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lunedì 23 dicembre 2019

Cna di Vittoria: “Non solo Zes, occasioni di sviluppo da differenziare per il rilancio del territorio ipparino”

Immagine tratta dal sito GAL Terra Barocca


Il successo del riconoscimento della ZES, ottenuto  anche grazie al sostegno di alcuni parlamentari regionali (on. Dipasquale e on. Campo) va accompagnato da altre misure a sostegno della nostra economia.  

Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) ci   dice che il territorio di Vittoria è un’area ad agricoltura intensiva, cioè una  Macro Area B. Questa classificazione, paradossalmente, ci ha penalizzato perché, se è vero che la serricoltura sfrutta al massimo la capacità produttiva del terreno, è  anche vero che la stessa si sviluppa quasi esclusivamente lungo  la fascia costiera. Il resto del territorio agricolo ricade in un contesto che è di area rurale intermedia, cioè Macro Area C. 
Se questa parte significativa del nostro territorio avesse avuto questo riconoscimento Vittoria sarebbe entrata in uno dei due Gruppi di Azione Locale (GAL) nati in provincia e quindi avrebbe ottenuto fondi per interventi riguardanti  agriturismi, b&b, fattorie didattiche … 

Facciamo notare che un pezzo dell’agro di Vittoria ricade nel comprensorio dell’olio DOP Monti Iblei; l’area più significativa del DOCG Cerasuolo Classico è dentro lo stesso agro, tantè che Vittoria da pure il nome al vino (Cerasuolo di Vittoria DOCG); a queste due eccellenze va aggiunto il recente riconoscimento del Distretto del cibo. E’ fin troppo evidente come  queste superiorità agroalimentari si realizzano in ambienti agricoli per nulla intensivi e gli stessi sono forti attrattori di nuove forme di turismo che sta via via crescendo. Alla luce di questi fatti concreti emergono due domande che giriamo alla deputazione regionale tutta:
1) Perchè la classe politica locale,  pur conoscendo queste caratteristiche agro-produttive non ha fatto nulla per farle entrare in una classificazione che le differenziasse?
2) Esiste la possibilità, o meglio la volontà politica, di  poter rimodulare queste aree che  non riguardano solo il Comune di Vittoria ma anche il comune di Comiso e di Acate? (si veda figura allegata)

In questi tre comuni del libero consorzio operano oltre 1800 imprese artigianali molte delle quali a servizio di attività agricole non intensive; valorizzare e sostenere queste ultime significa promuovere e rafforzare le prime oltre a  incentivare chi vuole crearsi un’impresa; a meno che non si pensa che quest’area sia figlia di un dio minore e quindi non merita attenzione e vada quindi solo descritta come sede di tutte le illegalità (anche quelle che non gli spettano)

Lo diciamo da sempre: la politica non ha il compito di creare posti di lavoro in senso stretto ma quello di gettare le basi per favorirne la nascita perché il lavoro legale e produttivo si crea sostenendo le risorse che il territorio offre e promuovendo le capacità proprie del suo patrimonio umano.

Giuseppe Santocono
Rocco Candiano

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