“Lo
abbiamo detto e scritto tante volte: ogni cosa che riguarda la città
di Vittoria o nasce male oppure subisce trasformazioni anomale che ne
depotenziano il risultato”. E’ la sottolineatura che arriva dalla
Cna comunale ipparina con specifico riferimento alla vicenda delle
Zone economiche speciali (Zes) che non poteva non entrare in questo
percorso. “Come Cna – scrivono il presidente Rocco Candiano e il
responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – dopo avere
evidenziato che l’apposita commissione dell’assessorato regionale
alle Attività produttive aveva fatto confusione scambiando i
nominativi delle aree candidate con le superfici e dopo avere
appurato che il Comune, con una pec (posta elettronica certificata),
indirizzata all’assessorato, aveva chiesto la modifica, abbiamo
verificato se l’errore fosse stato corretto. Dopo qualche giorno,
infatti, abbiamo telefonato al dipartimento regionale di competenza
per verificare la regolarizzazione delle aree idonee, ma dall'altro
capo del telefono ci è stato detto che non era stata ricevuta alcuna
comunicazione dal Comune. In quale meandro regionale è finita questa
pec? Non ci è rimasto che avvisare gli uffici comunali competenti i
quali si sono attivati per accertarsi e capire come sistemare il
tutto”. “Non sappiamo come finirà questa storia – continuano
Candiano e Stracquadanio – ma è evidente che un “mero errore
materiale” non può penalizzare Vittoria e le sue tante sane
economie. Invitiamo i commissari a verificare l’iter delle Zes
presso la Regione e a far presente presso i ministeri competenti gli
eventuali disguidi. Come Cna, sia chiaro, continueremo a vigilare e
spronare positivamente le istituzioni perché il territorio non può
subire un danno per delle inesattezze dettate da semplici
distrazioni”.
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