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giovedì 29 agosto 2013

Lettera a livesicilia.it sulla polemica CRIAS, Nasca e Giardina

Lettera a livesicilia.it sulla polemica 

CRIAS, Nasca e Giardina

Da qualche giorno leggo sul vostro giornale telematico (www.livesicilia.it) l'interessate botta e risposta tra il neo commissario straordinario della CRIAS, avv. Filippo Nasca, e il direttore generale della stessa CRIAS, avv. Lorenza Giardina. E' veramente singolare vedere come due super dirigenti, ben retribuiti, invece di risolvere i problemi di accesso al credito delle imprese artigiane siciliane  (attività travolte da una crisi che non hanno creato loro) trovino il tempo per duettare sulla stampa dicendo cose si legittime ma ammantate, incartate da questioni personali che prevalgono in modo latente. Cose che poco o nulla hanno a che vedere con la funzionalità della stessa CRIAS. 

Egregi avvocati forse avete già dimenticato che la Commissione Europea pochi giorni fa ha certificato come la Sicilia sia tra le regioni più povere e meno competitive d'Europa. La nostra regione, in questa speciale classifica della CE occupa il 235esimo posto su un totale di 262 aree . Non funzionano le istituzioni regionali e locali, non funzionano i servizi, la burocrazia è la padrona dell'Isola capace di bloccare ogni iniziativa a cominciare dall'utilizzo dei fondi europei. E in merito a ciò nessuno si indigna, nessuno sente l'esigenza di polemizzare. Sicuramente saprete che la nostra regione ha speso solo il 18% dei soldi relativi alla programmazione 2007-2013. Un vostro collega, il direttore generale della Regione Vincenzo Falgares, a proposito del programma Fesr è stato molto chiaro, ha dichiarato: “occorre duplicare il livello di spesa. La Sicilia potrebbe perdere nel 2013 una quota che va dai 350 ai 702 milioni di euro”. Mentre si scivola nel baratro si perde tempo a cinguettare? Vi invitiamo gentilmente a chiarire i vostri problemi in privato. Attivatevi in base alle competenze che avete per far funzionare bene la Crias, siete pagati per questo. Individuate sprechi e anomalie, salvate dal baratro uno dei pochi enti pubblici in grado di sostenere le uniche attività che non chiedono assistenza ma vogliono fare investimenti in questa terra creando lavoro e sviluppo vero (le imprese artigiane), fate partire la moratoria (una fiction infinita), date una risposta alle tante domande di prestito d'esercizio e mutui per investimento che da tempo devono essere esitate. In poche battute: dedicatevi al vostro importante lavoro. La pazienza delle imprese che rappresento ha un limite e queste limite è prossimo, molto prossimo, alla saturazione.


Giuseppe Santocono

Presidente CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) Vittoria (Rg).

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