“Anno
nuovo. Ma i problemi sono sempre uguali. Pensiamo che sia poco
credibile annunciare che l’anno appena arrivato sarà
caratterizzato da venature inebrianti di cambiamento o da una
rivoluzione copernicana. I problemi non si sono dissolti in una notte
come la neve di Capodanno, sono rimasti sempre gli stessi.
Bisogna capire se c'è la voglia e la volontà di affrontarli o se si
è ancora più rassegnati alla sindrome da declino”. E’ quanto
sottolinea il responsabile organizzativo della Cna territoriale di
Vittoria, Giorgio Stracquadanio, avanzando tutta una serie di
interrogativi. “La città continuerà a rimanere isolata dalla
chiusura dei passaggi a livello? – si chiede Stracquadanio –
L'autoporto, struttura per cui da soli ci siamo battuti, sarà un
cantiere quasi immobile? Sul terzo polo industriale – altra
struttura che ci vede soli nel rivendicarne la realizzazione – è
calato definitivamente il silenzio? Il Paes (Piano d'azione energia
sostenibile), su cui da tempo chiediamo a che punto è l'iter, che
fine ha fatto? La variante di massima del Prg continuerà ad essere
un grande dubbio? (la nostra posizione sul Prg è chiara da tempo:
poco consumo di suolo e riqualificazione della città). L'Emaia come
sarà risanata? Inoltre, la stessa diventerà finalmente punto di
riferimento per l'economia e le produzioni di qualità del Sud-Est?
Le imposte comunali anche nel 2015 cresceranno? Si continuerà a
tollerare ogni forma di abusivismo o si comincerà a fare una lotta
seria contro ogni tipo di illegalità economica? L'area artigianale
continuerà ad essere terra di nessuno? Questi interrogativi sono
temi di fondo, affrontarli con determinazione per cercare di
risolverli significherebbe migliorare la qualità della città. I
dati (Caritas e vari centri studi) non ci aiutano, fotografano una
situazione di estremo disagio del territorio. Siamo una realtà
sempre più povera, caratterizzata da un'incertezza
economica e sociale che si riverbera soprattutto sulle giovani
generazioni”. E Stracquadanio aggiunge: “La
criminalità non trova grossi ostacoli e si sta riorganizzando per
essere padrona della crisi (non solo a Vittoria), diventando così il
nuovo ammortizzatore sociale. La Cna non si rassegna, non se lo può
permettere. Quindi per noi l'anno inizia con la consapevolezza delle
numerose difficoltà esistenti ma con più determinazione
nell'affrontarle. Vorremmo capire cosa farà la classe
politico-amministrativa: ci ascolterà oppure continuerà a
perdere tempo cercando colpevoli, autoescludendosi? Si
attrezzerà per dare le risposte che deve da tempo?”.
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