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domenica 18 marzo 2018

L'ASS. TURANO METTE I PANIFICATORI SICILIANI ALLA GOGNA


Come si umiliano i panificatori artigiani? Riproponendo un decreto che prova a ri-regolamentare in modo ancora più maldestro, l’attività di panificazione. Un'atto voluto dal nuovo assessore alle (dis)attività produttive, Turano. Era difficile ma lui ha avuto la capacità di peggiorare il decreto concepito pochi mesi fa da colei che l'ha preceduto, ass. Lo Bello. E' riuscito a  ri-mortificare e ri-umiliare chi ha valorizzato, con i suoi investimenti e magari indebitandosi, il prodotto più antico e fondamentale nella tradizione alimentare siciliana: IL PANE! 
Turano ripropone integralmente l'art.1,  con tutto il suo carico di anomale contraddizioni, che così recita:  “ ... l’attività di panificazione consiste nell’intero ciclo di produzione del pane, dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale …” (e fin qui non c’è nulla di male) con l’esclusione" delle imprese che fanno “... la mera doratura, rifinitura o solo cottura di un prodotto surgelato o semilavorato da altre imprese.” Chi sono le attività “escluse da questa come dalla norma precedente? C’entrano forse qualcosa i forni che si trovano all’interno dei supermercati legati alla Grande distribuzione Organizzata (GdO)
Le risposte stanno nell'art 2, che è il grande capolavoro dell'ass. Turano. "L'attività di panificazione è vietata per almeno un giorno alla settimana comprensivo l’obbligo di chiusura la prima e la terza domenica di ciascun mese”. Se non si è capito male: un giorno alla settimana più due domeniche fanno sei/sette giorni al mese di non panificazione. Tutto questo per contrastare “la liberalizzazione senza regole che non tiene conto del rispetto della persona”.  Ma il contrasto alla deregolamentazione vale solo per i piccoli panifici? Per Turano pare proprio di SI! I forni della GdO siccome fanno “mera doratura o cottura di un prodotto surgelato o semilavorato da altre imprese”  posso rimare aperti sette giorni su sette e dorare continuamente, compreso Natale, Capodanno, Pasqua e Ferragosto. Invece, chi produce pane secondo le tradizioni (si fa notare che il pane prodotto dai panificatori artigiani, a differenza di chi dora prodotti surgelati, ha forme e sapori tipiche di ogni zona), in nome di una norma assurda e ipocrita, è obbligato a non produrre pane sei/sette giorni al mese. 
Come mai Turano non ha esteso questo decreto anche ai forni della GdO? Chi lavora in un forno della GdO non ha gli stessi diritti di chi opera in un panificio artigianale? Per l'attuale assessore (ma anche per chi lo ha preceduto) No! 
Ma dove Turano ha superato la Lo Bello è nelle sanzioni. Nel nuovo atto, oltre a ri-mortificare chi produce nel rispetto delle tradizioni , è prevista anche la beffa. Infatti, l’art. 7 recita che chiunque violi le disposizioni di cui all’art.2 si applicata la sanzione amministrativa ... di euro 400,00 e se è recidivo il sindaco ordina la chiusura per un periodo di sette giorni. Complimentoni!! In questo modo l’assessore Turano ha buttato la maschera.  Nel precedente decreto non si individuavano sanzioni, qui invece chi si ribella (giustamente) all'umiliazione viene punito e messo alla gogna. 
I piccoli sepolcri imbiancati, quelli che a parole blateravano e blaterano contro la liberalizzazione che mina rapporti personali e l'unità familiare,  rimangono muti perché amici dell'intoccabile GdO. Turano, alla pari della Lo Bello, li ha ri-accontetati. E’ riuscito a fare pure peggio. Ha sancito, come prima e più di prima, che chi governa è forte con i deboli e debole con i forti.

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