Se
c'è una maggioranza di cui si parla poco e quella delle
microimprese. A questo universo di realtà produttive Vittoria deve
tutto. Oltre il 60% degli addetti è impiegato in piccole attività
artigianali, commerciali e agricole. E' da li che viene il reddito,
i salari, gli investimenti, il consumo e il risparmio. Dopo la prima
sbornia elettorale che ha sancito quali candidati a sindaco devono
andare al ballottaggio, i due pretendenti affilano politicamente le
armi per la Vittoria finale. Come CNA non possiamo assistere
passivamente a questa sfida che rischia di diventare solo uno scontro
personale tra due candidati. Proprio in questa fase serve capire
quali indicazioni politiche e amministrative si metteranno in campo
per la struttura economica più importante di questa zona. Piaccia o
no il futuro di Vittoria dipende dalla microimprese, perché queste
svolgono tre compiti essenziali: assicurano una discreta e preziosa
coesione sociale, danno un senso di appartenenza e di identità, sono
l'unico antidoto alla depressione economica causata da questa crisi.
Ma
questo modello d'impresa cresce e si sviluppa se in un territorio si
creano politiche che puntino al miglioramento della qualità della
vita. Definizione che non va intesa solo nella sua valenza estetica
ma anche nella sua valenza funzionale. Legalità, coesione sociale,
ordinata quotidianità, adeguati servizi sono gli elementi che creano
progresso.
Questi
elementi sono presenti nel nostro territorio? Cosa fare per
introdurli?
Queste
sono le domanda che CNA gira ai candidati a Sindaco e chiediamo agli
stessi di abbandonare i personalismi e dire con chiarezza , cosa
intendono fare .
ABUSIVISMO
La
nostra Organizzazione ritiene che una buona Amministrazione ha il
dovere di combattere
l’illegalità e
in primis tutte le forme di abusivismo, in quanto aggredisce le
imprese sane, attacca l’economia e infanga l’immagine dell’intero
territorio. I diritti di chi svolge un'attività onestamente, che
vengono continuamente offesi da coloro i quali agiscono nel torbido,
vanno tutelati SI o NO? Tutti conoscono la situazione ma nessuno
fino ad oggi ha mai preso alcuna iniziativa. Perché si ha tutta
questa tolleranza? Come mai si è intolleranti con le piccole
infrazioni di chi continua ad operare nella legalità anche in un
momento così complicato? Non pensate che sia arrivato il momento di
affrontare questo problema trovando più soluzioni? (dalle misure per
l’emersione alle denunce agli organi preposti)
EDILIZA
Per la
CNA va fatta la scelta di puntare al consumo zero di nuovo territorio
indirizzando la domanda di crescita verso il patrimonio edilizio non
utilizzato o da riconvertire. Questo passaggio è oltremodo
strategico in un contesto imprenditoriale come il nostro in cui le
imprese e le professioni del settore costruzioni rappresentano una
fetta importante delle attività vittoriesi, che vanno coinvolte nel
progetto di valorizzazione e riqualificazione urbana dei quartieri
(rifacimento prospetti e pareti esterne, piano colore, manutenzione
delle strade, manutenzione degli impianti idrici e fognari, creazione
di aree a verde pubblico, piazze ….) e rivisitazione del modo di
costruire sempre più orientato a immobili serviti da fonti
energetiche rinnovabili, di maggiore sicurezza sismica e di
bioedilizia, prevedendo una serie di regolamenti e agevolazioni che
abbiamo già proposto. Vorremmo sentire senza tanti preamboli cosa
intendete fare?
MOBILITA’
A
Vittoria mettere in comunicazione persone e merci è un fattore di
alta criticità. In un raggio di pochi chilometri, a parole, si sta
progettando e realizzando di tutto: strade , autostrade, porti, ect.
La realtà ci dice che entrare ed uscire da Vittoria è un problema:
blocco ferroviario, strade di collegamento poco adeguate, ingressi
poco funzionali, viabilità interna scadente. Appare evidente la
necessità che la pubblica amministrazione pianifichi, programmi e
realizzi molto su questo e sinceramente nei confronti elettorali che
ci sono stati, questo tema non è mai stato affrontato. Cosa avete in
mente di fare?
