La
Cna territoriale di Vittoria ha tenuto un primo incontro con l'amministrazione
Moscato sul futuro dell'autoporto di Vittoria. “Abbiamo appreso dall'assessore
Paolo Nicastro e dal dirigente Angelo Piccione – dicono il presidente, a
livello territoriale, dell’associazione di categoria, Giuseppe La Terra,
assieme con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – che la
struttura ancora non è stata collaudata integralmente e che le verifiche
termineranno orientativamente tra un paio di mesi. Esiste una delibera del 20
aprile scorso, fatta quindi dalla Giunta precedente, che dava un indirizzo per
come gestire il primo stralcio dell'opera. Nell'atto si legge che l'opera
“venga affidata con procedura ad evidenza pubblica … nelle more
dell'espletamento della procedura … di affidare la gestione provvisoria, senza
oneri né canoni ma con l'accollo delle spese di gestione ordinaria per un
periodo minimo di mesi dodici (eventualmente prorogabili di ulteriori sei mesi)
a soggetti da individuare con una forma di procedura semplificata ...”.
Quest'atto in parte è superato perché nel frattempo è intervenuta la nuova
normativa, decreto legislativo n.50 del 18/04/2016, che cambia nella sostanza
il bando e l'affidamento”.
“La
Cna – continuano La Terra e Stracquadanio – ha sempre sostenuto che l'opera,
essendo stata realizzata con fondi pubblici, dovrebbe rimanere in parte sotto
controllo pubblico. Naturalmente non abbiamo alcuna pregiudiziale e siamo
aperti al confronto. Agli amministratori è stato evidenziato come la Società
Interporti Siciliana (Sis), società ad intero capitale pubblico, gestisce e
programma alcune importanti infrastrutture logistiche regionali. Abbiamo
inoltre invitato l'amministrazione, nelle more che i collaudi dell'opera siano
completati, a verificare sia con la Sis ma anche con le altre istituzioni
(Comuni vicini) se esiste la volontà di avviare un soggetto che guardi alla gestione
dell'opera che servirà un’area che ricade in uno dei due assi logistici
siciliani: Gela, Caltagirone, Catania; un’area che sta avendo un particolare
sviluppo nella movimentazione delle merci e ha bisogno di potere contare su
piattaforme ampie e funzionali”.
Per
quando riguarda il secondo stralcio dell'opera, l'assessore Nicastro ha fatto
presente che è stata avviata una interlocuzione positiva con la Regione.
“Abbiamo evidenziato – dicono ancora La Terra e Stracquadanio – che l'autoporto
di Vittoria e l'interporto di Catania sono le uniche due opere realizzate,
delle nove previste dall'accordo di programma sui trasporti e la logistica,
quindi se le somme delle altre strutture non si sono volatilizzate potrebbero
essere utilizzate per completare definitivamente l'opera. Eravamo e siamo
coscienti che realizzare e far partire quest'opera era ed è un'impresa
complicata, ma questo territorio non può permettersi che una struttura così
strategica diventi una cattedrale nel deserto delle incompiute siciliane. Non
abbassiamo la guardia e stimoleremo positivamente l'amministrazione affinché
l'autoporto diventi una realtà”.
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