aggiunge Stracquadanio – come
organizzazione di categoria chiediamo al sindaco di attivarsi
affinché la città, il territorio non sia abbandonato. Sappiamo che
la direzione regionale dell'Inps ha scritto al sindaco chiedendo di
individuare alcune soluzioni alternative. Non sappiamo quale sia
stata la risposta. Avanziamo
una ipotesi: ci risulta che il plesso Cappellini, nei pressi di Largo
Melodia, sia
di proprietà del Comune. Non sarebbe il caso di mettersi d'accordo
con l'Istituto di previdenza sociale per ristrutturare
l'immobile mantenendo così il Centro operativo a Vittoria?
Ecco, magari basterebbe individuare un determinato percorso per
riuscire a centrare il bersaglio”.
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