AREE
PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
I
disservizi che si sono accumulati negli anni nella della zona adibita
ad insediamenti dipendono fondamentalmente dai ritardi della Pubblica
Amministrazione. Il
Terzo Polo Industriale, struttura in parte finanziata con i fondi ex
ISICEM, è un miraggio che si allontana.
Un amministratore non dovrebbe puntare tutto sul fatto
che un'attività venga messa nelle condizioni di crescere nel suo
territorio? Non dovrebbe porsi il problema di come attrarre altre
imprese, non con agevolazioni farlocche, ma, migliorando e avviando
ciò che già ha? Anche questo tema non è stato affrontato. Sarebbe
interessante sentire la vostra opinione.
TASSAZIONE
BILANCIO
Negli
ultimi 5 anni la tassazione complessiva TARSU/TARES, IMU, Canone
Idrico e fognario e cresciuta di oltre il 100% a fronte di servizi
che sono via via peggiorati. Il bilancio del comune è appiattito
sulla spesa storica, cioè sulla ripartizione delle risorse
disponibili in base al quale ciascun assessore ha il diritto di
spendere ogni anno almeno quanto ha speso l’anno precedente. Il
diritto ad avere risorse sulla base della spesa, pertanto, induce più
a spendere che a progettare e, soprattutto, impedisce di avere una
visione complessiva e dinamica delle esigenze della città. Questo
modello permette il nulla.
Come avete in mente di rompere questo vecchio modo di amministrare?
Avete in mente di creare un bilancio basato sulle esigenze reali
della città che sappia individuare i finanziamenti, siano essi
regionali, nazionali e/o comunitari senza continuare a vessare
cittadini e imprese? Come? Sarebbe interessante spiegarlo.
TURISMO
Nel
territorio abbiamo poche attività ricettive. Sono qualitativamente
dignitose ma incapaci a soddisfare una domanda sempre più crescente
e quindi il mercato. Per essere chiari, a Vittoria e a Scoglitti su
una popolazione residente di circa 70 mila abitanti ci sono circa un
migliaio di posti letto. Inoltre nella nostra riviera tra tutte le
diverse tipologie di attività economiche collegate al turismo,
(ricettività, commercio, ristorazione, artigianato di servizio) si
riscontra un frequente ricambio dei gestori, che spesso si
improvvisano tali per una sola stagione, manifestando scarsissima
professionalità. Avete in mente di avviare politiche che puntino
all’ampliamento delle strutture attuali, ed eventuali nuove
strutture, sostenendo accorpamenti volumetrici di immobili da adibire
ad aziende turistiche con sgravi sulle imposte comunali? Oppure
pensate ad una politica basata sugli insediamenti dei grossi gruppi
del settore turistico alberghiero?
Il
Porto è un punto di forza ma è una struttura monca perché all'interno mancano le attività cantieristiche che somministrano i
servizi di manutenzione, alaggio e varo di imbarcazioni e gestione
dei natanti. Un porto turistico senza servizi è una struttura
desolante. Avete idee progetti da mettere in campo nel breve periodo?
Non
sarebbe il caso di puntare anche a rafforzare il turismo fieristico e
congressuale? In questo caso non andrebbe rivisto il ruolo
dell’EMAIA che oggi appare poco adeguata a promuovere il
territorio?
Liberty?
Centro storico? Parchi? Come valorizzarli? Come promuoverli?
Queste
le nostre domande: Tutte incentrate su due concetti:
- Il successo e la crescita delle microimprese dipende dal loro sentirsi parte integrante di una società che li rispetta e li valorizza.
- Il lavoro si crea partendo dalle risorse che il territorio può offrire e sfruttando le capacità proprie del capitale umano.
Cari
Aiello e Moscato La
politica non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto
ma quello di gettare le basi per favorirne la nascita, con scelte che
puntino sulla cultura d’impresa. Spiegatele serenamente alla città.
Grazie
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